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Vladimiro Polchi per Il Venerdì di Repubblica
È l’ultima frontiera del porno low cost. La ciambella di salvataggio del mercato a luci rosse: i porno-souvenir. Vai pazzo per un’attrice hard e vuoi un filmino privato con lei? Nessun problema, basta pagare. Oggi le pornostar più richieste offrono un nuovo prodotto: video hard fai da te con i fan, da portarsi a casa e mostrare agli amici. Un business che viaggia sul passaparola e su internet.
I porno-souvenir sono figli della crisi dell’hard. I tempi d’oro di Cicciolina e Moana sono infatti lontani: allora i compensi volavano dai 25 ai 50 milioni di lire per le pornostar più famose, oggi si arriva al massimo a mille euro a scena. Il mercato homevideo è finito e così le megaproduzioni. A ucciderli, il porno gratuito su internet.
Per capire di che giganti parliamo, basta guardare al sito pornhub: nel 2014 ha ricevuto 18,35 miliardi di visite, con ben 78,9 miliardi di video scaricati. Tra i più «guardoni» gli italiani, settimi al mondo per accessi, che dedicano a ogni filmato in media 8 minuti e 19 secondi.
Ma se i video sono ovunque e gratis, come si guadagna? A fare soldi oggi è solo chi si butta sul porno 2.0, con siti e webcam a pagamento. A tirare è soprattutto l’amatoriale: il porno con attori non professionisti. Non solo. Il crollo dei compensi ha spinto molte attrici anche a ripiegare sulla prostituzione. Basta navigare tra i siti di escort: Milly D’Abbraccio, protagonista di oltre 30 pellicole hard, oggi chiede fino a mille euro per un incontro.
L’ultima frontiera è però un’altra: i porno-souvenir, ricordi a luci rosse in cui lo spettatore diventa per la prima volta protagonista. Un esempio per tutti: Sofia Gucci. La pornostar di origini romene (che recentemente ha cambiato il nome d’arte in Sofia Cucci) ha all’attivo più di 50 film ed è una celebrità nel pianeta hard. I porno-souvenir? Li fa da un paio d’anni. Basta sbirciare sul suo sito (livesofia.com), alla voce casting: è tutto scritto e ben spiegato.
«Tutte le pornostar offrono oggi questo prodotto» conferma la Cucci, «con due tariffe. Per quella più bassa, il fan gira il film, copre i costi di produzione, troupe e location, ma non paga il mio cachet perché acconsente che il video venga diffuso anche sul mio sito a pagamento». La tariffa più richiesta è invece la più cara: «Il fan gira il video hard e se lo porta a casa, ma non acconsente che venga pubblicato in rete. Insomma, nessuno lo vedrà tranne lui o qualche suo amico. In cambio mi deve pagare il cachet.
Sia chiaro: i film vengono girati sempre alla presenza di operatori professionisti e in studi televisivi. Io già ne ho fatti una decina e ho una lunga lista d’attesa». I costi dipendono dalla notorietà della pornostar. Si va dai 1.500 euro della tariffa base, ai 2.500 di quella più cara. Il cliente tipo? «Fan sfegatato e di lungo corso» risponde la Cucci, «tra i 40 e i 50 anni e benestante. Ma c’è chi non si accontenta. Pochi, i più esigenti, chiedono il pacchetto lusso: video hard con due attrici. E lì, naturalmente, i costi raddoppiano».
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