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IL DIVANO DEI GIUSTI/1 – PRENDETE APPUNTI PERCHÉ SULLE PIATTAFORME C’È DAVVERO DI TUTTO – PER DAGO E I FAN DEL CINEMA CLASSICO C'E' IL RITORNO DI “UN DOLLARO D’ONORE”, MA ANCHE “NONOTCHKA”, “NEMICO PUBBLICO” E IL CAPOLAVORO “LA LEGGENDA DI ROBIN HOOD” – A DAGO PUÒ INTERESSARE ANCHE IL DOCUMENTARIO SU RITA MORENO, “RITA MORENO: JUST A GIRL WHO DECIDED TO GO FOR IT” - IO STASERA MI VEDREI “STAZIONE TERMINI”, PRIMO FILM AMERICANO DI VITTORIO DE SICA. LA LAVORAZIONE FU UN MASSACRO. NESSUNO SI CAPIVA. SOPRATTUTTO DE SICA NON RIUSCIVA A PARLARE COI PROTAGONISTI… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera sulle piattaforme? Beh. Prendete appunti perché c’è davvero parecchio. Intanto sistemo Dago e i fan del cinema classico con i nuovi arrivi di Amazon prime.
C’è di tutto, dal ritorno di “Un dollaro d’onore” di Howard Hawks con John Wayne, Dean Martin, Walter Brennan e Ricky Nelson (…e devo dire che ha ragione Tarantino. Se uscite con una ragazza – o con un ragazzo – e non le piace Un dollaro d’onore, c’è poco da fare. Non fa per voi) a “Ninotchka” di Ernst Lubitsch con Greta Garbo.
Rita Moreno Just a Girl Who Decided To Go For IT
Da “L’isola di corallo” di John Huston con Edward G. Robinson, Lauren Bacall e Humphrey Bogart a “Nemico pubblico” di William Wellman con James Cagney e Jean Harlow, da “I ruggenti anni venti” di Raoul Walsh con James Cagney e Humphrey Bogart al capolavoro “La leggenda di Robin Hood” di Michael Curtiz con Errol Flynn, Olivia De Havilland e Basil Rathbone. Il mio cast ideale per qualsiasi avventuroso.
Mi interessa molto anche il rarissimo western di John Farrow (padre di Mia) “Le frontiere dell’odio” con Ray Milland, Hedy Lamarr e Macdonald Carey. Mai visto! A Dago può interessare anche il documentario su Rita Moreno, “Rita Moreno: Just a Girl Who Decided To Go For It” di Marien Perez Riera.
Mentre aspettiamo l’ultima stagione di “Stranger Things”, il 27 novembre alle 2 di notte, occhio!, su Paramount vi avviso che è partita la prima puntata della nuova stagione di “Landman” con Billy Bob Thornton, Demi Moore, Andy Garcia e addirittura Sam Elliott nel ruolo di T,L. Il regista è certo Stephen Kay. Io mi stno finendo di guardare in santa pace “Last Samurai Standing” su Netflix. Solo spadaccinate e morti ammazzati.
Alla fine di ogni puntata c’è il conto dei morti, ah no… di quelli che rimangono vivi. Visto il successo di “The Beast in Me”, serie ultralesbo con Clare Danes prodotta da Jodie Foster, su Netflix hanno rimesso in streaming le 8 stagioni di “Homeland”, la serie di maggior successo di Clare Danes, che forse esagera un po’ in mossette, faccette, atteggiamenti da dura.
Su Mubi hanno inseito buoni film, “River of Grass”, opera prima di Kelly Reichardt con Lisa Donaldson, “Silence” e “Hugo Cabret” di Martin Scorsese, “Il cattivo tenente” di Werner Herzog con Nicolas Cage, Eva Mendes, Val Kilmer, Jennifer Coolidge. Brad Dourif. Andrebbe rivisto. C’è anche un corto nuovissimo di Alice Diop, “Fragments for Venus”.
Su Amazon, dove trionfa un film cafone di una paio di anni fa, “Bricklayer” di Renny Harlin con Aaron Eckhart, hanno appena inserito “After the Hunt” di Luca Guadagnino con Julia Roberts, Ayo Edebiri e Andrew Garfield. Così Dago se lo vede.
Sempre su Amazon trovate anche il film che mi vedrei stasera, cioè “Stazione Termini”, primo film americano di Vittorio De Sica, che dove a riprendersi dell’insuccesso di “Umberto D”, ma che litigò tutto il tenpo con l’invadente produttore David O. Selznick, appena sposato con la protagonista, Jennifer Jones, proprio sul tipo di film che volevano fare.
stazione termini di vittorio de sica 3
De Sica un film triste sulla fine di un amore, inoltre un adulterio, scritto da Cesare Zavattini, Luigi Chiarini e Giorgio Prosperi. Selznick, che a sua volta veniva da due flop costosissimi, Duello al sole e Il caso Paradine, qualcosa di meno drammatico, pensato come lancio per la moglie, Jennifer Jones. Una moglie, inoltre, in crisi per la morte del primo marito, Robert Walker, solo due anni prima, perché i figli erano lontani, in collegio in Svizzera e non poteva vederli.
stazione termini di vittorio de sica 2
E che aveva accettata di cattivo grado la storia col potente produttore. Selznick si intromise su tutto, chiese a chiunque di scrivere il film, a Carson McCullers, a Paul Gallico, a Ben Hecht, poi inviò a Roma Truman Capote, che scrisse due scene, ma rispettava De Sica, inoltre neanche si capivano. Non fidandosi di De Sica e del suo direttore della fotografia. G.R.Aldo, spedì a Roma Oswald Morris per fare i primi piani ai due protagonisti.
La lavorazione, tutta di notte, nella Stazione Termini ricostruita solo da due anni rimpiazzando quella del 1874, fu un massacro. Nessuno si capiva. Soprattutto De Sica non riusciva a parlare coi protagonisti. Per giunta Jennifer Jones si innamorò inutilmente di Montgomery Clift.
stazione termini di vittorio de sica 1
Alla fine Selznick, per la copia americana, taglia qui e taglia là, anche perché la censura americana non sopportava la storia di un adulterio, così si fece finta che Jennifer Jones era solo una moglie in crisi, e infatti il titolo fu "Indiscretion of an American Wife", si ritrovò 63 minuti di filmato. Fece dirigere a William Cameron Menzies una introduzione con Patti Page che canta due canzoni. Buona notte.
A Cannes, nella copia voluta da De Sica, non fu certo un successo. Oltre ai due protagonisti ci sono anche Gino Cervi, Nando Bruno, Mimmo Poli e Memmo Carotenuto. Beh… Memmo il suo lo fa. Non mi ricordo più i gossip su Montgomery Clift nelle notti romane a caccia di avventure…
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il cattivo tenente
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hugo cabret
l’isola di corallo
i ruggenti anni venti 2
fragments for venus
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landman seconda stagione 2
james cagney nemico pubblico
i ruggenti anni venti 1
errol flynn la leggenda di robin hood
le frontiere dell’odio
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un dollaro d’onore 1
ninotchka 1
the bricklayer
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