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Marco Molendini per Dagospia
«La vita era così bella, poi siamo tutti finiti locked down» cantano i Rolling Stones che, a pochi giorni dalla loro esibizione a One world: together at home, tornano a farsi sentire stavolta con una canzone nuova di zecca, scritta in presa diretta sul clima che stiamo vivendo sulla nostra pelle, rielaborazione last minute di qualcosa che stavano già scrivendo, come aveva confessato Jagger in una recente intervista: «L'abbiamo scritta in dieci minuti un anno fa, immaginando di essere in un posto con un sacco di vita. Ora l'abbiamo cambiata un po', non molto, per dare un riferimento ai tempi che stiamo vivendo».
Living in a ghost town (Vivendo in una città fantasma) è il primo inedito della band dopo otto anni, dai tempi di Doom and Gloom e One More Shot che erano incluse nella antologia del 2012 Grrrr!.. A firmarla sono Mick Jagger, Keith Richards e a Matt Clifford (che nel pezzo suona anche le tastiere, il corno francese, il sax e il flicorno). L'uscita è avvenuta a sorpresa, un po' come ha fatto di recente Bob Dylan, gratuitamente sulle piattaforme. La canzone è' stata registrata in isolamento proprio durante la quarantena fra Los Angeles e Londra.
E' un rock classico alla Stones, non ha molta originalità dal punto di vista musicale, si sente che è stato fatta cotta e mangiata, ma ha la forza non solo della band ma di riuscire a raccontare, anche con un filo di ironia, la situazione attuale. Confessa malumore («Non mi sto divertendo»), speranze («Ogni notte sogno che tu ti infili nel mio letto»), smarrimento («Sono un fantasma vivo in una città fantasma»), senso di isolamento («Non vado da nessuna parte/sto zitto da solo»).
Il brano ha tutta l'aria di essere il preannuncio di un nuovo album della band, a distanza di quindici anni da A bigger bang. Come gli Stones hanno più o meno fatto trapelare in varie dichiarazioni c'è un progetto discografico in atto, con un ritorno di Don Was, che infatti compare come produttore di Living in a ghost town.
Sicuramente il pezzo suona anche come voglia da parte degli irrequieti nonnetti del rock di rompere l'inattività che dura da un po', stando ai loro ritmi. Nel 2019 c'era stato lo stop dovuto all'operazione al cuore di Mick. Ora è arrivato il coronavirus. Nel 2021 Jagger, Richards, Wood e Watts non hanno nessuna voglia di restare chiusi in casa, tra l'altro a giugno 21 Charlie Watts compirà 80 anni.
rolling stones 1mick jagger 3rolling stones 2i rolling stones a villa nellcote 3ronnie wood 2marco molendini foto di baccoronnie, jo e leah wood
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