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Da I Lunatici Rai Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
Francesco Pannofino è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dalla mezzanotte alle sei dal lunedì al venerdì notte, tra la mezzanotte e trenta e le due circa in onda anche su Rai 2.
L'attore e doppiatore ha parlato delle riaperture dei cinema: "La situazione del cinema? L'apertura parziale di questo periodo coincide con un momento della stagione che è sempre stato difficoltoso, sia per il cinema che per il teatro. Comunque c'è qualche segnale di ripresa, qualcosa si muove, la macchina torna in moto e tante persone tornano al lavoro. E' importante".
Sulla sua carriera: "Non ho rivisto tutti i film che ho fatto. Alcune volte per caso, in alcuni casi era proprio meglio non vederli. Capita a tutti di non fare sempre i capolavori, ci sono ciambelle che non escono col buco, che sarebbe meglio non vedere. E invece ogni tanto ricicciano. Titoli? Non me lo ricordo, ho rimosso. Se ritorno indietro nel tempo, penso che mi sono messo in una situazione che non sapevo dove mi avrebbe portato. Anche perché io non vengo da una famiglia di doppiatori o di attori. Per fortuna il lavoro è andato, mi hanno sempre messo alla prova, mi hanno sempre chiamato. Io ho sempre dato il meglio di me stesso".
Sulla quarta stagione di Boris: "E' in fase di scrittura avanzata, dovremmo iniziare a girare da qui a poco. E' stata lanciata ufficialmente la quarta serie, io sono pronto a tornare su quel set, c'erano personaggi talmente azzeccati che tante carriere di chi ha preso parte a Boris sono andate avanti anche grazie a Boris. Ormai Boris è entrato nell'immaginario collettivo. Nella carriera di un attore bisogna avere anche la fortuna di capitare in mezzo a serie di questo tipo. Per strada mi dicono 'dai dai dai'. Ci sono mariti che mi passano le mogli per fare la pace".
Sulla sua voce: "Continua ad essere abbastanza ascoltata. Molte volte mi chiedono una foto e la faccio. Poi dopo la foto mi chiedono un messaggio audio per il cugino. Poi un video in cui fai gli auguri alla sorella. Ma questo è un aspetto divertente della questione, in realtà fa piacere essere riconosciuti ed avere l'affetto del pubblico. Ci sono mariti che mi chiedono di mandare i vocali alla moglie per far pace. E ci sono donne che si sono innamorate della mia voce. Se qualche volta mi hanno chiesto di fare telefonate erotiche? Sì, ma mi viene da ridere, io ci lavoro con la voce, sono cose che non faccio. Non è proprio nel mio stile. Non ci penso proprio, distinguo la vita dal lavoro. Che faccio, mi metto a fare il figo con la voce? Mi vergogno. Incubi? Qualche volta, quando ero più giovane, sognavo che stavo lì davanti a una porta vuota, con un pallone che arrivava comodo, io non riuscivo a calciare e non riuscivo a far gol. Ora è un po' che non lo faccio più".
Su come riuscì a doppiare Forrest Gump: "Fu una faticaccia. Non avevo l'esperienza di adesso, anche se ero nel pieno del vigore fisico. Doppiavo un attore che non avevo mai doppiato. Arrivò questa interpretazione strana, in cui mi dissero che Hanks quella parlata lì la faceva con un forte accento dell'Alabama. Non potevi farlo con un accento italiano, ci voleva un modo di parlare un po' strano, che coniugasse un po' di timidezza e difficoltà di articolazione. E' stata una delle prove più difficili della mia carriera al doppiaggio. I critici quando uscì il film mi riservarono delle critiche feroci. Perché quando fai una cosa diversa destabilizzi i conservatori. All'epoca ci sono rimasto male, ma la gente al cinema piangeva e rideva. Conta il giudizio del pubblico, che mi ha premiato".
francesco pannofino doppiatore
Sugli haters: "Non ne ho, c'è qualche puzzone, mettiamola così. Io non approfondisco, non rispondo a nessuno, non mi faccio invischiare in polemiche sui social".
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