“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Andrea Montanari per “Milano Finanza”
Il Fisco e la Guardia di Finanza peseranno sui conti del 2014 di Lux Vide. In particolare sono gli accertamenti effettuati nei mesi scorsi da parte dell'Agenzia delle Entrate, che ha verificato il mancato versamento della ritenuta del 30% per l'anno 2009 e parte del 2010, a incidere sul bilancio. E pure l'intervento delle Fiamme Gialle potrebbe avere un impatto. A darne evidenza è un documento recente della stessa casa di produzione fondata da Ettore Bernabei (presidente onorario) e controllato dall'omonima famiglia.
In uno degli ultimi consigli d'amministrazione è stato messo a verbale che a fronte di ricavi che si attesteranno a 37,9 milioni (a fronte dei 39,86 milioni dell'anno precedente), il risultato netto sarà di circa 100 mila euro a fronte di un utile di 626 mila del 2013. Il calo dei profitti risentirà per l'appunto dell'ispezione del Fisco: «Gli oneri straordinari percepiscono l'accertamento dei tributi relativi alle verifiche sia dell'Agenzia delle Entrate sia della Gdf», si legge in uno dei passaggi del verbale del cda presieduto da Matilde Bernabei.
Gli accertamenti del Fisco hanno evidenziato un mancato versamento di mezzo milione. Mentre sono ancora da definire quelli evidenziati, sempre sui conti del 2009, da parte delle Fiamme Gialle e relativi ai canoni di leasing e all'utilizzo delle perdite fiscali su un'operazione di fusione infragruppo.
E proprio in merito alla prima tematica «la società ha in corso un'ipotesi di ristrutturazione con Intesa Sanpaolo del contratto stipulato nel 2006 contestualmente alla sottoscrizione del leasing immobiliare» per la sede della società. Sulla trattativa con la banca permane comunque incertezza: «l'ad Luca Bernabei conferma l'impegno e le difficoltà delle trattative con Intesa per la riduzione degli oneri finanziari (1,3 milioni, ndr)», si legge nei documenti della Lux Vide, che ha visto poi entrare nel capitale la Fondazione Scienza e Fede istituita nel 2012 dal papa emerito Benedetto XVI.
Proprio il legame tra la società dei Bernabei e il Vaticano era finito la scorsa primavera al centro delle cronache in seguito al buco da 15 milioni emerso nel bilancio dello Ior, a causa della sottoscrizione di un prestito convertibile emesso da Lux Vide e che ha portato a questo rimpasto azionario.
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