alessandro mager carlo conti sanremo

SANREMO METTE ALLA PROVA LA RAI: AL VIA LA GARA PUBBLICA PER L’ORGANIZZAZIONE DEL FESTIVAL DAL 2026 AL 2028 (CON POSSIBILITÀ DI PROROGA) – I PALETTI FISSATI DAL COMUNE: IL CORRISPETTIVO ECONOMICO NON INFERIORE A 6 MILIONI E MEZZO DI EURO E LA "CLAUSOLA ANTIFLOP" (POICHE’ LE ULTIME 5 EDIZIONI SONO STATE TRA LE PIÙ SEGUITE DI SEMPRE, L’IMPEGNO SI FA GRAVOSO) - CANDELA: "E' UN ASSIST PER LA RAI, PUO' FARCELA SOLO MEDIASER MA VISTO CHE C'E' IL PATTO DI NON BELLIGERANZA..."

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Marco Preve per “la Repubblica” - Estratti

 

GIAMPAOLO ROSSI

Nella ricerca — obbligata da una sentenza del Tar — da parte del Comune di Sanremo di un partner cui affidare le edizioni 2026/28 del Festival attraverso un bando di gara, l’amministrazione ha introdotto il fattore “ansia da prestazione”, come già qualcuno lo chiama nella Città dei Fiori.

 

Nelle otto pagine firmate dalla dirigente dell’ufficio turismo Rita Cuffini vengono fissati i paletti propedeutici per essere ammessi alla selezione. Non sono parametri di poco conto, visto che il partner dovrà essere “un’emittente televisiva che fornisce una programmazione generalista a diffusione nazionale in chiaro… in grado di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguire un evento su un palinsesto gratuito…” e poi tutta una serie di altri obblighi compreso “il corrispettivo economico da riconoscere al Comune non inferiore a 6 milioni e mezzo di euro…”.

 

Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager con il vincitore del Festival olly

A tutte queste prescrizioni, però, l’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Mager, che di professione fa l’avvocato, ha aggiunto una inattesa clausola anti flop. Infatti, è stata prevista “tra gli elementi essenziali di disciplina del rapporto di partenariato, una clausola che riservi al Comune, senza costi, risarcimenti o indennità a carico dello stesso, la facoltà di far cessare il rapporto con il partner nel caso in cui una o più edizioni ottengano risultati d’ascolto inferiori di 15 punti rispetto alla percentuale media degli ascolti delle precedenti cinque edizioni del Festival”. E poiché le ultime cinque edizioni — Amadeus e Carlo Conti conduttori — sono state tra le più seguite di sempre, l’impegno si fa gravoso, specie se il prescelto dovesse essere non la Rai ma un nuovo operatore. Insomma una spada di Damocle che potrebbe anche essere decisiva nella scelta di partecipare o meno alla selezione.

alessandro mager sindaco di sanremo 1

 

Certo, il Comune, fissando a 15 punti la soglia di tolleranza, si dimostra consapevole che con un nuovo partner è ipotizzabile un calo rispetto agli ascolti astronomici degli ultimi anni ma la clausola costringe, in ogni caso, il futuro organizzatore a garantire il massimo, in termini di nomi — conduttore, cantanti, ospiti — e spettacolarità, per non correre il rischio di scendere sotto i fatidici “meno 15”. In ogni caso è bene ricordare che tutti questi scenari sono comunque soggetti a un nuovo passaggio giudiziario. A dicembre del 2024 il Tar Liguria, su ricorso di una società discografica, disse che la Rai non poteva avere il monopolio del Festival e ordinò al Comune di bandire una gara. Ma il 22 maggio, al Consiglio di Stato, si discuterà l’appello sulla base dei ricorsi depositati dalla Rai e dallo stesso Comune di Sanremo.

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