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Marco Giusti per Dagospia
Cats
Siamo pronti. Cats, musical peloso diretto da Tom Hooper, il regista premio Oscar per Il discorso del re e di Les Miserables, è già il più grande disastro degli ultimi dieci anni. 95 milioni di dollari buttati. Un botteghino americano miserabile, solo 6 milioni di dollari dietro i 175 dell’ultimo Star Wars, The Rise of Skywalker, e i 26 di Jumanji: The Next Level. Le critiche sono tutte rigorosamente negative, i primi incassi pure, solo 6 milioni in America. Ci si domanda solo se diventerà un grande film di culto trash o camp o se verrà solo dimenticato. Ma, c’è già chi ha scritto “Non lo dimenticherai mai, anche se ci proverai”.
O, come scrive la critichessa di “The Guardian”, Simrana Hans, “molte delle sue immagini inquietanti sicuramente perseguiteranno gli spettatori per generazioni”. Amen. “Artisticamente, è una palla di pelo”, scrivono ancora i critici. “Non c'è storia di cui parlare, la musica di Mr. Webber è immediatamente dimenticabile e, come un gatto in piedi davanti a una porta aperta, ci vuole un'eternità per capire dove sta andando”. E si continua… “È uno di quei rari eventi cinematografici che sembrano un'allucinazione collettiva - improbabile e del tutto indescrivibile”, scrive Clarisse Loughrey su “The Indipendent”.
Un disastro anche per il grande cast di star, a parte forse l’apparizione di dieci minuti di Taylor Swift, gattina sexy. "Uno di quei film imbarazzanti”, scrive Peter Debruge su “Variety”, “che guastano il curriculum dei grandi attori (il povero Idris Elba, già abbastanza sfregiato come il cattivo Macavity) e inciampa nelle carriere di promettenti nuove arrivate (come la ballerina Francesca Hayward, che mostra la sua Victoria gli occhi spalancati e la bocca aperta per l'intero film)". “Ci si chiede”, scrive “The Guardian”, “se gli attori siano consapevoli di ciò in cui si sono fatti coinvolgere. C'è qualcosa di poco dignitoso nel guardare Ian McKellen (che interpreta Gus the Theatre Cat) miagolare e sbattere una ciotola di latte a piedi nudi”.
Non parliamo poi della gattona Judy Dench con tanto di assurda pelliccia. Se è un gatto… Eppure c’è chi vede una qualche speranza. “Cats è terribile, ma ha una sua grandiosità…”. Ecco… “Un film di implacabile energia ottimista, così orribile che è davvero possibile reagire con una sorta di delirante buon umore maniacale”. “Un fallimento artistico completo e totale, seppur abbastanza affascinante nella sua bruttura, da sopportare probabilmente come un classico di culto perversamente ammirato. Sarebbe potuto andare peggio - avrebbe potuto essere noioso.” Non vedo l’ora di vederlo.
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