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Marco Giusti per Dagospia
Pasqua col botto. Diciamo solo che lo sapevamo. Fast&Furious7 di James Wan asfalta qualsiasi film in tutto il mondo. Da noi raccatta 7 milioni 586 mila euro in quattro giorni, ma in America, con 4000 sale, arriva a 143 milioni di dollari, fra i dieci migliori esordi di sempre. Nel resto del mondo guadagna altri 300 milioni e quindi tocca in un weekend i 384 milioni di dollari globali. Con un budget di soli 190 milioni.
In Europa incassa in Gran Bretagna 19, in Germania 15, 2, in Francia 11, 4. In Australia 11, 2, in Corea 8, 7, in Messico 20, 8, in Brasile 10, 9, in Argentina 9. I nostri 7 milioni di euro, insomma, non sono neanche il massimo. La cosa incredibile non è tanto il risultato clamoroso, quanto il fatto che siamo al settimo film e al quattordicesimo anno della serie. E uno dei protagonisti è pure defunto. Gli altri, da Vin Diesel a The Rock sono tutti già prenitati per altri due nuneri. Fino al 9.
Certo, sarà difficile fare qualcosa di ancor più tamarro, anche se James Wan è un regista notevole e di grande intelligenza. Da noi, al secondo posto, distanziato da qualcosa come sei milioni e passa di incasso, troviamo il musical fiabesco, ma molto dark Into The Woods di Rob Marshall, con 871 mila euro. Pochino.
Ma in America il film, che ha uno status diverso, visto che è costruito sulla fama del musical di Stephen Sondheim, era stato fatto uscire a Natale, prima di Cenerentola, quindi. Da noi il fatto che sia uscito dopo non ne ha facilitato certo la riuscita finale. I bambini si saranno anche spaventati parecchio, perché è una versione alla Sweeney Todd del mondo delle fiabe, con morti e feriti. E tutto questo cantare in scena, al nostro pubblico, non è mai piaciuto.
Al terzo posto, finalmente, un film da maschietti, L’ultimo lupo di Jean-Jacques Annaud con 867 mila euro. Solo ieri, a Pasqua, ne ha incassati 445 mila. Poi Cenerentola con 818 mila euro e un totale di oltre 13 milioni di euro. Segno che va ancora fortissimo. Al quinto posto il cartoon della Dreamworks Home con 774 mila, poi La famiglia Belier con 774 mila.
Il primo film italiano in classifica è quindi La scelta di Michele Placido con Ambra e Raoul Bova in quel di Bisceglie, che è settimo con 447 mila euro. Troviamo in buona posizione anche Ma che bella giornata di Alessandro Genovesi con 280 mila euro, segno che tutta la massa di film che sono usciti dopo non hanno funzionato granché per il nostro pubblico. Possibile che non ci fosse una buona commedia da fare uscire a Pasqua?
Forse nessuno ha avuto il coraggio di rischiare contro Fast&Furious7, e infatti sia Se Dio vuole con Giallini e Gassman sia Uno anzi due con Maurizio Battista usciranno la settimana prossima (come se cambiasse qualcosa…), ma certo per il nostro cinema è una debacle clamorosa.
E non è che i 478 mila euro del film di Placido siano un gran risultato in questi giorni di festa, e di pioggia. Qualcosa non funziona nella nostra distribuzione, vedi i risultati scombinati dei film di Natale, che si sono massacrati inutilmente fra di loro, né nella nostra produzione, troppi film identici e con lo stesso cast, troppe commedie di grande modestia. Inoltre la stagione sta per finire, anche se la presenza di due-tre film italiani a Cannes, Moretti-Sorrentini-Garrone, ci darà un po’ di lustro internazionale.
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Perché si producono così tanti film che hanno un costo, diciamo fra i due e i tre milioni, e raramente superano incassi da un milione e mezzo? Sembra quasi che sia un cinema costruito solo per la propria sopravvivenza. Di certo, in generale, non produce nessun tipo di immaginario. Purtroppo, quest’anno, almeno a oggi, non abbiamo nemmeno avuto due film “nuovi” come quelli di Pif e di Sydney Sibilia di un anno fa.
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A parte il caso di Alessandro Siani, il suo Si accettano miracoli ha incassato 15 milioni, le poche sorprese sono arrivate da Italiano medio di Maccio Capatonda, da Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi. La solita commedia era un film davvero intelligente e pieno di invenzioni, ma è stato massacrato al botteghino. Nemmeno Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, dal budget minino di 250 mila euro, ha funzionato come avrebbe potuto.
In America, dietro alla scia lunghissima di Fast&Furious7 troviamo Home a 27, 8 milioni di dollari con un totale di 96, Get Hard con 13, 5 e un totale di 57,6, Insurgent con 10 milioni e un totale di 103, e Cenerentola, solo quinta con 9, 6 e un totale di 167. 50 sfumature di grigio arriva invece, con gli incassi globali, cioè 400 milioni, più quelli americani, a qualcosa come 566 milioni di dollari. Sembra che il sequel sia stato affidato a Gabriele Muccino.
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