IN UN PAESE DI DISTURBATI, ANCHE IL DISTURBATORE HA LA SUA CONCORRENZA: E’ MAURO FORTINI, “PRESENZIALISTA”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1. VIDEO - GABRIELE PAOLINI BACIA IN BOCCA IL "DISTURBATORE" MAURO (E VENGONO A LORO VOLTA "DISTURBATI" DA UNA CHE FA LE CORNA)

 


2. VIDEO - MAURO FORTINI: SONO UN "PRESENZIALISTA" NON UN DISTURBATORE: 11000 APPARIZIONI TRA TG E INTERVISTE, PUNTO AL RECORD

 


3. SUL PALAZZO ALEGGIA IL NEO-DISTURBATORE
Mauro Fortini per "Il Fatto Quotidiano"

Antonio Rezza, nel lontano 1996, inventò per il suo film Escoriandoli il personaggio di Elio, "l'uomo che vive all'epicentro della massa": un tizio che tutte le mattine si alzava e raggiungeva manifestazioni, vernissage e marce d'ogni genere pur di finire al telegiornale. Oggi Elio s'è incarnato in un simpatico romano 52enne che chiunque ha visto in tv qualche decina di volte.

Il suo nome è Mauro Fortini: "Io sono un presenzialista, Paolini invece è un disturbatore: lui fa le dirette, io invece le interviste". La distinzione non paia troppo sottile. Mentre Paolini, appunto, disturba i collegamenti, Fortini si piazza invece accanto al politico dichiarante e sta lì muto, impersonando un giornalista: taccuino in mano e penna in bocca, spesso finge morbosa concentrazione stringendosi il labbro inferiore tra pollice e indice, altre volte affida ai suoi fogli un suo inventato resoconto stenografico.

Da qualche tempo, in lenta ma inevitabile identificazione tra l'immagine e la realtà , si spinge a fare qualche domanda: "Ho cominciato perché dopo aver accumulato per anni migliaia di dichiarazioni, dovevo espellerle in qualche modo. È come una psicoterapia: così me sfogo pe' tutte le cazzate che ho sentito proprio cor diretto interessato".

Un diploma da odontotecnico mai utilizzato ("ce l'ho eh, statale"), Fortini ha vissuto una vita coi genitori al quartiere Ostiense, oggi invece s'è trasferito a Bracciano, da sua zia, e campa con quel po' di soldi che ha messo da parte con la sua quota di eredità: "Tanto io, a parte quello de metteme davanti alle telecamere, non ho vizi: non bevo, non fumo e il caffè lo pijo solo il sabato pe' via della gastrite".

E si tiene pure in forma, Fortini: "Oltre ai chilometri che mi faccio in centro tra i posti in cui stanno di solito le telecamere, faccio pure footing due volte a settimana: a 52 anni accetto qualunque sfida co' un ventenne, qualunque...". Come che sia, il nostro è di una professionalità straordinaria. Persino nei weekend in cui a Roma non è previsto alcun appuntamento da telecamera Fortini si fa i suoi "soliti giri": Camera, Senato, sedi dei partiti.

Di più: Fortini va "a lavorare" anche quando sta male. In un video postato sulla sua fan page di Facebook (ovviamente ne ha una) si vede lui lamentarsi del freddo: "Oggi m'è venuta pure la febbre... pensa pe' famme n'inquadratura che me tocca fa...".

E gli tocca, perché pare non ne possa fare a meno. Dice che ha cominciato "così, un po' per svago", ma adesso il suo scopo è quello di diventare il recordman delle apparizioni in tv: "Ora sto a 40 mila, anche se non sono tutte registrate e il record non me lo certificano: comunque continuo finché le forze mi reggono".

La folgorazione per la carriera di presenzialista lo colse la bellezza di 15 anni fa, nel 1998, davanti alla ressa di telecamere seguita al crollo di una palazzina in via di Vigna Jacobini, a Roma: 27 morti, 5 bambini. È lì che Mauro incontra Gabriele Paolini, il disturbatore: "Dal 1999 abbiamo cominciato insieme a fare le dirette del Tg1 da piazza Colonna: siamo andati avanti insieme fino al 2005 con l'elezione di papa Ratzinger".

Poi ognuno si è specializzato nel suo campo: Paolini porta avanti la sua guerriglia psicofisica con inviati e cameramen, Fortini s'insinua tra i sentimenti dei presenti col suo modo gentile. E infatti, a differenza del "collega", "Mauro" è assai benvoluto tra i cameramen e i giornalisti che dividono il marciapiede con lui: "Faccio pure da ponte radio qualche volta, gli do le dritte: magari stanno tutti davanti al Pd, per dire, e io li avverto se succede qualcosa da un'altra parte".

E così si chiude il cerchio. Anche Fortini, il presenzialista non disturbatore, ha assunto una sua funzione professionale nel circo mediatico collegando apparenza e sostanza: "E pensa che prima manco li guardavo i telegiornali...".

 

MAURO FORTINI DIETRO EMMA BONINO MAURO FORTINI DIETRO CICCHITTO MAURO FORTINI DIETRO FERRERO MAURO FORTINI DIETRO MARIO MONTI MAURO FORTINI DIETRO NICHI VENDOLA MAURO FORTINO CON SUSANNA CAMUSSO GABRIELE PAOLINI GABRIELE PAOLINI