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Carlo Moretti per "la Repubblica"
Con il suo piano è stato la matrice e il motore del suono dei Doors e grazie al suo inconfondibile Fender Rhodes è diventato uno dei giganti del rock del ventesimo secolo. Ray Manzarek, il tastierista che seppe sostenere e valorizzare la voce di Jim Morrison, e che insieme a lui aveva fondato la band nel 1965 in California, se n'è andato a 74 anni, poco dopo la mezzanotte di lunedì, alla Ro-Med Clinic di Rosenheim, in Germania, dov'era in cura per il cancro che l'aveva colpito alle vie biliari. Aveva 74 anni, era nato a Chicago da una famiglia di immigrati polacchi ma era cresciuto in California.
A lui si devono alcuni dei maggiori successi dei Doors, anche se poi attribuiti a tutta la band, da "The crystal ship" a "Light my fire", da "The end" a "Roadhouse blues". E il suo tocco inimitabile è il marchio fondamentale di uno dei loro brani più famosi, "Riders on the storm", per la cui composizione Manzarek spiegò di aver attinto alle sue ispirazioni più forti: il folk, intorno al quale aveva costruito il giro di basso, il blues e il jazz.
Non mancava nelle canzoni un deciso elemento cinematografico e proprio all'interno del Dipartimento di cinematografia dell'Università di California, la Ucla di Los Angeles, Manzarek aveva conosciuto Morrison, prima di incontrarlo di nuovo a Venice Beach quando, leggendo le parole di quella che sarebbe diventata " Moonlight drive", insieme gettarono le basi per la band in cui coinvolsero il chitarrista Robby Krieger e il batterista John Densmore. Da quel giorno la band ebbe un successo formidabile in tutto il mondo, arrivando a vendere oltre cento milioni di album.
«Sono grato per aver potuto suonare con lui le canzoni dei Doors negli ultimi dieci anni, Ray è stato una parte fondamentale della mia vita e credo che mi mancherà per sempre», ha detto Krieger apprendendo la notizia. Dopo la morte di Jim Morrison nel 1971, infatti, i Doors avevano tentato di proseguire con Manzarek alla voce in due altri album ma senza il carisma di Morrison il tentativo non aveva incontrato il favore dei fan.
Così, dopo aver intrapreso una carriera solista e firmato alcune colonne sonore, Manzarek nel 2002 aveva ripreso l'attività live insieme a Krieger, riportando con un certo successo sul palco le canzoni dei Doors. «Non c'era tastierista sul pianeta più appropriato per supportare le parole di Jim Morrison» ha detto il batterista dei Doors, John Densmore. «Ray, mi sentivo totalmente in sintonia con te. Era come se fossimo una sola mente, tenendo insieme le fondamenta su cui Jim e Robby volteggiavano. Mi mancherai, mio fratello musicale».
In un messaggio su Twitter il chitarrista dei Guns'n'Roses Slash, interpretando così il pensiero di moltissimi fan dei Doors in tutto il mondo, ha scritto: «I Doors erano il suono di Los Angeles. Riposa in pace Ray, le parole non hanno significato ora».
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