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Valerio Cappelli per “il Corriere della Sera”
ANDY GARCIA E KARL URBAN IN BENT
In un barcone sul greto del Tevere, a Ostia, Andy Garcia si sta chiarendo le idee con Karl Urban, che lo riteneva suo mentore. Sono due poliziotti. Karl fa un agente sotto copertura, ha ucciso un collega e si è fatto sette anni di galera. Dollari e droga.
«Nessuno è come sembra, è un noir contemporaneo», dice Andy Garcia, «questa storia ha a che fare con i rimpianti del mio personaggio». Si sta girando Bent di Robert Moresco (da sceneggiatore vinse l' Oscar con Paul Haggis per Crash ), secondo la nobile formula produttiva della Ambi di Andrea Iervolino e Monika Bacardi: film con star americane realizzati in Italia, con maestranze italiane.
Nel film Roma deve sembrare la provincia Usa.
«Curioso e stimolante, non credete? Un film indipendente, come quelli che hanno vinto agli Oscar, Moonlight, Manchester by the sea. È l'unico modo che ha il cinema per continuare a esplorare la realtà. Quando gli Studios devono far uscire un film in migliaia di copie e in contemporanea nel mondo, è difficile che sia un buon prodotto. Certo c'è sempre spazio per i supereroi. Oggi un'avventura che mi ha dato tanto come Il Padrino di Coppola non potrebbe essere prodotta dagli Studios».
Lei è mai stato vittima di cliché a Hollywood?
«Quello dell' attore cubano, intende? Sì, ho combattuto lo stereotipo, il mio nome è ispanico, era difficile perfino fare provini. Ne sono venuto fuori grazie alla tenacia. Le più grandi interpretazioni nascono da chi viene da una diversa civiltà e eredità: Marlon Brando e Il Padrino, Anthony Quinn e Zorba il greco ...».
Cosa pensa della gaffe agli Oscar sul vincitore?
Sorride, risponde in italiano: «Succede, sono le sorprese della vita».
Con lei si pensa subito a «Gli intoccabili».
«Vi racconto un aneddoto inedito. La scena iniziale doveva essere su un treno in movimento. Ci abbiamo dovuto rinunciare. Allora venne in mente un omaggio alla Corazzata Potemkin, la scalinata e il passeggino che cade. Dovevo lanciare in corsa la pistola a Kevin Costner. Il regista, Brian De Palma, non sapeva come fare. Gli mostrai che, da ex giocatore di baseball, ero in grado di scivolare come uno stunt-man su un pavimento di marmo».
Lei è sempre duro con Cuba, il suo Paese d'origine.
«Lo sono ancora, non è cambiato niente. Tornarci mi è emotivamente impossibile, e come turista non ha senso».
Anche con Che Guevara lei non è tenero.
«Lui è pop art. Uno strumento di propaganda di Castro. Il Los Angeles Times ha chiesto agli adolescenti chi fosse il volto impresso sulle loro t-shirt. Hanno risposto: un ribelle, una rockstar, quello che ha inventato il mojito. Una sorta di souvenir. Nessuno conosce la storia. Era uno che si faceva giustizia senza processi. L'ho detto a una donna che nel suo negozio vendeva pigiami per neonati con la sua faccia. Li ha tolti di mezzo».
E' un uomo del Sud: cosa significa per lei?
jon voight, andy garcia e forest whitaker
«Sono nato a Cuba, a Sud degli Usa, per la repressione mi trasferii a 5 anni con la mia famiglia a Miami, sempre a Sud, vivo a Los Angeles, il Sud della California. Conservo il piacere di vivere vicino al mare. Non vivo a Cuba, ma Cuba vive in me. Il Sud... Amo l'Italia, i miei attori preferiti sono n Sean Connery, Peter Sellars e Giancarlo Giannini».
Ma i suoi inizi in Florida come andarono?
«Ho fatto il traslocatore, il cameriere, ho lavorato in un call center. Alla recitazione sono arrivato dopo un incidente a basket. Mi vedo un po' come i film indipendenti: mi sono fatto strada a gomitate».
2 - HOLLYWOOD PARTY CON ANDY GARCIA
Roberta Petronio per “il Messaggero”
Frammenti di Hollywood in Piazza Farnese. Profumo di statuette dorate e partecipazioni straordinarie per l' Ambi Spring Gala 2017. Teatro dell' evento: un ristorante dall' insegna storica, rifugio di gourmet e di artisti. I produttori di Ambi Pictures Andrea Iervolino e Monika Bacardi con Pascal Vicedomini, abilissimo nel far sentire le star del cinema Usa a casa propria in Italia, hanno invitato settanta ospiti legati al mondo del cinema italiano e internazionale, per festeggiare due ospiti molto speciali.
andy garcia e andrea iervolino
Il primo, Andy Garcia, attore americano di origini cubane dallo sguardo magnetico, protagonista di film immortali come Il Padrino 3, e Gli Intoccabili. Il secondo, Bobby Moresco, premio Oscar per la migliore sceneggiatura con la pellicola Crash di Paul Haggis. Entrambi nella Capitale per girare il film Bent, sceneggiato e diretto dallo stesso Moresco, dopo i primissimi ciak si sono concessi una serata in stile Dolce Vita, godendosi le amicizie romane, l' accoglienza di Alessandro Camponeschi, e un tripudio di frivolezze culinarie come i bocconcini di vitello alla sorrentina e i carciofi alla romana.
L' happening riserva anche un' altra sorpresa: la consegna del Premio speciale Friend of Italy, che vanta nel palmares altri nomi eccellenti come quelli di Costner, Alec Baldwin, Antonio Banderas, Jonathan Rhys Meyers, Sting.
Nel parterre, ad applaudire Garcia e Moresco ci sono i co-protagonisti del film in lavorazione P.R. Paul, Grace Byers e Javier Molina, il regista Michael Radford, reduce dal set de Andrea Bocelli: La musica del silenzio, gli scenografi pluripremiati Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, la produttrice e contessa Marina Cicogna, Enrico e Federica Vanzina, l' attrice Maria Pia Calzone, la modella Raffaella Modugno, il produttore di Woody Allen Edward Walson, il produttore rumeno Dragos Salvescu con la fidanzata super modella Angela Martini, il patron degli Studios Daniele Taddei, Roberto D' Agostino e Anna Federici, il neo presidente dell' Enav Roberto Scaramella e Darina Pavlova.
E ancora: l' attrice Antonella Salvucci, vista in Notte prima degli esami 82 e Il restauratore 2, il regista Francesco Cinquemani, lo stilista Renato Balestra, e Sofia Sergio, Miss Universo Italia 2016. Commozione per Andy Garcia quando il maestro Andrea Griminelli ha intonato con il flauto la colonna sonora de Il Padrino. Poi, a mezzanotte in punto, i saluti ai fan che lo attendevano all' uscita per una foto, e via nella notte con il suo manager siciliano Joe Drago.
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