“LI SORDI” DI ALBERTONE - ALTRO CHE LA SORELLA 95ENNE AURELIA: L’EREDE UNIVERSALE DI SORDI (SALVO LA QUOTA DI LEGITTIMA) SAREBBE LA FONDAZIONE A SUO NOME, ATTUALMENTE IN MANO ALL’OPUS DEI, CHE SI OCCUPA DI ANZIANI. PER QUESTO UNA “MANINA” HA FATTO SÌ CHE L’AUTISTA OTTENESSE L’ACCESSO A TUTTI I CONTI? - I PM SEQUESTRANO UN VIDEO INEDITO IN CUI COMPARE AURELIA, CHE IL MEDICO LEGALE ANALIZZERÀ PER DETERMINARE SE È CAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE…

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Giulio De Santis e Fulvio Fiano per il "Corriere della Sera - Roma"


Si nascondono nei tagli di un video girato per la commemorazione dei 10 anni della morte di Alberto Sordi i riscontri che la Procura cerca sullo stato di salute di sua sorella Aurelia. Le immagini - una intervista-racconto commissionata dalla Regione Lazio - sono state acquisite all'inchiesta che vede la 95enne erede del patrimonio del grande attore vittima di un presunto raggiro e verranno messe a disposizione del medico legale incaricato della perizia sulla lucidità della donna. Il passo forse decisivo per le indagini.

Ma mentre procedono gli accertamenti e gli interrogatori del pubblico ministero Eugenio Albamonte, un'altra ipotesi si fa largo. Ossia che l'autore della presunta circonvenzione d'incapace non sia solo l'autista storico della famiglia, Arturo Artadi. L'uomo gode di grande affetto tra tutte le persone vicine alla «signorina Aurelia», ma di lui potrebbe essersi servito chi aveva bisogno del suo patrimonio di fiducia presso la donna per convincerla a firmare una nuova procura generale.

Quella che dà ad Artadi libero ed esclusivo accesso a tutta l'eredità custodita in due banche e permette così di operare su un patrimonio che - secondo il testamento rinvenuto dalla Procura - assegnerebbe l'intero ammontare del lascito (decine di milioni di euro) alla Fondazione Alberto Sordi. Con la consapevolezza di Artadi? Questo saranno le indagini a dirlo. Il fascicolo resta a carico di ignoti, ma l'ipotesi del coinvolgimento di altre persone nel presunto raggiro sembra più di una deduzione logica dai passi compiuti finora dall'inchiesta.

Le rassicurazioni avute sulla limpidità dell'operazione da parte del notaio davanti al quale la procura è stata firmata e le parole della stessa signorina Aurelia sulla linearità delle proprie intenzioni, non sembrano infatti aver fugato tutti i dubbi nati dopo la segnalazione arrivata alla Procura da uno dei due istituti di credito. Artadi aveva già accesso a uno dei conti correnti, dal quale attingeva per le esigenze quotidiane della anziana donna e - secondo la sua versione raccontata al pm- anche per il suo stipendio. Poi la nuova delega.

Sullo sfondo dell'inchiesta resta l'amarezza di tutte le persone vicine alla sorella di «Albertone» per il caso nato proprio nel decennale della sua morte. Chi ha contatti con la donna la descrive molto colpita e provata dalla vicenda. Dopo la festa del 18 febbraio tenuta nella villa alla Terme di Caracalla con oltre 100 invitati, la signorina Aurelia si sarebbe chiusa nel silenzio e non vorrebbe più ricevere visite.

La notizia dell'eredità assegnata alla Fondazione, che oltre a custodire i cimeli dell'attore (premi etc) si occupa di ricerca biomedica sugli anziani secondo le espresse volontà dell'attore, è giunta come una sorpresa nel mondo di affetti lasciato da Sordi.

 

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