DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Marco Giusti per Dagospia
O la va o la Spagna. Meglio la Spagna, mi sa… Mentre a Roma si prepara un bel Natale a Rebibbia per Marra e soci, per i nostri cinepanettoni, usciti ieri nelle sale italiane, è già un mezzo disastro. Vero che gli incassi veri partiranno da questo sabato e dalla prossima settimana natalizia. Vero che ieri sera c’era la finale di X Factor e non c’era pischello coatto che non se la sia guardata.
Vero che il giorno prima c’era il cinema a due euro e la serata al cinema era già stata spesa. Vero che chi aveva i soldi in tasca non aspettava altro che vedere Rogue One. Ma incassi così bassi non ce li aspettavamo di certo. Rogue One: A Star Wars Story stravince, come sapevamo tutti, con 615 mila euro (neanche tanto) sparsi per 618 sale, seguito da Miss Peregrine di Tim Burton con 88 mila con 287 sale.
Terzo Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi con Christian De Sica e una scatenata Anna Mazzamauro identica a Valeria Fedeli, neoministro della pubblica istruzione, è terzo con 74 mila euro (11 mila spettatori) in 354 sale, seguito da Sully con 54 mila euro. A soli 54 mila euro (8 mila spettatori) troviamo Fuga da Reuma Park di Aldo Giovanni Giacomo con 48) in 354 sale. Sesto Natale a Londra con 48 mila euro (7 mila spettatori) in 426 sale.
A questi tre cinepanettoni aggiungiamoci Non c’è più religione con 31 mila euro, e 392 sale, alla sua seconda settimana. In pratica i film natalizi, malgrado tutte le apparizioni delle nostre star, non smuovono, il giovedì, più pubblico delle commedie italiane delle settimane scorse alle loro prime uscite. Anzi. In pratica, La cena di Natale fece 75 mila, Natale al Sud 79 mila, Quel bravo ragazzo 69 mila, Non si ruba a casa dei ladri 42.
Sappiamo che i cinepanettoni funzionano, come sempre, nel periodo delle feste, ma questo scarso appeal, con le sale semivuote, ci dimostra solo la totale mancanza di desiderio di vedere quelli che dovrebbero essere i film maggiori. E, nel disastro, il maggior funzionamento (quasi il doppio) di Poveri ma ricchi con Christian rispetto al film di Aldo Giovanni Giacomo e al Natale a Londra di Aurelio De Laurentiis, da qualcuno già ribattezzato Natale a Monteverde perché tutto si vede tranne Londra.
Se pensavamo, insomma, che i cinepanettoni avrebbero salvato questo inizio di stagione totalmente disastroso, almeno adesso, questo non appare. E il pubblico seguita a avere nei confronti dei nostri film un aspetto di scarsa fiducia e di ancor più scarso interesse.
Al punto che hanno funzionato un po’ meglio i film dal richiamo più semplice, vedi Un Natale al Sud con Boldi e Salvi scorreggione, o la commedia dei Vanzina Non si ruba a casa dei ladri. Come non c’è stata fiducia, nel voto, al governo di Renzi e ce ne sarà, probabilmente, anche meno nel Gentiloni One, c’è davvero poca fiducia proprio nelle aspettative del nostro cinema più o meno di cassetta. O la va o la Spagna. Annamo tutti in Spagna va…
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