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di Andrea Montanari per “Milano Finanza”
Secondo qualche maligno osservatore delle cose di via Solferino, la recentissima diatriba tra Diego Della Valle e Giovanni Bazoli sulla definizione della lista unica per i 6 posti destinati alla maggioranza nel nuovo cda di Rcs Mediagroup (che verrà nominato giovedì 23) celerebbe in realtà la divergenza di opinioni tra gli stessi grandi azionisti sulla scelta del nuovo direttore del Corriere della Sera.
GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE
Al punto che il tema più caldo del consiglio d'amministrazione convocato per oggi, l'ultimo del board uscente (sarà il commiato per i non confermati Angelo Provasoli, presidente, Roland Berger, vicepresidente, Laura Mengoni, Luca Garavoglia, Fulvio Conti, Attilio Guarneri e, soprattutto, il notaio Piergaetano Marchetti), sarà proprio l'indicazione del successore di Ferruccio de Bortoli, in uscita dopo più di 12 anni alla direzione.
MARIO CALABRESI ICE BUCKET CHALLENGE
La scelta del responsabile del quotidiano di via Solferino spetta, invero, al nuovo board, ma tutto è ancora in alto mare. Perché non c'è ancora la piena e totale convergenza dei soci che possiedono in totale il 38,9% sul nome di Luciano Fontana, oggi condirettore della testata milanese. Fontana, indicato da de Bortoli, potrebbe arrivare alla direzione in tandem con Antonio Polito che lascerebbe la guida editoriale del Corriere del Mezzogiorno per essere nominato vicedirettore del CorSera. Ma non è un segreto che, nonostante le posizioni ufficiali, Fca (16,73%) punta ancora su Mario Calabresi, direttore de La Stampa, in vista di una possibile integrazione tra i due quotidiani.
Saranno quindi Fontana e Calabresi a giocarsi fino all'ultimo minuto la poltrona di direttore del giornale di via Solferino. Anche se proprio in vista del cda odierno è tornato a circolare il nome di Mario Orfeo (Tg1) quale possibile terzo incomodo. Sembrano invece ridotte al lumicino le speranze per Carlo Verdelli. Comunque fino all'assemblea di giovedì 23 continueranno serrate le valutazioni tra Fca , Mediobanca , Della Valle, Intesa , e Pirelli .
Nel frattempo, Rcs ha aperto la data room sulla Libri a favore di Mondadori, che ha un'esclusiva fino al 29 maggio. Da una prima verifica dei documenti messi a disposizione dal gruppo di via Rizzoli, secondo fonti vicine al dossier, pare che i vertici della società che fa riferimento alla famiglia Berlusconi abbiano cominciato a valutare con particolare attenzione i numeri dell'asset oggetto di trattativa.
Premio Guido Carli Mario Orfeo e Fedele Confalonieri
Già a metà marzo, durante la presentazione dei dati 2014, Ernesto Mauri, l'ad di Mondadori, aveva evidenziato i bassi margini di Rcs Libri (1,8 milioni l'ebitda a fronte di ricavi per 222,6 milioni), rispetto ai numeri di Segrate (ricavi per 336,6 milioni e mol di 45,1 milioni). E adesso tutto ruota attorno alla valutazione da attribuire al business, visto che le cifre finora circolate sul mercato, che oscillano fra 130 e 150 milioni, potrebbero essere ritenute troppo alte dalla stessa Mondadori, pronta ad abbassare l'offerta. Infine, ieri, Rcs ha siglato una partnership esclusiva per l'Italia con Blurum (portale leader nella fidelizzazione dei clienti sul web, tra i primi 20 per traffico giornaliero) che va ad aggiungersi a quelli già firmati con Crowdrebating.
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