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Ryan Parry per “Mail On Line”
TRAILER REMAKE “POLTERGEIST”
“Poltergeist” di Steven Spielberg terrorizzò milioni di spettatori nel 1982 e divenne subito un cult. Negli anni però si guadagnò il titolo di film più maledetto di tutti i tempi, a causa dei tragici e bizzarri eventi che seguirono.
A parlarne in esclusiva è Oliver Robins, che all’epoca interpretava il piccolo Robbie. Dopo l’uscita del film al cinema, Dominique Dunne, che faceva la parte di sua sorella maggiore Dana, fu strangolata dal fidanzato. Poco dopo Julian Beck, che interpretava il folle predicatore Henry Kane in “Poltergeist II”, morì di cancro allo stomaco. Will Sampson se ne andò a soli 53 anni per difficoltà dovute ad un trapianto. E non finisce qui: nel 2009 Lou Perryman (Pugsley) fu ucciso da un uomo con un’ascia. Per Robins la perdita più difficile da accettare fu quella di Heather O'Rourke, la sorella di schermo, la posseduta Carol Anne che nel 1988, a soli 12 anni, morì per arresto cardiaco. Lui non crede alla maledizione, sono solo tragiche coincidenze: «La gente cerca correlazioni fra ciò che accadeva nel film e ciò che è accaduto nella realtà. Io non ci credo. Credo però che questa mitologia abbia aiutato il film a restare in vita fino ad oggi. Forse è stato il motivo per cui se ne fa il remake».
Robins all’epoca aveva solo 9 anni. Stava vivendo i peggiori incubi di Spielberg da bambino, dal clown letale all’albero demoniaco, ma a lui sembrava piuttosto un parco giochi, tranne quando ha scoperto che Dana, 22 anni, era morta per davvero: «Non andai ai funerali, ci andarono i miei genitori, però per la prima volta, e molto presto, capii cosa era la mortalità. Heather O'Rourke morì che avevo 12 anni e andai al funerale. Era parte dei miei ricordi infantili, giocavamo sempre insieme sul set, sembravano davvero fratello e sorella. Lei era molto più adulta della sua età, molto più intelligente e precoce del suo personaggio. Sapeva recitare ed era impressionante».
Robins ricorda la scena in cui sua madre (JoBeth Williams) veniva attaccata dagli spettri: «La produzione volle degli scheletri veri e a noi bambini sembrò “cool”. Mi innamorai di come lavorava Spielberg e infatti, invece di fare l’attore, faccio il regista. E’ stato lui a regalarmi la prima telecamera, una “Super 8”. Il regista Tobe Hooper parlava con noi bambini per capire cosa ci spaventava. Ci chiedeva di immaginare la cosa che ci spaventava di più, mentre fissavamo una parete vuota. Molti effetti sono stati aggiunti dopo, ma fondamentalmente era quasi tutto low tech».
oliver robins nell horror poltergeist
I fan del film potranno rivedere il remake nelle sale da oggi (in Italia dovranno aspettare fino al 23 luglio). Robins aveva chiesto di fare un cameo ma il regista Gil Kenan non lo ha preso in considerazione.
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