DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Martin Robinson per “Mail On Line”
Parte la campagna di boicottaggio Ryanair e si chiedono le dimissioni del boss Michael O'Leary. A due settimane dalla cancellazione di oltre 2000 voli autunnali, si annuncia che saranno sospesi anche parte di quelli invernali, lasciando nella disperazione 400.000 passeggeri che si erano organizzati per Natale, in viaggio da Londra in Scozia e in Irlanda o verso l’Europa, in tutto 34 rotte saltate fino a marzo 2018.
Non ha solo cancellato le rotte, ma ha già lasciato molti passeggeri nei guai, soli a gestire le conseguenze della crisi. La crisi dei piloti non si sta risolvendo. Il bonus economico non lo hanno accettato, chiedono invece migliori condizioni di lavoro.
Inoltre la compagnia non chiarisce le modalità di risarcimento e si rifiuta di fornire alternative di volo su altre compagnie, infrangendo la legge secondo alcuni. I passeggeri hanno diritto al risarcimento se i voli sono cancellati con un preavviso inferiore ai 14 giorni. Il risarcimento non è automatico, va fatta una richiesta.
A questo punto è comparso l’hastag #boycottryanair, che chiede anche la testa di O’Leary. Gli utenti sono furiosi perché sono stati rovinati i loro piani natalizi e varie lune di miele, perciò l’unica arma è boicottare la compagnia in maniera massiccia. E colpire a botte di meme, subito virali sul web.
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