1- MENTRE IL FAMOSO PAESE SURREALE SI COMMUOVE, S’INDIGNA E INDAGA SU COME SIA POSSIBILE AFFOGARE IN UNA VASCA DA BAGNO, IL PAESE REALE RESTA SOTT’ACQUA. ARRIVANO A SALVARCI DALL’ESTERO, PARE. DEL RESTO SIAMO ALL’ESTERO DA UNA DECINA D’ANNI E NON CE L’AVEVANO SPIEGATO BENE. CHI BATTE MONETA COMANDA E NOI, AL MASSIMO, LA FACCIAMO UN PO’ GIRARE. E ANCHE CON SPICCATA PROPENSIONE ALL’ILLEGALITÀ DI MASSA. ADESSO PERÒ CI TIRANO A RIVA, E STANNO GIÀ PREPARANDO UNA RESPIRAZIONE CHE NON È BOCCA A BOCCA E UN MASSAGGIO CHE NON È CARDIACO 2- SPUNTA UN ILLUSTRE CO-INQUILINO DEL MINISTRO ALLA MINZIONE PUBBLICA, PATRONI SGRIFFI, E LO SPUTTANA UN PO’. L’EX BOMBER DI ROMA E INTER DEL VECCHIO: “IO LA MIA CASA L’HO PAGATA CARA, COME UN APPARTAMENTO DI LUSSO E NON A PREZZI STRACCIATI” 3- IL CAPO DI “COMUNIONE & FATTURAZIONE” CARRON: “CL DEVE VIGILARE DI PIÙ. NON ESISTONO POLITICI “NOSTRI””. UÈ, STARANNO MICA PER ARRESTARGLIENE QUALCUNO? 3- UNIDEBIT: PIU’ SPOT, MENO NOTIZIE (SVENARSI PER SALVARE LA POLTRONA A GHIZZONI)

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A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1- SANTA ACQUISIZIONE
"Carron: Cl deve vigilare di più per evitare di farsi usare. L'erede di don Giussani: non esistono politici "nostri", questo va chiarito". Staranno mica per arrestargliene qualcuno? Sul Corriere delle banche Aldo Cazzullo - e chi altro? - intervista il capo di Comunione & Fatturazione (p. 19) ed è subito coppa del mondo (di slalom). Il bello è che Carron è al comando da sette anni, ma adesso promette di fare più attenzione ai mariuoli, come se fosse arrivato ieri dall'Estremadura .

Insomma, più o meno. Perché se cercate il virgolettato del titolo tra le sue parole rimarrete un po' delusi. Domanda di Cazzullissimo: "Pensa che Cl debba vigilare di più, per evitare di farsi usare?". Risposta del Carron: "Sempre. Don Giussani diceva: noi non deleghiamo a nessuno la nostra presenza culturale, sociale e politica. Si tratta, ripeto, di mantenere una distanza critica, e non vi rinunceremo mai. Siamo una comunità cristiana e non un partito o una corrente". Insomma, la frase del titolo gliel'ha un po' messa in bocca, da bravo chierichetto.

E il lungo e corrivo appoggio al Sire di Hardcore? "Non ho gli strumenti per dare un giudizio globale". Poverino, non ha gli strumenti. E il suo giudizio sul ventennio del Celeste? "L'operato di Formigoni è davanti a tutti. Se un politico viene eletto per quattro volte, qualcosa avrà fatto. Mica l'hanno votato solo i ciellini". Infatti, il problema è proprio questo. E il San Raffaele (Cazzullissimo evita di nominare invano il nome di Pierino Daccò)? "Lo vedo dall'esterno. Non conosco la vicenda giudiziaria. Ma ricordiamoci sempre che si tratta di una grandissima istituzione". Ottimo, sei un grande. A te Andreotti ti fa un baffo.

2- SILENZIO, PARLA TRUDI-DUDY
Hanno perso paparino al governo e metà del loro valore in Borsa, ma i padroncini di Mediaset sono sereni e dicono che tutto va bene. Intervistato da Luca Ubaldeschi della Stampa, Pier Silvio Bananoni se la suona e se la balla: "Mediaset va tutelata. Frequenze, asta sbagliata. Spero che Passera prenda la decisione più giusta" (p. 20).

A parte la solita solfa su Mediaset patrimonio industriale della nazione (ci credono solo lui e il mago Dalemix), scopo della paginata è recapitare due risposte a notizie che i molti corifei del Biscione sparsi qua e là nei giornali mai si sono sognati di dare, ma che comunque è bene rintuzzare.

Domandina: "Ci sono state voci sua un possibile nuovo amministratore delegato per Mediaset". Rispostina: "Nessuna rivoluzione ai vertici. Giulio Adreani, che è a capo della concessionaria Publitalia, in questa fase sta facendo un lavoro incredibile". Veramente ci sono alcuni fondi d'investimento Usa che vogliono la testa di Pier Silvio, ma va bene anche parlare di Adreani, per carità.

Secondo dentino da cavarsi: "Si parla anche si contrasti tra lei e sua sorella Marina". Rispostina: "Rido, perché se c'è una persona al mondo con cui sono in simbiosi professionale oltre che personale è proprio Marina. Siamo una squadra". Poi il giornalista della Stampa gli chiede conto di tutti i favori che Mediaset ha ricevuto dai governi di Papy, e quello nega strenuamente. Alla fine di cotanta intervista, la sensazione che potrebbe sfiorare anche un giornalista della Stampa è che Dudy sia più furbino di Yacht Elkann.

3- NON FA SOSTA L'EUROSUPPOSTA
Mentre il famoso Paese Surreale si commuove, s'indigna e indaga su come sia possibile morire facendo vacanze da coglioni, il Paese Reale resta più o meno sott'acqua. Arrivano a salvarci dall'estero, pare. Del resto siamo all'estero da una decina d'anni e non ce l'avevano spiegato bene. Chi batte moneta comanda e noi, al massimo, la facciamo un po' girare. E anche con spiccata propensione all'illegalità di massa. Adesso però ci tirano a riva, e stanno già preparando una respirazione che non è bocca a bocca e un massaggio che non è cardiaco.

Monti-mer ci marcia solo un po': "Siamo sotto attacco, i partiti dicano sì alle riforme" (Messaggero, p. 10). "Sul Fondo salva-Stati l'intesa è più difficile. Fiato sospeso in Borsa. Dopo il taglio di S&P, i timori sul debito di Atene" (Stampa, p. 16). "Flessibilità del lavoro. Le molte domande del commissario Rehn. Pensioni il governo valuta le richieste pd. Da Bruxelles, tra i temi anche le liberalizzazioni" (Corriere, p. 13). "Monti ambizioso, l'Italia ce la farà ma non è il momento di fermare il rigore" (Repubblica, p. 15). "Luce e gas, la riforma che manca. Bolletta sempre più cara e le tasse salgono" (Repubblica, p. 17). Però spezzeremo le reni ai tassisti, il cui strapotere turba da anni i sogni degli italiani.

4- QUANDO I PROFESSORI S'AFFIDANO AI MANDARINI
Spunta un illustre co-inquilino del ministro alla Minzione Pubblica, Patroni Sgriffi, e lo sputtana un po'. Si tratta dell'ex centravanti di Roma e Inter Marco Del Vecchio: "Io la mia casa l'ho pagata cara, come un appartamento di lusso e non a prezzi stracciati". Poi comunque lavora a Sky e Raiset come "ballerino" e quindi ci tiene a farci sapere che anche lui tiene famiglia: "Quanto hanno pagato gli altri, non è affar mio" (Repubblica, p. 19). Bravo, non è affar tuo. Sei proprio calciatore dentro.

5- UNIDEBIT: PIU' SPOT, MENO NOTIZIE
Intanto prosegue la patriottica campagna stampa di Unicredit, alle prese con l'aumento di capitale più pazzo del mondo. Anche oggi, pagine e pagine di pubblicità comprate su vari quotidiani. Sul Giornale solo mezza, però (saranno stati cattivi). Su Messaggero e Stampa, invece, oggi sono addirittura due. Una bella consolazione per una città come Torino, che presto vedrà che cosa significhi avere in casa una fondazione che si sta svenando per salvare la poltrona a Ghizzoni e a tutti gli altri Profumini.

6- VIENI AVANTI, CREATIVO (uomini che odiano le donne, ma anche gli uomini)
"Dal prossimo inverno anche lui non porterà più le calze. Mentre la signora si copre con leggins e collant spessi, Scervino lancia il malleolo scoperto per gli accompagnatori" (Messaggero, p. 16). Accompagnatore lo dici a tuo cuggino, comunque.

7- I FATTI SEPARATI DALLA BAVA
"Repubblica folgorata sulla via di San Mario. Nell'analisi di Gotor l'incontro di Monti col Papa diventa un'apologia del premier. Una prosa servile che fa impallidire anche chi ossequiava il Cav. Elogio 1: Monti è apparso attenersi a un invisibile registro di sobrietà. Elogio 2: Monti tiene la schiena dritta perché sa di essere capo del governo" (Giornale, p. 8). Hanno diritto a divertirsi un po' anche i giornalisti di Paolino Berluschino.

 

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