folliero d'orazio

"STEFANO D’ORAZIO, UN ETERNO RAGAZZO, IL PASSARE DEGLI ANNI NON LO AVEVANO INVECCHIATO" – EMANUELA FOLLIERO RICORDA IL BATTERISTA DI POOH E LA LORO STORIA D’AMORE FINITA 20 ANNI FA - "UN FILO CHE NON SI È MAI SPEZZATO ANCHE SE SIAMO STATI INSIEME SOLO 2 ANNI E MEZZO. NEI MOMENTI CLOU DELLE NOSTRE VITE IO C’ERO PER LUI E LUI PER ME. GELOSIE? MA SCHERZA? IMPOSSIBILE…” – ECCO COSA E' SUCCESSO IL GIORNO PRIMA CHE MORISSE - VIDEO

 

Maria Volpe per corriere.it

 

emanuela folliero

In questi giorni tristi per la perdita improvvisa di Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh, sono tante le persone che hanno sofferto. La moglie Tiziana, detta Titti, è distrutta, i suoi compagni di vita, i Pooh non smettono di piangere, gli amici di una vita sono annichiliti, come pure Emanuela Folliero, sua ex fidanzata. Che ha avuto una grande attenzione nei confronti della moglie Titti e si è tenuta defilata «per non urtare la sensibilità della moglie». Infatti nel suo ricordo su Instagram, Folliero ha scelto di mettere una foto di un gruppo di vecchi amici e non certo una foto di coppia ai tempi del loro amore.

 

Lunedì pomeriggio, i funerali di Stefano.

«Io sono a Milano, il funerale è stato a Roma. Ho mandato una corona di fiori a nome mio, di mio marito e di mio figlio e oggi alle 15.30 sono andata in chiesa e col pensiero sono stata li con loro e ho detto la mia preghiera personale».

stefano d'orazio funerali emanuela folliero

Emanuela ha sentito Titti?

«È una cara amica e ci siamo piaciute subito quando ci siamo conosciute. Ci siamo scritte in questi giorni, è una donna distrutta. Poi in questo periodo morire da soli è terribile».

 

Quando ha sentito Stefano l’ultima volta?

«Il giorno del suo compleanno l’11 settembre, e stava bene. Aveva solo le difese immunitarie un po’ più basse, ma stava bene. Questo maledetto virus quando si insinua in un corpo leggermente fragile, è finita. E dire che lui stava così attento».

emanuela folliero

Non era tipo da mondanità?

«Macché. Anche anni fa si faceva i suoi “lockdown personali” quando doveva scrivere. Nella sua casa di Dalmine aveva una stanza mansardata con i monitor perché faceva lui i montaggi delle canzoni dei Pooh: era capace di entrare lì alle 8 del mattino e uscirne la sera. Non mangiava neanche. Lo stesso di recente mi raccontava sua moglie: quando scriveva i musical andava in clausura».

 

Un vero artista compositore paroliere

«Sì un grandissimo professionista e io da lui ho imparato molto. Quando usciva un album o iniziava un tour e cominciava la promozione, lui dava retta a tutti, non solo alle grandi tv, anche alle piccole radio, a chiunque volesse una sua battuta. E sempre con il sorriso, non era mai nervoso».

 

Un uomo garbato lo descrivono in molti

«Un vero gentleman. Era la persona più educata e perbene della vita. Ma anche un battutista nato. Non credo di aver mai riso tanto nella mia vita».

Quindi non solo ex fidanzati, ma anche amici?

«Soprattutto amici. Davvero in fin dei conti la nostra storia è durata solo due anni e mezzo, quindi quello che ha contato di più è stata l’amicizia, la complicità, l’allegria. Un filo che non si è mai spezzato».

stefano d'orazio

 

Gelosie dei partner: suo marito o Titti?

«Gelosie? Ma scherza? Impossibile. Mio marito era amicissimo di Stefano e io sono legatissima a Titti. Era assolutamente chiaro che tra noi c’era solo affetto e nulla più».

Effettivamente la vostra è una storia finita vent’anni fa. Eppure ancora oggi se si pensa a una ex fidanzata storica di D’Orazio, si pensa a lei. Perché?

«Perché abbiamo continuato a frequentarci sia con gli amici di Milano che con quelli di Roma per tutti questi anni, con i nostri rispettivi partner e nei momenti clou delle nostre vite io c’ero per lui e lui per me: al battesimo del mio bambino, al mio matrimonio, poi al suo matrimonio, ai 50 anni dei Pooh».

folliero

 

Cosa le mancherà di più?

«Se avevi bisogno, Stefano c’era sempre. E poi era un preciso: al compleanno e a Natale arrivavano sempre i suoi auguri, ma non quelli “copia e incolla”, una frase o una battuta pensata per te. Non si dimenticava mai».

Come ha saputo della sua morte?

«Da una telefonata di un amico. Ma la cosa incredibile è stato il giorno prima. Stavo sistemando un armadio e ho trovato una scatoletta con dentro regalini del battesimo di mio figlio, tra cui una catenina con un ciondolo con i segni zodiacali e scritto “Ad Andrea, tuo Stefano”. Una catenina che non vedevo da 12 anni. Ho avuto un brivido. A Stefano piaceva tanto mio figlio Andrea. Pure mio marito che è un super razionale è rimasto colpito dalla coincidenza della catenina e l’abbiamo appesa in cucina. Certo è tutto così strano, che ancora non ci credo».

stefano d'orazio

 

Un pensiero per Titti

«Io già le volevo bene prima, adesso ancora di più. Questo filo tra noi non si spezzerà mai. Noi abbiamo conosciuto Titti e non era solo la moglie di D’Orazio. Non sarà difficile starle vicina se lei lo vorrà, rispettando il suo dolore immenso. Titti è persona di cuore e sa chi le vuole bene davvero».

Una canzone che ricorda con emozione scritta da Stefano?

«25 aprile dedicata al grande amore tra i suoi genitori. Commovente».

Com’era Stefano davvero?

calendario folliero

«Un eterno ragazzo. Il passare degli anni non lo aveva invecchiato».

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