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IL CINEMA DEI GIUSTI – CHE DISASTRO QUESTO “BALLERINA”, SORTA DI SPINOFF DELLA SAGA DI JOHN WICK CON L’ADORABILE ANA DE ARMAS, NON SI CAPISCE NULLA - TRAMA? BOH… I DIALOGHI SONO DEL TIPO: “VUOLE NIENTE?”; “UN CAFFÈ, GRAZIE”. ENTRA UN CATTIVO E SEGUONO 15 MINUTI DI BOTTE SENZA BATTUTE. SCENE DI NUDO: ZERO. SCENE SEXY: ZERO - LEGGETE LA VERA STORIA DEL MAKING DEL FILM PERCHÉ È DAVVERO ISTRUTTIVA E SPIEGA PERCHÉ È DIVENTATO QUESTO INCREDIBILE DISASTRO… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Che disastro di film. Ma leggete la vera storia del making del film perché è davvero istruttiva e spiega perché il film è diventato questo incredibile disastro.

 

Insomma, ieri sera, morto di caldo, vado all’Adriano di Roma a vedere già poco convinto “Ballerina”, sorta di spinoff della saga di John Wick, diretto, ufficialmente da Len Wiseman, terribile regista di “Underworld”, del remake di “Total Recall”, uno che non faceva un film da 13 anni, con l’adorabile Ana de Armas di “Blondie” e gran parte del cast storico della saga di John Wick, cioè Ian McShane come Winston, Lance Reddick nel suo ultimo film prima di morire improvvisamente, lo stesso Keanu Reeves in un cameo come John Wick, una invecchiata ma sempre favolosa Anjelica Huston come la Direttrice.

 

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Mettiamoci anche Gabriel Byrne come il Cancelliere, misterioso capo dei cattivi, anche se sono tutti cattivi, la colombiana Catalina Sandino Moreno (Maria piena di grazia) come Lena, un’apparizione di Anne Parillaud, cioè Nikita, come concierge dell’hotel a Praga, e la star di The Walking Dead Norman Reedus, forse pronto per ruoli maggiori. Buon cast, va detto. Il film, invece, è un totale disastro. Dovrebbe essere una sorta di sequel di John Wick 3, non il sequel del quarto episodio. Ma presto ci rendiamo conto che non si capisce nulla.

 

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Trama? Boh… Il primo tempo è una sub tarantinata con Ana de Armas, nel ruolo di Eve Macarro, una bambina che ha visto il padre ucciso da una misteriosa setta capitanata da Gabriel Byrne truccato da commercialista di Bergamo, cresciuta da Anjelica Huston come killer della sua famiglia di assassini, che si muove tra missioni da compiere e l’idea di una vaga vendetta. Cioè botte botte e botte. Scene di nudo: zero. Scene sexy: zero.

 

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Nella seconda parte abbiamo in pratica Eve-Ballerina che scopre in quel di Praga dove trovare la setta dei cattivi in un adorabile paesino tra i monti dove menerà e affronterà tutti come fosse in un videogioco. Bang! Zac! Bang! Con le pistole, coi coltelli, con le padelle, con i pattini da ghiaccio, ma soprattutto col lanciafiamme in uno scontro infinito col tedesco Robert Maaser. Proprio quello che ci voleva con tutte queste scene e notizie di guerra in tv. Film quasi impossibile, diciamo.

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In mezzo agli scontri infuocati col lanciafiamme ho sentito qualcuno che russava tra i sei spettatori dell’Adriano. Poi leggo la storia del film. E capisco la verità. Nel 2019 i produttori, cioè Erica Lee, Brian Iwanyk e, soprattutto, Chad Stahelski, anche regista dei primi quattro John Wick, hanno affidato questo spinoff di John Wick allo sfigatissimo Len Wiseman che non faceva un film da 13 anni. E, se li avete visti, sapete bene perché.

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Si era pensato però che Wiseman, che aveva sposato Kate Beckinsdale e lavorato con lei su due “Underworld”, fosse la persona giusta per costruire una John Wick femmina, cioè Ballerina. In un primo tempo si era pensato a Lady Gaga. Per carità. Poi a Chloe Grace Moretz. Nel 2021 si è arrivati alla cubana Ana de Armas , che stava girando “Blonde”. Bella, giovane, pronta alle tante scene di nudo che aveva scritto sul copione lo sceneggiatore Shay Hatten, che aveva sviluppato situazioni e personaggi ideati da Derek Kolstad per i John Wick precedenti.

 

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In un primo tempo il personaggio si chiama Rooney Brown, non so quando diventi Eve Macarro. C’era pure una grande scena di Rooney-Eve nuda sotto la doccia, una di scontri con lei nuda nei boschi che elimina una serie di nemici e un combattimento sulle note di “Barbara Ann”. Si deve girare il film nell’estate del 2022, poi si sposta a novembre del 2022 e già si pensa a un “Ballerina 2”. Però… Alla produzione il film fa schifo. Viene ritenuto "inconsistente", “malamente diretto”.

 

Siamo nell’estate del 2023. L’unico uomo che può salvare un film da 90 milioni di dollari pronto per il cassone della spazzatura è Chad Stahelski, il produttore, che stava preparando il reboot di “Highlander” con Henry Cavill e altri 16 film… Sarà lui a girare tutti i reshoots. Non è un supervisore. E’ il regista. Len Wiseman è già stato rispedito a casa. Chad Stahelski gira tre mesi di reshoots tra Praga e i boschi e rimonta tutto il film, tagliando via molte scene girate da Wiseman.

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Diciamo che tutto il secondo tempo credo sia girato e soprattutto rimontato da lui. Come se non bastasse, per salvare il film, in tempi diversi, si chiamano ben cinque sceneggiatori a lavorare sullo script, Michael Finch, voluto dalla produzione, Emerald Fennell, voluta dalla Armas, Rebecca Angelo e Lauren Schuker Blum. Non capisco cosa abbiano scritto. I dialoghi sono del tipo. “Vuole niente?” chiede la barista a Eve. “Un caffè, grazie”. Entra un cattivo e seguono 15 minuti di botte senza battute.

 

Altre scene, invece, sono più elaborate con citazioni buttate lì a far filosofia johnwickmaniana. Alla fine se ne vanno molte scene già chiuse, una lunga scena di botte tra Eve e Ian McShane, tutte le scene di nudo scompaiono, si aggiungono le scene con due nuovi attori, David Castaneda nel ruolo di Javier e la bellissima nera Sharon Duncan Browster come Nogi, l’assistente della Direttrice. Il film non funziona lo stesso. Magari prima funzionava peggio. Non credo ci importi così tanto. Non so perché siano rimasti il nome di Len Wiseman alla regia e quello di Shay Hatten alla sceneggiatura.

 

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Forse Chad Stahelski non sentiva il film come suo e le scene rigirate non sono alla fine così tante. Ma temo di sì. Capisco però che si sia tentato di spingere il film lontano dalla sua versione iniziale, più sexy, buttandola un po’ in caciara con tutte queste botte alla John Wick 4, mentre si lancia l’amo per l’emergente Norman Reedus come possibile eroe dei sequel. Ammesso che ci siano. Per Ana De Armas, che qui non fa vedere mezza chiappa, e seguita a togliersi coltelli dalle spalle e dal petto, non è in fondo un gran danno. Con 90 milioni di dollari di budget e 91 già incassati in tutto il mondo, va bene così.