arbore nick la rocca

“DA PALERMO A NEW ORLEANS E FU SUBITO JAZZ": A ROMA RENZO ARBORE RENDE OMAGGIO A NICK LA ROCCA, IL MUSICISTA PARTITO DALLA SICILIA CHE CENTO ANNI FA INCISE IL PRIMO DISCO DELLA STORIA DEL JAZZ - IL CAPOLAVORO "TIGER RAG": VIDEO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

Felice Liperi per la Repubblica - Roma

 

renzo arborerenzo arbore

«Un’epopea entusiasmante, quella dell' era Dixieland, che festeggiamo nel nome di Nick La Rocca, un emigrante partito dalla Sicilia e diventato in America un pioniere del jazz».

 

Renzo Arbore lancia così la giornata "Tiger Rag - Dedicato a Nick La Rocca: un secolo di dischi jazz", a cura di Lino Patruno oggi alla Casa del Jazz .

 

«E' importante ricordare - prosegue Arbore - che La Rocca con "Livery Stable Blues", che conteneva il suo hit "Tiger Rag", incise il primo disco della storia del Jazz nel 1917 esattamente cento anni fa».

 

Quindi un italiano ebbe un ruolo decisivo nella nascita del jazz?

«L' invenzione del jazz avvenne a New Orleans quando le bande musicali di italiani e francesi incontrarono a Congo Square gli afroamericani e il ritmo della musica si trasformò in quello che sarebbe diventato il jazz e lo swing passando per dixie e ragtime».

 

 

Spesso lei ha dichiarato che il nostro jazz è secondo solo a quello statunitense, un fatto che non meraviglia se siamo partiti nel 1917?

Nick La Rocca Nick La Rocca

«Credo che il linguaggio jazz stia nel nostro Dna, lo dimostra il boom attuale: una stella internazionale come Francesco Cafiso, anche lui siciliano come La Rocca, non a caso ha cominciato a suonare da bambino.

 

L' epopea delle jazz band viene da lontano, già negli '50 la Roman New Orleans Jazz Band aveva un grande seguito tanto da influenzare la crescita di giovani clarinettisti come Lucio Dalla».

 

Lei è in buona compagnia nel valorizzare il primo ventennio del secolo come fondamentale per la musica moderna: anche Paolo Conte ha dichiarato che quel periodo è centrale per l' arte moderna.

«Certamente e questo spiega il revival a cui stiamo assistendo, sia dello stile musicale che del repertorio di canzoni diventate poi standard. Io da tempo ne sono contagiato tanto da essere tornato a fare il dj con il jazz delle origini dei Barnet, Jordan, Bud Freeman».

renzo arbore (3)renzo arbore (3)

 

 

Le loro sonorità dixieland, swing, jazz invaderanno oggi il parco della Casa del Jazz dalle 12 alle 24 con un' intera giornata di concerti e con la proiezione nella sala concerti del documentario "Da Palermo a New Orleans. E fu subito Jazz", dedicato da Renzo Arbore e Riccardo Di Blasi proprio alla storia di Nick La Rocca.

 

«Moltissimi i musicisti coinvolti, dal quartetto di Biseo e Sanjust alla Swing Valley Band di Giorgio Cuscito, da Luca Velotti agli straordinari Chicago Stompers, per la prima volta a Roma».

NICK LA ROCCANICK LA ROCCA

 

Ma lei suonerà?

«Certamente, mi infilerò in qualche jam session a sorpresa con il clarinetto per cantare qualche pezzo del repertorio di Tin Pan Alley