1. FIRMA O NON FIRMA? I TAGLI RAI VALGONO PER TUTTI MA NON PER L’ANTI-RENZIANO GIOVANNINO FLORIS, CHE NON VUOLE SAPERNE DI RIDURSI LO STIPENDIO. E IL PALINSESTO DI RAITRE RESTA APPESO, A UNA SETTIMANA DALLA PRESENTAZIONE: OGGI CDA DECISIVO 2. ECCO IL PIANO DI FLORIS PER GIOCARE AL RIALZO SULLO STIPENDIO: LA DERIVA ANTI-RENZI DI “BALLARÒ” FUNZIONALE ALLA EXIT STRATEGY COME “MARTIRE” DA 630MILA EURO ANNUI 3. ANCHE SE RENZI NEMMENO RISPONDE AL TELEFONO DI GUBITOSI, IN CASO DI NAUFRAGIO DELLA TRATTATIVA CON VIALE MAZZINI, FLORIS GRIDERÀ ALL’EPURAZIONE. MA MEDIASET DI PIERSILVIO E LA7 DI CAIRO FARANNO VERAMENTE A CAZZOTTI PER ACCAPARRARSELO? 4. BRU-NEO VESPA RESTA IL RE DELLA SECONDA SERATA MA IL REUCCIO DEVE CEDERE QUALCOSA: IL CACHET (DORATO) PASSA DA 2,1 A 1,9 MILIONI E QUALCHE GIOVEDÌ IN MENO 5. IL PIANO DI GUBITOSI PER CREARE UNA SUPER-TESTATA IN MANO ALLA SUA GIORNALISTA PREFERITA: ACCORPARE TG2 E RAINEWS SOTTO LA MEGADIREZIONE DI MONICA MAGGIONI

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1 - FLORIS NON FIRMA: SEMPRE PIÙ LONTANO DALLA RAI

Carlo Tecce per “Il Fatto Quotidiano”www.ilfattoquotidiano.it"

C’è ancora una settimana di tempo per decifrare il futuro di Giovanni Floris: il 25 giugno, la Rai dovrà presentare i palinsesti per l’autunno agli investitori e la casella di Floris è ancora vuota. Il conduttore di Ballarò, oltre dodici stagioni su Rai 3 ogni martedì, come anticipato dal Fatto il 4 giugno, non vuole rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 31 luglio. I motivi sono semplici: firmare un accordo per un ennesimo triennio vincolato al martedì di Ballarò, dentro un canale che s’impoverisce e un’azienda che sbanda fra imposizioni di governo e incertezze di gestione, non sarebbe salutare, o meglio sarebbe dannoso per la carriera per il giornalista che compirà 47 anni il prossimo dicembre. 

SCAZZO RENZI FLORIS SCAZZO RENZI FLORIS

Oggi Floris può avere un mercato, fra Mediaset (che non hai mai confermato le offerte) e La 7 (che smentisce trattative in corso), ma dopo i canonici tre anni inchiodati a Ballarò? Il giornalista vuole più spazio, più serate (prime o intermedie), non vuole cedere né visibilità (né stipendio). I colloqui proseguono, le negoziazioni spesso vengono dissolte negli ultimi minuti (nulla va escluso), ma le distanze fra Floris e viale Mazzini restano invariate. E abbondanti. 

Quando fu affrontata la questione, un paio di mesi fa, mentre respingeva la richiesta di Floris, l’azienda stava per aprire un’agevole discussione con Bruno Vespa per il rinnovo di un accordo da esterno che, nonostante qualche cessione di giovedì, andrà a occupare ancora quattro giorni a settimana con uno stipendio sontuoso, da quasi 1, 9 milioni di euro (il precedente era di 2, 1 l’anno). 

La variabile Vespa, questa è la morale, non smette di condizionare le strategie di un’azienda editoriale che, per paradosso, non sembra avere strategie: l’informazione in seconda serata o su Rai 1 è Vespa, e nient’altro. Forse Floris punta anche a Rai 1 oppure a rafforzare la presenza su Rai 3: le ipotesi sono tante, poche quelle praticabili. E così, a sei giorni da una presentazione di palinsesti che non s’annuncia particolarmente eclatante, in viale Mazzini non sanno se avranno Floris il martedì sera. Ballarò, sì. 

 

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Perché il programma, sostengono, è un marchio di Rai 3 e lì continuerà senza interruzioni. Sfumato l’ingaggio di Maurizio Crozza, che Cairo ha blindato a La 7, il direttore generale Gubitosi ha lungamente cercato un nome di peso per attrarre gli investimenti pubblicitari. A parte Roberto Benigni, che ciclicamente ritorna in Rai per una serata speciale o per la Divina Commedia, viale Mazzini non può esporre protagonisti da copertina. Il menù non cambia né forma né gusto. E adesso rischiano di perdere anche Floris. Ma potranno dire che Vespa, inossidabile, riabilitato persino da Beppe Grillo, sta per cominciare l’edizione numero 19 di Porta a Porta. Car. Tec.

2 - VIGILANZA RAI, MAURIZIO ROSSI: "GUBITOSI VUOLE ACCORPARE TG2 E RAINEWS"

 (ilVelino/AGV NEWS) - "Il numero delle testate Rai e eccessivo, occorrono accorpamenti". In tempi di spending review a pensarla cosi non e solo il direttore generale della Rai, Luigi Guibitosi. Per il consigliere Luisa Todini bisogna "razionalizzare, accorpare l'offerta informativa della Rai? altrimenti non ha senso neanche tutto quello che stiamo investendo nel grande canale all news. Ci facciamo concorrenza in casa.

SCAZZO RENZI FLORIS SCAZZO RENZI FLORIS

C'e una sovrapposizione totale e costante. E non bisogna confondere la necessita di pluralismo con quella di partitismo". Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Antonio Pilati: "Non puoi tenere tre telegiornali in concorrenza tra loro, con 27-28 edizioni al giorno. Se hai una all news, l'informazione sulle altre reti deve essere ripensata con possibili grandi risparmi di scala". Ecco dunque che in Viale Mazzini sarebbe spuntato il progetto  di accorpare il Tg2 di Marcello Masi a RaiNews, consegnando le chiavi del notiziario della seconda rete nelle mani di Monica Maggioni.

"Il dg tiene molto alla Maggioni, fa lo 0,5% di share ma la nominera super-direttore"

Luigi Gubitosi Luigi Gubitosi VESPA FOTOGRAFA RENZI A PORTA A PORTA VESPA FOTOGRAFA RENZI A PORTA A PORTA

"Mi risulta che Gubitosi - ha spiegato il senatore Maurizio Rossi al VELINO - tiene molto alla Maggioni e mi hanno riferito che vorrebbe accorpare RaiNews al Tg2 e poi nominarla super-direttore. Ma i direttori - ha aggiunto il componente della Vigilanza  Rai - sono come gli allenatori e si giudicano in base ai risultati. Una che fa lo 0,5 per cento di share con 150-200 giornalisti e quei costi non e certo da premiare? 

Ben venga l'accorpamento delle redazioni - ha precisato Rossi - io ne terrei massimo tre come la BBC: una redazione internazionale, una nazionale e una regionale. E di canali ne terrei massimo cinque, nessun servizio pubblico europeo ne ha piu di cinque. Ma per scegliere un direttore bisogna dare spazio alla meritocrazia. Basta con le raccomandazioni politiche o personali".

 "Una vergogna che la Rai non risponda su cosa c'e dentro Rai Way e sui costi delle sedi regionali, e dei canali" ha quindi aggiunto Rossi sulla questione degli sprechi della tv di Stato. "La Rai non risponde perche si vergogna. A luglio scorso ho chiesto con un'interrogazione a Gubitosi il costo di ogni singola sede regionale. Dopo quasi un anno non ho ricevuto risposta. Due settimane fa le stesse domande le ho poste al presidente Tarantola e non mi ha risposto neanche lei. Il dramma - ha allargato le braccia Rossi - e che ne il presidente ne il dg sanno cosa c'e dentro RaiWay, e cosa stanno per quotare in Borsa. Mi aspetto una risposta a breve e mi sono appellato anche al presidente della Vigilanza. Non rispondere a me vuol dire non rispettare al Parlamento". (glv)

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