DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
1 - SANREMO: RAI ANTICIPA SOLDI FESTIVAL PER SALVARE COMUNE
(ANSA) - La Rai ha accettato di anticipare al Comune di Sanremo i circa 5 milioni in Convenzione, destinati all'organizzazione del Festival 2015, in modo che l'amministrazione possa far quadrare i conti e rispettare il Patto di Stabilita'.
Nei giorni scorsi il sindaco Alberto Biancheri aveva annunciato la necessita' di reperire 13 milioni entro il 18 dicembre 2014. Inoltre aveva dichiarato che 3,6 milioni sarebbero stati reperiti dalla vendita delle azioni dell'Autofiori; altri 4 sono di risparmi sulla spesa pubblica e la rimanente parte arrivera' dalla Rai, che si e' impegnata a saldare il conto entro il 31 dicembre 2014, anziche' il prossimo anno, come di regola.
2 - RAI: BONACCORSI, RICORRE SU TAGLI MA ANTICIPA SOLDI SANREMO
(ANSA) - "Lascia molto perplessi l'atteggiamento della Rai, che decide di fare ricorso contro il governo per il taglio deciso per finanziare gli 80 euro, ma si affretta ad anticipare 5 milioni di euro al Comune di Sanremo, facendo passare il servizio pubblico per una sorta di banca per enti locali". E' quanto afferma in una nota la deputata del Pd e componente della Vigilanza Rai Lorenza Bonaccorsi.
"E' opportuno che la Rai chiarisca - spiega Bonaccorsi – i costi dell'operazione e l'eventuale legittimita' di un modo di agire che sembra in contraddizione con la decisione del cda di ricorrere contro il governo. Tra l'altro negli anni passati il Festival di Sanremo non ha brillato per ricavi, visto che si e' parlato di edizioni addirittura in perdita nel computo tra ricavi pubblicitari e spese, per cui appare singolare che il servizio pubblico si precipiti a pagare in anticipo la convenzione con il Comune".
3 - CARO PUBBLICITÀ, A SANREMO LA RAI SPUNTERÀ 50 MILIONI DI EURO
Giulio Gavino per “La Stampa”
Un secondo di pubblicità al Festival di Sanremo 2015 costa fino a 14 mila euro, circa il doppio rispetto all’anno scorso. Per le canzonette all’Ariston la crisi del mercato pubblicitario non sembra quindi essere un problema, visti i successi degli ascolti (e un target del 71 per cento della popolazione che in qualche modo, dalla tv ai social, è interessato alla kermesse).
Al punto che la Rai prima ancora che si alzi il sipario e si guardi all’audience si è praticamente ripagata interamente l’investimento sanremese.
In cassa arriveranno 50 milioni di euro. La fetta più consistente è quella degli sponsor principali (4 milioni), apertura e chiusura di trasmissione. Tra telepromozioni, Internet, spot e il resto, Viale Mazzini ha stimato di portarsi a casa quasi 20 milioni di euro, addirittura quattro milioni in più rispetto al 2014.
Che il prodotto Sanremo tiri lo dimostra poi il listino tabellare, un «vangelo» a Rai Pubblicità. Uno spot di 15 secondi nella settimana del Festival di Sanremo in prima serata costerà 144 mila euro; poco meno dei 148 mila e 500 di un anno fa che però coprivano 30 secondi, il doppio del tempo. La fascia più cara è quella tra le 21,45 e le 22,45 con 227 mila euro a spot da 15 secondi.
Monopolizzare o quasi con il proprio marchio il sito del Festival dal 20 al 21 febbraio costerà 3 milioni 724 mila euro. Il pacchetto online invece, con tanto di spot che arriva sul cellulare via Twitter o su Facebook ha entrate stimate intorno al milione e 700 mila euro. In vendita anche gli spot per Speciale Radio 2 Carlo Conti Sanremo con spot da 30” a 2800 euro. E ancora Rai Americhe, Rai Australia Asia.
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