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"QUANDO SI PARLA DI ABORTO LA PAROLA SPETTA PRIMA DI TUTTO A NOI DONNE" - ELENA SANTARELLI A "LE IENE" RISPONDE AD ALFONSO SIGNORINI: "COMUNQUE LA SI PENSI, IO CREDO CHE SIA ESSENZIALE GARANTIRE LA LIBERTÀ DI SCELTA. È STATO IL PUNTO DI ARRIVO DI TANTE BATTAGLIE" - POI SI COMMUOVE PARLANDO DEL FIGLIO GUARITO DOPO IL TUMORE AL CERVELLO: "NON ABBIATE PAURA DI TORNARE A VIVERE" - VIDEO
nicola savino ed elena santarelli
Le parole di Alfonso Signorini sull'aborto durante la puntata di lunedì del «Grande Fratello Vip» hanno scatenato moltissime polemiche. Usando un inappropriato plurale maiestatis, il conduttore ha dichiarato: «Noi siamo contrari all'aborto in ogni sua forma».
L'affermazione che ha infiammato i social, divisi tra sostenitori e detrattori, nella serata di martedì è approdata alle «Iene». Nicola Savino e Elena Santarelli sono infatti tornati sull'argomento, rispondendo al conduttore del reality.
«È una frase detta sicuramente in velocità. Comunque la pensiate, vogliamo ricordare a tutti che l'aborto è una conquista di civiltà. È un diritto che in Italia è stato sancito da 40 anni con un referendum, sul quale gli italiani si sono espressi con una grandissima partecipazione» ha detto Savino.
«Comunque la si pensi — è intervenuta Santarelli —, io credo che sia essenziale garantire la libertà di scelta. È stato il punto di arrivo di tante battaglie e credo che quando di parla di questi temi la parola spetti prima di tutto a noi donne».
Sempre nel corso della trasmissione di Italia Uno, Santarelli ha commosso con un monologo sulla malattia che nel 2017 ha colpito il figlio Giacomo. Un tumore al cervello concluso con la guarigione del piccolo, ma che ha lasciato profonde ferite sulla madre.
Il suo monologo è cominciato così: «Mi sono vergognata di tornare a lavorare, di uscire con mio marito, persino di andare dal parrucchiere. Mi sentivo male per essermi presa un pezzo di vita per me. Gli sguardi, le parole della gente ti proibiscono di essere altro dalla malattia».
«C’è un’altra cosa che ti impedisce di tornare a vivere — ha continuato la showgirl —: il senso di colpa per la fortuna che hai avuto. Perché tante amiche che ho conosciuto in ospedale, mamme come me, oggi non hanno più i loro figli. E quella fortuna sentivo di non meritarla più di loro. Così ho cercato di nascondere la mia felicità, ma loro mi hanno detto: "Non ti vergognare". Ed è solo grazie a loro che ho potuto tornare a vivere tutte le mie emozioni, e mi sono liberata».
Santarelli ha quindi concluso: «Mi sono sentita una madre sbagliata, ma non voglio farlo più. E non fatelo neanche voi, non abbiate paura di tornare a vivere».
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