
DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN…
IL CINEMA DEI GIUSTI - I DIECI MIGLIORI FILM DELL'ANNO: È TEMPO DELLE TEMIBILI LISTE. QUELLA CHE HA CREATO PIÙ SCALPORE VIENE DAI 'CAHIERS DU CINEMA', PERCHÉ AL PRIMO POSTO NON METTE UN FILM MA... - I PREFERITI DAL 'NEW YORK TIMES': IN TUTTE CI SONO 'GET OUT' E 'LADY BIRD', IN MOLTE 'THE FLORIDA PROJECT', MA ANCHE 'WONDER WOMAN' - DOMANI LE NOMINATIONS DEI GOLDEN GLOBE: ECCO I FAVORITI
Marco Giusti per Dagospia
I 10 migliori film del 2017
Tempo di premi, è vero, ma anche di consuntivi e delle temibili liste dei dieci migliori film dell’anno. Quella che ha creato più scalpore viene dai Cahiérs du Cinéma, solo per il fatto che ottiene il primo posto non un film, ma, ohibò, una serie, Twin Peaks: The Return di David Lynch, adorata dai cinéfili più oltranzisti in ogni parte del mondo, ma non da tutti i critici. Personalmente la penso esattamente come loro e ritengo le sedici puntate di Twin Peaks totalmente cinema .
Non solo. Nella lista troviamo al secondo posto un film adorato solo dai francesi, Jeannette, l'enfance de Jeanne d'Arc di Bruno Dumont, folle versione musical della vita di Giovanna d’Arco bambina, presentato alla Quinzaine di Cannes, e da noi mai arrivato. Per non parlare dell’ultimo film di Philippe Garrel, L’amant d’un jour, anche questo alla Quinzaine, e considerato solo per cinéfili all’antica. O di Split di M. Night Shyamalan, altro film fenomenale, che i critici americani non sembrano proprio considerare. Ad ogni modo questa è la lista dei Cahiérs:
1.Twin Peaks: The Return di David Lynch
2. Jeannette, l'enfance de Jeanne d'Arc di Bruno Dumont
3. Certain Women di Kelly Reichardt
4. Get Out di Jordan Peele
5. L’amant d’un jour di Philippe Garrel
7. Good Time dei Safdie Brothers
8. Split di M. Night Shyamalan
9. Jackie di Pablo Larrain
10. Billy Lynn’s Lonh Halftime Walk di Ang Lee.
HARVEY WEINSTEIN RENEE ZELWEGGER
Il New York Times, in risposta, sfodera ben due liste dei suoi critici di punta, Manohla Dargis e A. O. Scott. La Dargis fa precedere la lista parlando del vero caso dell’anno, le molestie, col ricordo delle offese lanciate a lo scorso marzo e lo scorso agosto da Brett Ratner e da Harvey Weinstein contro i critici americani. Ratner scrisse che il sito www.rottentomatoes.com, che raccoglie tutte le voci critiche americane, era “la peggiore cosa che si potesse avere nella cultura cinematografica”, Weinstein rincarò la dose al punto che si autodescrisse come possibile bersaglio dei critici.
La storia delle molestie sessuali colpì subito dopo, come una punizione divina, ma anche come una reazione dei giornali, sia a Brett Ratner che Harvey Weinstein. Questa la lista di Manohla Dargis, che spiega anche che il suo film del cuore è Wonder Woman, che è un po’ la sorpresa di molte liste di best movies:
E questa la lista di A. O. Scott, che ha come sua unica stravaganza l’inserimento di War for the Planet of the Apes di Matt Reeves:
Per l’AFI, American Film Institute, come per molti altri gruppi critici e siti americani, rientrano nell’elenco dei dieci best movies anche altri film molto in corsa per gli Oscar, come Call Me By Your Name di Liuca Guadagnino, The Post di Steven Spielberg e Three Billboards Outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh.
Questa la lista dell’AFI:
E lunedì avremo invece le nomination per i Golden Globe, la stampa estera di Hollywood, e mercoledì i Sag, Screen Guild Awards. Divisi nelle categorie Best Drama e Best Comedy/Musical, le nominations dei Golden Globes, dicono i siti più informati, non dovrebbero sorprenderci più che tanto. Per il Best Drama dovrebbero essere in concorso Dunkirk, Call Me By Your Name, The Shape of Water, The Post e Three Billboards Outiside Ebbing, Missouri. Per il Best Comedy/Musical invece Lady Bird, Get Out, I, Tonya, The Big Sick e The Disaster Artist. Vedremo…
DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN…
CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI…
DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI…
DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL…
DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT…
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…