PUBBLICITA' ADDIO - NIELSEN SCATTA UNA FOTOGRAFIA TRAGICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI, CHE CROLLANO DEL 4% A DICEMBRE E DEL 12,3% IN TUTTO IL 2013 - AFFONDA A -21,2%, NEL 2013, LA PUBBLICITA' SULLA CARTA STAMPATA

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Da "Radiocor"

Il mercato degli investimenti pubblicitari a dicembre 2013 chiude a -4% rispetto allo stesso periodo del 2012, facendo registrare la miglior performance considerando il singolo mese. Relativamente all'orizzonte annuo, il gap si riduce del -12,3% come previsto, pari a poco piu' di 896 milioni di euro in meno rispetto al 2012. Nel secondo semestre il calo scende a -6,3%, a fronte del -17% per i primi sei mesi.

'Il 2013 ha confermato il periodo di turbolenza della comunicazione aziendale e allo stesso tempo anticipa un 2014 di transizione, condizionato dalla compensazione costante di elementi frenanti con altri piu' stimolanti: da un lato l'incertezza politica, l'immobilismo del PIL e, piu' nello specifico del mercato, la frammentazione dei media e la maggiore elasticita' al prezzo. Dall'altro, l'ascesa della Borsa italiana nel 2013, unita agli eventi sportivi del 2014 e all'avvicinarsi di Expo' ha spiegato Alberto Dal Sasso, advertising information services business director di Nielsen.

Tra i mezzi, la Tv conferma il decremento con -10% per il 2013, inferiore al totale mercato. Continua il momento di grande difficolta' strutturale per la stampa, ferma a -21,2%. Radio e Direct Mail chiudono l'anno rispettivamente a -9,3% e -13%. Complessivamente, gli altri mezzi calano del -8,4%.

 

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