CERVELLONI ALL’AMMASSO – TRA LA PEREGO E CONTICINI ANTONELLA ELIA FINISCE COL MONTARSI LA TESTA: ‘IL NEUROLOGO VUOLE ME PERCHÉ HO IL CERVELLO PIÙ EVOLUTO’

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Asif per ‘Il Sole 24 Ore'

Ci sono la conduttrice Paola Perego, la showgirl Antonella Elia, l'attore Paolo Conticini e il neurologo Marcello Marchetti che dibattono dei misteri del cervello umano: no, non è l'inizio di una folgorante barzelletta, bensì quello che avete trovato sintonizzandovi su Rai 1 il sabato sera nelle ultime tre settimane, dedicate alle puntate speciali di Superbrain - Le Supermenti, il format tedesco targato Endemol che l'Italia è corsa ad acquistare per non penalizzare il pubblico nostrano, sempre alla ricerca di emozioni estere. Il programma accoglie individui con abilità fuori del comune per scovare il più cervellone tra i cervelloni e consegnargli gloria imperitura e pure 50mila euro in gettoni d'oro che sotto le feste fan sempre comodo.

Se Paola e Paolo ricoprono i ruoli tipici che le leggi televisive impongono (lei: la conduttrice sexy ma distaccata; lui: il burlone col ciuffo), all'Elia i panni della silente ragazza-immagine stanno stretti (forse anche per una questione anagrafica, ma soprattutto per una focosa vis comunicativa): strilla e scalpita per attirare le attenzioni del bel neurologo Marcello, prestandosi volentieri come cavia a qualsivoglia esperimento: «vuole me perché c'ho il cervello più evoluto», sussurra con un flap flap di ciglia, e poi aggiunge «dottore, io la sto guardando in stereogramma per capire se lei è single o sposato».

Entrano in scena i "superdotati": c'è Franco con la supervista che individua il quadratino modificato su una parete con oltre trentamila quadratini; il dodicenne Gianni con la supermemoria che si barcamena tra 32 cani e relativi padroni agghindati in modi eccentrici, ricordando ogni dettaglio tanto dei bipedi quanto dei quadrupedi; Giovanni con il superbicipite che allo sforzo mnemonico aggiunge pure lo strapazzamento fisico arrampicandosi in cima a una torre ed eseguendo un percorso bendato.

E poi ancora: il professore capace di calcoli impossibili, che viene issato come una poiana su una ruota della morte, mentre un tiratore di coltelli - forse scarsino in matematica - lo colpisce; quello che riconosce gli uccelli dal verso, supportato dalle battute della Elia sull'inedito doppio senso circa i pennuti, che fa rimpiangere in un attimo il lanciatore cruento; quello che riconosce le posate a seconda del rumore che fanno cadendo al suolo.

E su quest'ultimo vorremmo soffermarci un momento: avete presente cosa significhi saper distinguere, dal solo rombo provocato all'impatto con il vile pavimento, una pinza tagliaricci da un cucchiaio agitatore? Quali conseguenze possa avere nel mondo della scienza cognitiva e del galateo? No? Perfetto, neanche noi. Ma finalmente abbiamo scoperto quale sia il modo corretto per affrontare quegli spinosi frutti di mare.

 

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