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IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - ALLA FINE DI UNA SETTIMANA TERRIBILE PER IL NOSTRO CINEMA, PERDIAMO ANCHE GIORGIO CAPITANI, 90 ANNI, REGISTA DI SERIE TV DI GRANDE SUCCESSO COME "IL COMMISSARIO ROCCA" MA ANCHE DI VITE DI PAPI E COMMEDIE – IL SUO FILM PIÙ BELLO È INVECE UN VIOLENTISSIMO E STILOSISSIMO WESTERN, "OGNUNO PER SÉ" _ VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

GIORGIO CAPITANIGIORGIO CAPITANI

Alla fine di una settimana terribile per il nostro cinema, perdiamo anche Giorgio Capitani, 90 anni, noto alla grande platea televisiva per essere stato il regista di serie tv di grande successo come Il commissario Rocca con Gigi Proietti o Commesse con Sabrina Ferilli e Veronica Pivetti, ma anche di vite di papi, da Papa Giovanni XXIII a Papa Luciani, e al cinema infaticabile professionista e metteur en scene di gran classe negli anni ’60 e ’70 per la nostra commedia meno trucida e più di classe, un elenco che va da La notte è fatta per rubare con Catherine Spaak a Aragosta a colazione con Enrico Montesano.

 

GIORGIO CAPITANIGIORGIO CAPITANI

In mezzo a tantissime commedie, curiosamente, il suo film più bello è invece un violentissimo e stilosissimo western, Ognuno per sé, con Van Heflin, George Hilton e Klaus Kinski, una sorta di Tesoro della Sierra Madre in chiave gay, con Klaus Kinski sadico e cattivissimo, scritto da Fernando Di Leo. Ma anche il suo unico peplum, Ercole, Sansone, Maciste e Ursus, gli invincibili, che riunisce ben quattro dei forzuti del tempo, è risolto in chiave di commedia al punto di essere esaltato già allora come divertimento di classe per un critico come Filippo Sacchi e vanta un culto che lo farà divertire un king del camp in tutto il mondo, preso di miro perfino in un buffo film australiano, Hercules Returns di David Parker.

GIORGIO CAPITANIGIORGIO CAPITANI

 

Gran signore, colto, elegantissimo, Giorgio Capitani era nato a Parigi nel 1927 e si era portato dietro, nei suoi tanti film e film tv italiani, la capacità di poter dirigere senza distinzione, grandi commedianti italiani e francesi, spesso uniti sugli stessi set. Un elenco che va da Philippe Leroy a Claude Brasseur, da Claudine Auger a Enrico Montesano, da Paolo Villaggio a Gigi Proietti. Ma dagli anni ’50 a oggi, la sua ultima serie è del 2012, non c’è quasi attori italiano che non abbia lavorato con Capitani. Inizia come assistente regista nel 1949 per il Guglielmo Tell di Giorgio Pastina e Michael Waszynski, ma anche per film celebri di Vittorio Cottafavi e Giorgio Bianchi. Il suo esordio è nel 1954 come co-regista di Pierre Billon in Delirio con Raf Vallone, Françoise Arnoul e Giorgio Albertazzi.

 

Si specializza poi in mélo, Piscatore ’e Pusilleco, La piccola vetraia, La trovatella di Milano, per poi trovare davvero la sua strada con le sue prime commedie di grande successo a metà degli anni ’60, Che notte… ragazzi con Philippe Leroy e Marisa Mell e La notte è fatta per rubare con Catherine Spaak e Philippe Leroy. Ognuno per sé è davvero un titolo anomalo nella sua filmografia, ma era il film che amava di più e che aveva girato davvero con grande attenzione.

 

MARESCIALLO ROCCA MARESCIALLO ROCCA

Torna alla commedia con titoli sempre di estremo successo, La schiava con Lando Buzzanca e Catherine Spaak, che venne capito male dalle femministe del tempo, La pupa del gangster con la coppia Sophia Loren Marcello Mastroianni per Carlo Ponti produttore, che ci sembrò, allora, un po’ deludente. Meglio la serie di commedie scritte da Laura Toscano e Franco Marotta e interpretate da Enrico Montesano, come Aragosta a colazione, Pane, burro e marmellata e Odio le bionde. Fino a tutti gli anni ’80 Capitani si specializza in un tipo di commedie francese fatti di equivoci, ma mai volgare.

 

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Come dimostrano anche titoli più facili, come I pompieri 2 o il buffo Teste di quoio con Philippe Leroy. Dalla fine degli anni ’80 passa alle serie televisive portando sul piccolo schermo la sua grande esperienza con gli attori e i suoi protagonisti preferiti. Spesso si adegua alle esigenze della committenza, ma ottiene grandi risultati con Il Maresciallo Rocca, 1996-2005, la prima grande serie di successo della Rai e modello per le serie comico-poliziesche successive. Magari altri registi erano più sanguigni e creativi, ma pochi avevano la classe e la signorilità di Capitani.

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