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Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”
Come nelle Baruffe chiozzotte uno scopre e dice all'altro, l'altro ne parla a un terzo Morale: erano «tutti» italiani gli antiquari che cercavano di acquistare il (possibile) Caravaggio senza farlo andare all'asta da Ansorena. Arcimorale: i proprietari, d'accordo con la casa d'aste, hanno ritirato l'opera che ora il governo spagnolo vincolerà, mentre l'analogo Ecce homo di Palazzo Bianco di Genova, attribuito da Longhi a Caravaggio, è prossimo a diventare ex Caravaggio. Spagna +1 e Italia -1.
Salvo che l'appello rivolto da Vittorio Sgarbi a Mario Draghi per acquistare il quadro vada in porto. «Invito il governo a chiedere al re di Spagna una deroga che consenta all'Italia di acquistare l'opera. Il prezzo può essere sui 100 o 150 milioni se venduto in Italia; in Spagna sarebbe la metà. È opera della civiltà italiana, scoperto da italiani. Franceschini può trovare i soldi. Ci siamo lasciati sfuggire Leonardo, abbandonare Caravaggio sarebbe perdere un segnale di rinascita per il dopo Covid».
sgarbi al telefono foto di bacco (2)
Detta la proposta, veniamo alla possibile ricostruzione della art-spy-story che ha portato al ritiro dell'opera. Andrea Ciaroni, della storica galleria Altomani, il 24 marzo riceve dal suo informatore Di Pinto una segnalazione sulla rilevanza del lotto 229 dell'asta che Ansorena di Madrid si appresta a battere come opera del Circolo di Ribera a 1.500 euro.
Per Ciaroni e la madre il quadro può essere di Caravaggio e così inviano una foto a Massimo Pulini, artista e perito (che ieri ha pubblicato su «About Art» la sua indagine) per consulenza. Anche per lui è Caravaggio e rintraccia documenti per ricostruire la storia: la commissione per il cardinal Massimi, i tre Ecce homo di Cigoli, Passignano, Caravaggio, Bellori e Boschini che riferiscono del quadro in Spagna... Ciaroni fa il tampone e va a Madrid, si fa un selfie davanti all'opera e lo posta su Facebook.
Si rivolge alla casa d'asta e ai proprietari (tre fratelli) per informarli delle sue ricerche e trattare l'opera fuori incanto. Di Pinto, però, ha mandato una foto anche a Sgarbi per un parere. Anche Sgarbi lo ritiene Caravaggio e cerca finanziatori per l'asta, che non ci sarà. Intanto, altri antiquari sono a conoscenza della questione, come Antonio Colnaghi, esperto del mercato spagnolo, e Tiziana Sassoli di Fondantico, che avverte il noto antiquario Fabrizio Moretti. Moretti coinvolge la docente di Roma Tre Cristina Terzaghi nelle ricerche: il quadro è di qualità e con l'amico gallerista Marco Voena vola a Madrid per acquistarlo. Ma il tam tam ha già fatto ritirare il quadro.
Ciaroni resterebbe «consulente» dei venditori. «Noi volevamo farlo tornare in Italia - dice - ma a giorni la Spagna lo notificherà». A meno che l'appello di Sgarbi vada a buon fine. Il quadro sarà restaurato e, come nel caso del Salvator Mundi di Leonardo, ciò che ancora può non sembrare di Caravaggio potrebbe diventarlo.
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