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Michela Rovelli per corriere.it
Il vestito era pronto. Della sua misura, pensato apposta per lei, disegnato per farla splendere durante la cerimonia degli Oscar. Ma lei ha rifiutato. Scenderà sul red carpet con l’abito di un altro atelier.
Da qui un litigioso botta e risposta tra lo stilista di Chanel Karl Lagerfeld e l’attrice Meryl Streep. Lui accusa dalle pagine di una rivista di settore. Lei risponde a tono tramite un altro magazine. Poi le scuse — formali e piatte — per le insinuazioni da parte del designer. Non accettate. In perfetto stile «Il diavolo veste Prada».
Al centro della sfuriata ci sarebbe appunto l’outfit della Streep per coronare il record di candidature agli Oscar. La sua carriera quest’anno raggiunge l’apice, con la ventesima designazione per un Academy Award. Un successo — a suo dire — che lo stilista sta cercando di rovinare.
Le accuse di Lagerfeld
Tutto inizia il qualche giorno prima della notte più importante di Hollywood, quando Lagerfeld definisce Meryl Streep «Un’attrice geniale, ma anche grossolana». Il motivo? L’artista stava lavorando agli ultimi ritocchi dell’abito Chanel che lei avrebbe sfoggiato sul red carpet.
Ma la scelta ricadrà su un’altra casa di moda perché la star — per indossare il vestito — avrebbe richiesto un assegno. Niente «pubblicità» gratuita a nessun atelier, insomma. E la policy di Chanel vieta di dare soldi ad attori o modelle per convincerli. «Dopo che le abbiamo regalato un abito da 100mila euro, abbiamo scoperto che avremmo dovuto addirittura pagarla perché lo indossasse. Diamo i vestiti, creiamo i vestiti, ma non paghiamo», ha detto Lagerfeld a Women’s Wear Daily. Per poi definire la Streep una grande attrice, ma senza classe. E lei non è rimasta ad ascoltare silenziosa le accuse.
La furia di Meryl Streep
La star — protagonista di film di successo da decenni, l’ultimo dei quali è «Florence Foster Jenkins», che le ha procurato una candidatura agli Oscar per migliore attrice — è andata su tutte le furie. «Karl Lagerfeld, un grande designer, ha diffamato me, il mio stilista e l’illustre atelier che ho scelto», ha dichiarato. Una controversia che sta quasi oscurando il record delle venti presenze alla cerimonia della Academy Award. E infatti la Streep rincara:
«Questa storia sta adombrando questo grande onore agli occhi dei media, dei miei colleghi e del pubblico». L’attrice non demorde neanche le scuse velate in un comunicato formale di Chanel, dove spiega che non hanno ricevuto nessuna spiegazione sul suo cambiamento di programma riguardo all’outfit agli oscar. «Ha mentito, il giornale ha scritto bugie, e sto ancora aspettando». Una reazione «diabolica», degna della migliore Miranda Priestly.
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