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FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
E sì che ogni volta che mi dichiaro non cristiano, o anticristiano, subito vengo coperto di insulti, tanto dai lettori di destra del Giornale quanto dai lettori di sinistra i quali mi insultano perché scrivo sul Giornale, tutti cristianissimi, per carità, e però anche tutti impegnati a capire come risolvere il problema dei barconi di immigrati che sbarcano a migliaia, e presto a milioni, un bel problema, almeno per chi come me è semplicemente moderno, razionale, scientifico.
Per i cristiani il problema non sussiste, vengano tutti, anzi vadano a prenderli perché gli ultimi saranno i primi e un cammello passa nella cruna di un ago e quindi aprano cuori, case e porte e diano da bere, da mangiare, e un posto in cui dormire fino all’ultimo metro quadro di casa gravata da IMU ma anche dallo Spirito Santo e promesse di resurrezione e viaggi nel Regno dei Cieli dove io vedo solo un ammasso di miliardi di stelle e galassie e vuoto e entropia in espansione infinita e senza scopo. Anche oggi sul cattolico Foglio leggo che “respingere i barconi è un’azione umanitaria”. Sarà una citazione del Vangelo?
Massimiliano Parente
Lettera 2
Caro Dago, ma il Milan quale campionato sta giocando, quello coreano o quello cinese?
Ferguson
Lettera 3
Caro Dago, sui fatti di Baltimora è strano che nessuno abbia ancora detto che un figlio abituato ad essere preso a schiaffi dalla madre, risolverà nello stesso modo i problemi che la vita via via gli presenterà, nel caso specifico prendendo a sassate i poliziotti.
S.Gori
Lettera 4
Caro Dago, dopo lo psicodramma della minoranza PD, Civati ha annunciato che dopo il voto all’Italicum deciderà se uscire dal partito...pare che anche la fidanzata gli abbia detto...ma-civati-affanculo...
Alessandro
Lettera 5
Noi avremo pure Salvini, ma nella Francia di Hollande basta un preside qualsiasi per scatenare un putiferio. #Jesuisjupette.
Tiziano Longhi
Lettera 6
Disoccupati (13%!!!!) In festa: da domani si mangia pane e Italicum!!!!
Lindo
Lettera 7
Caro DAGO, il Milan ha molti guasti e problemi, perciò va aiutato. Il calciatore rossonero Muntari, correttamente, sviaggia per Milano su una specie di calcio-attrezzi da soccorso ACI.
Saluti, Labond
Lettera 8
Caro Dago, la disoccupazione al 13% è il "regalo" di Renzi agli italiani per il Primo maggio.
Beppe
Lettera 9
Esprimo tutta la mia stima ed il mio ringraziamento a Colin Word e Pippo il patriota per la loro rassegna stampa che,da sola,valeva la lettura di Dagospia.Una lama nel cuore.
Orazio De Filippis Delfico.
Lettera 10
Caro Dago, a Baltimora una madre tosta ha fatto con il figlio quello che al G8 di Genova dei genitori lassisti non hanno saputo o voluto fare: ha salvato il figlio gonfiandolo di botte prima che lanciasse un estintore contro i poliziotti. Con una mamma così Carlo Giuliani sarebbe ancora vivo.
O.F.
mamma picchia il figlio baltimora
Lettera 11
Finalmente una previsione facilmente verificabile! Rino Formica vaticina: «Matteo Renzi è il motorino d'avviamento di una centrale atomica che lo brucerà a breve. Non ha un pensiero politico, è una carica di energia. Servirà ancora qualche mese, poi la Chiesa lo farà fuori» ("IlFattoQuotidiano", 30.IV.2015, pagina 11).
Staremo a vedere...
Giuseppe Tubi
Lettera 12
Caro Dago, sembra che gli unici interessati a quello che succede nel Parlamento ed in particolare allo stile comportamentale di Renzi, siano i giornalisti, i sondaggisti su commissione, i conduttori da talkshow ed i loro invitati, ai quali non sembra vero di poter dire la loro, molti con ammirazione malcelata, pochi con obbiettiva critica però tutti attratti dalla scaltrezza, la straordinaria velocità, la spregiudicatezza nel mettere all'angolo gli oppositori ed il cinismo spietato verso coloro che non sono più utili alle tattiche di questo novello miles gloriosus.
Renzi e le sue semplificazioni però, sfortunatamente oppure per fortuna, sul paese reale non hanno alcuna rilevanza, tanto è vero che tutti continuano a fare quello che hanno sempre fatto. I furbi a fare i furbi ed i fessi a fare i fessi.
Max
Lettera 13
Caro Dago, non sono d'accordo con la "versione" di Mughini nella risposta a Buttafuoco. Sotto, sotto Mughini vuole propinarci la mancanza di alternative a Renzi. Io, e penso la stragrande maggioranza degli italiani, non sognano l'alternativa nell'altro Matteo, ma una vita politica che consenta al popolo, di cui tutti ci riempiamo la bocca, di scegliere chi ci deve governare, magari facendo la riforma dei partiti, come previsto all'art. 49 della Costituzione, bandiera dell'area di centrodestra e poi dimenticata per i partiti personali.
Quanto a Renzi, il problema non è il suo rapporto con i sindacati, che oramai da tempo hanno cessato di fare il loro ruolo, ma quello di annunci e pochi o nulli fatti concreti. Sulle riforme c'è da dire che il jobs act non risolve i problemi del lavoro, quella delle cosiddette province, in attesa della cancellazione di questa parola dalla Costituzione, è una grande confusione. Perché abolire le province dovrebbe significare abolire tutti gli apparati collegati, ovvero prefetture, uffici provinciali, etc.
In ultimo il ruolo della stampa: come evidenzia Buttafuoco nella sua intervista, c'è troppa adulazione. Il ruolo dei giornali deve essere quello di non appiattirsi sui presunti vincitori pro tempore, anche se poi la considerazione longanesiana sul "tengo famiglia" vale anche per il mondo dell'informazione.In ogni caso "devono essere scomodi", come scrive oggi Ferruccio de Bortoli, uno che ha criticato Renzi, sul Corriere. Cordiali saluti. Giovanni Attinà
Lettera 14
Caro Dago, tra le tante notizie di queste ore probabilmente quella più sottaciuta è legata alle grandi manovre in casa Berlusconi. Il caro vecchio (ma giovane dentro) Silvio da Arcore sta dismettendo i suoi giocattoli di famiglia, o parte di essi. Non ho ancora capito se tutto sia legato ad una crisi di liquidità, le spese per le ex mogli cominciano a diventare pesanti anche per uno degli uomini più ricchi d'Italia, e poter contare su qualche euro in più sarebbe solo un beneficio, oppure se sia solo una mossa per rendersi più leggero dal punto di vista fiscale e politico.
SILVIO BERLUSCONI ALLUSCITA DALLA SACRA FAMIGLIA DI CESANO BOSCONE
Si sprecano gli incontri con cinesi e con i thailandesi per potere vendere (al prezzo migliore) l'ex squadrone di casa. Quel Milan che una volta era lo schiacciasassi d'europa e del mondo, ridotto oggi a ringraziare tutti i santi del paradiso calcistico che il campionato sia quasi finito.
Con questa media punti, fosse stato metà campionato, era in lotta per la salvezza. E il ramo televisivo di casa Berlusconi sta trattando inoltre con lo squalo Murdoch la cessione di una parte societaria. Che fermento, che vitalità e che futuro, potenzialmente roseo, si prospetta ad Arcore. Politicamente meglio far finta di nulla. L'ex partito delle libertà è ridotto ad una serie continua di guerre e lotte intestine che presuppongono il suo radicale ridimensionamento. In piccolo ricorda tanto la morte della democrazia cristiana. Aspettiamo solo le battaglie legali per le sedi ed il simbolo. Benevenuti in Italia. Saluti
VIGNETTA GIANNELLI SILVIO BERLUSCONI E MARINA SACRA FAMIGLIA
Pegaso Nero
Lettera 15
Caro Dago,
un essere pericoloso si traveste da agnello, penetra nel tessuto di una repubblica come un virus e ne diventa il governante, trama nell'ombra, inventa pericoli, racconta balle, plagia l'informazione, fa fuori tutte le minoranze e diventa un tiranno assoluto creando un impero.
E la storia di "Guerre Stellari", ma come la trovo attuale oggi...
Recondite Armonie'
Lettera 16
Caro Dago, mica l'ho capita l'excusatio non petita di Mughini. Buttafuoco mica ha scritto di non votare Renzi, ha solo stigmatizzato l'uso sconsiderato di saliva da parte dei giornalisti nei confronti di Renzi. Dai Mughini, hip hip, urrà! da parte di giornalisti macchietta solo perchè festeggiano il compleanno lo stesso giorno e lo stesso mese del Matteo non si può sentire. Ed io che avevo pudore nel dire di essere nato lo stesso giorno e lo stesso mese di Ludwig van Beethoven.
Volvin
Lettera 17
caro dago,
ho sempre avuto un giudizio dubitativo (oggi mi voglio rovinare in diplomazia) su beppe severgnini. Ma l'editoriale con cui saluta de bortoli mi indurrebbe proprio a spazzare via ogni remora. ma parla più di se stesso che del direttore. con malcelato orgoglio.
è un'apologia di chi resta, lui così ma io pomì, bla bla bla.
a bello capello, aripijate!
sergio c.
Lettera 18
Ma è arrivata poi una smentita da parte di Enrico Letta sulle sue dimissioni da deputato non subito ma il 1 Settembre quando maturerebbe gli anni (2,5) per incrementare il vitalizio? Così tanto per sapere se ha sempre ragione il senatore Razzi.
Sanranieri
Lettera 19
Caro Dago, il dagolettore Sanranieri se la prende con Buttafuoco-Al Siqilli per lo "sgangherato paragone" tra Fede, che era pagato dal Cavaliere, e Severgnini, che ovviamente non lo è da Renzi. Lasciando da parte le singole persone, la vera differenza tra ieri e oggi è che i giornalisti servili verso il Berlusca erano pochi, scalcinati e pagati da lui, mentre quelli servili verso Renzi sono tanti, stipendiati dai giornaloni dei poteri forti e qualcuno di loro è perfino bravo. Come si fa a ritenere la situazione attuale migliore di quella passata proprio non lo so.
Con stima. Federico Barbarossa
Lettera 20
Il Papa dichiara "indecente che una donna abbia uno stipendio inferiore agli uomini".
Adesso capisco il motivo del grande affetto che gli hanno dimostrato le suore.
(Mai che questi preti si guardino la trave nel loro occhio anziché la pagliuzza negli occhi altrui)
Ottavio Beccegato
Lettera 21
Se una moglie non sa fare il caffè,oppure fa scuocere la pasta, un marito può anche litigare,ma non penserà mai di abbandonarla. Però se la trova a letto con l'idraulico e non fugge via è solo un cornuto contento. I dissidenti del P.D. di fronte alle iniziative dello sbruffone toscano si stano comportando da perfetti felicissimi cornuti.
Santilli Edoardo
Lettera 22
Caro Dago, nel duomo di Alessandria don Toriggia celebra una messa in ricordo di Mussolini e i fedeli scappano… Certo, se “il fumo di Satana e entrato in Vaticano” (cfr. Paolo VI), figurarsi se qualche zaffata di afrore cattocomunista non può lambire ancora oggi molte parrocchie e relativi presbiteri. “Non avremo pace finché non avremo impiccato l’ultimo fascista con le budella dell’ultimo prete”, recitava allora uno dei tanti refrain partigiani. Della serie, o quei parrocchiani defezionari hanno equivocato su chi sono davvero i loro storici carnefici o la Sindrome di Stoccolma da disturbo ereutofiliaco miete ancora vittime.
Giorgio Colomba
Lettera 23
Egregio direttore
il signor Leonardo si lamenta dei rischi della società multietnica (dietro la quale ci sarebbero le lobby religiose, finanziarie, la Spectra, e chi piu' ne ha piu' ne metta).
I fatti di Baltimora starebbero li' a mostrarci quello che capiterà da noi tra breve.
Ora a parte che una società è multietnica per definizione, (se il Sig Leonardo si facesse fare un test del DNA sarebbe sorpreso di trovare tra suoi geni elementi di provenienza di etnie di mezzo mondo).
Ma mettiamo pure che una società uni-etnica possa esistere, siamo sicuri che questa sia meno violenta della multi-etnica? In fin dei conti la seconda guerra mondiale (per non andare troppo in là nel tempo) è stata scatenata da una nazione che si voleva (o che aspirava a diventare) mono-etnica.
Risultato qualche milioni di morti (71 milioni) che sono un po' di piu' di quelli di Baltimora. E anche da noi, in Italia, uno dei periodi piu' bui e piu' violenti si è avuto negli settanta primi ottanta (quando c'era molto meno multi-etnicità) con terrorismo, stragi, bombe a destra e manca. Fenomeni poi come mafia, camorra, 'ndrangheta ci sono da prima dell'"invasione" straniera.
Signor Leonardo il problema non è la multi-etnicita. Sono i politici che devono gestirla.
Paolo Ferraresi
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