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I MIGLIORI MASTROIANNI DELLA NOSTRA VITA - DALLA MOGLIE FLORA A CATHERINE DENEUVE FINO A ANNA MARIA TATÒ, TUTTE LE DONNE DELL’ATTORE CHE NON RIUSCÌ MAI AD ESSERE FEDELE: “SO DI NON ESSERE MATURO: VOGLIO TUTTO" - L’ULTIMA VOLTA SUL PALCO: “APPLAUDIVANO PERCHÉ SONO STATO BRAVO O PERCHÉ SANNO CHE STO PER MORIRE?”

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1. L'UOMO CHE AMAVA LE DONNE

MASTROIANNI CON MOGLIE E FIGLIAMASTROIANNI CON MOGLIE E FIGLIA

Fulvia Caprara per la Stampa

 

Recitare con la naturalezza di un bambino e vivere con il gusto di un acrobata, sempre in bilico sulla corda tesa, pronto al rischio del salto mortale. Abituato a ironizzare sulle derive maniacali della sua stessa professione («Il mio mestiere mi piace, ma non sarei disposto a sacrificarmi per un ruolo, a viverci dentro, a gonfiarmi e sgonfiarmi come fa De Niro...»)

 

e a schivare piedistalli, riportando tutto sul terreno di una normale quotidianità, Marcello Mastroianni ha sinceramente assecondato la spinta del suo immenso talento, il fiuto innato che lo conduceva, soprattutto nella seconda parte della carriera, in giro per il mondo alla ricerca di prove sempre più difficili, lontano dalle scommesse banali, dalla curiosità ossessiva dei media.

 

«Senza voler apparire né orso né snob, ammetto che certe manifestazioni, anche di simpatia, di amicizia, di entusiasmo, insomma, mi affaticano, mi annoiano un po'. A volte sono come i cani: preferisco andare a mettermi sotto un mobile, protetto».

 

MASTROIANNI DENEUVEMASTROIANNI DENEUVE

La stella polare, lungo il percorso che, da Fontana Liri (Frosinone), dov' era nato il 28 settembre del '24, lo aveva portato sulla Rive Gauche, a chiudere gli occhi per sempre esattamente 20 anni fa, era composta da sfide artistiche, in teatro e poi al cinema, da incontri cruciali, da Visconti a Fellini, da personaggi che gli hanno regalato l'amore del pubblico, dal giornalista tormentato della Dolce vita al traditore di Allonsanfan, dal marito impotente del Bell' Antonio, al maschio tradizionale di Matrimonio all' italiana , dal prete ricattatore di Todo Modo all' omosessuale di Una giornata particolare.

 

La scelta era sempre la stessa, cambiare, spiazzare, sperimentare. E tutto questo, non tanto per stupire e scatenare l' applauso, quanto per divertirsi e sentirsi appagato.

 

Lo stesso meccanismo che ha guidato Marcello Mastroianni nella sua vita di uomo che amava le donne. Non «latin lover», per carità, piuttosto appassionato esploratore dell' universo femminile:

 

«Malgrado tutto il rispetto e la tenerezza che ho per mia moglie - rispose a una giornalista del settimanale francese L' Express che lo interrogava sulla sua capacità di essere fedele -, devo dire di no, debbo confessare che mi sento nell' impossibilità di fermarmi su qualsiasi cosa... una donna, una passione, un sogno, un ideale. So di non essere maturo... Ho l' impressione di essere in ritardo, come se mi mancasse qualcosa. Allora voglio tutto. Sono pronto a subire qualsiasi influenza, pur di non lasciarmi sfuggire nulla».

ANNA MARIA TATO' MASTROIANNIANNA MARIA TATO' MASTROIANNI

 

Lo sapevano forse, nel profondo, sia la moglie Flora Carabella, da cui Mastroianni non ha mai divorziato (e con cui ha avuto Barbara), sia Catherine Deneuve, madre della figlia Chiara, sia la compagna Anna Maria Tatò che ha girato, con lui e su di lui, il documentario Mi ricordo, sì, io mi ricordo . Con tutte Mastroianni aveva speso ore e ore di scuse e di parole, dai set del mondo: «Quando spariva senza dire niente - raccontava Visconti - era sempre per fare una telefonata».

 

E certe volte aveva versato lacrime. Perfino in mezzo alla gente (come svelò a Tullio Kezich), in aeroporto, con addosso il trucco e gli abiti di un film in costume, mentre la diva americana che lo aveva appena piantato si allontanava: «Le donne sono un motore straordinario - aveva detto a Bontà loro -. Io ho bisogno di una donna per lavorare, per pensare, per vivere. Se non ce l' ho e sono solo, valgo la metà».

 

2. L’ULTIMA VOLTA SUL PALCO

Alberto Infelise per la Stampa

 

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Una sera d' inverno. Vent' anni fa. Marcello Mastroianni scende dal palco di una delle repliche delle Ultime lune , il suo spettacolo d' addio. Ha appena finito di emozionare, ancora una volta, il pubblico che tanto lo ha amato. Non vuole scendere dal palco. Fa un gesto come per dire «scusatemi, devo andare a mangiare» (me lo ricorda il Maestro Osvaldo Guerrieri, anch' egli in platea).

 

Mastroianni ha un tumore. Il fisico è consunto dalla malattia. «Vai a salutarlo, gli fa piacere. Ma non affaticarlo», mi dice Enzo Biagi, suo amico, davanti al camerino. Entro, mi sorride, si alza per salutare. «Dimmi la verità: applaudivano perché sono stato bravo o perché sanno che sto per morire?». La pelle d' oca, ancora oggi: non era stato bravo, era stato meraviglioso.

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