DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Susan Sarandon è una freak di natura, nel miglior senso possibile. A 67 anni ha battuto come poche attrici il tempo tiranno, restando bella, oltre che brava. Frequenta i trentenni e ancora è molto richiesta ad Hollywood. Le interviste con lei sono sempre molto divertenti, non tira mai fuori le stesse trite risposte. Nel nuovo film ”The Last of Robin Hood” interpreta il ruolo di Florence Aadland.
So che sei andata al festival “Burning Man” l’anno scorso.
«E’ stato favoloso. Sono andata in giro in Segway e in bicicletta, qualcuno mi riconosceva ma non succedeva come accade quando cammino per New York. L’arte lì era incredibile. Mi sono divertita da morire»
Hai preso droghe?
«E’ un posto psichedelico e, be’, non sono nuova ai funghetti. Timothy Leary era mio amico ma io non amo molto la roba chimica, quella che ti manda su di giri e ti fa andare veloce. Ho preso funghi, l’allucinogeno Ayahuasca, marijuana. Ma mi piace farlo sul Grand Canyon o in mezzo ai boschi, non in città. Il mio motto è: non stonarti se poi devi fingere di non essere stonata»
Steve Jobs raccontò che l’LSD fu una importante esperienza nella sua vita
«Non risolve i tuoi problemi, ma sì, è un’esperienza profonda. Ti fa vedere il tuo posto nell’universo»
Recentemente a New York è stata depenalizzata la marijuana
«Prima o poi sarà legale ovunque e vedremo cosa accadrà. Se più persone fumassero erba invece di bere alcol, ci sarebbero meno uomini che picchiano le donne, che guidano come pazzi, che diventano cattivi. L’erba non ti fa fare questo, al limite ti fa salire la fame. Magari va controllata, ma la marijuana non uccide. Credo si addica a un mondo più gentile».
In “The Last of Robin Hood” sei la madre di una quindicenne innamorata di un uomo di 48 anni
«Be’, Charlie Chaplin sposò una 15enne. Nel film mia figlia è molto matura, tipico di chi ha genitori ubriaconi. Questi ragazzini crescono prima, si prendono cura di sé da soli, navigano nelle acque della vita in maniera diversa dagli altri, cioè da quelli con genitori che funzionano. Mia nonna era una immigrata italiana, rimasta orfana a 10 anni. A 12 mentì e disse di averne 15, per sposare un 21enne. Certe cose accadono, anche fuori dai film».
Il film esce nello stesso periodo di “Magic in the Moonlight” di Woody Allen
«Ho dei problemi con Woody, ma questa è un’altra storia. Credo abbia distrutto la sua famiglia e ancora non ci ha fatto i conti. Ha sempre frequentato ragazze molto più giovani. Soon-Yi era molto vulnerabile, situazione difficile per Mia Farrow».
Hai mai avuto una relazione con una celebrità?
«Incontrai Louis Malle sul set, avevamo 15 anni di differenza, e fu una cosa importante. Mi sono sposata molto presto e tendo ad essere monogama, quindi non ho avuto molto modo di scopare in giro. Sì, ho avuto una tresca con una rockstar».
Quale rockstar?
«Bowie, ai tempi di “Miriam si sveglia a mezzanotte”. E’ uno che si merita di essere idolatrato. E’ straordinario, un vero talento».
Il tuo selfie di reunion con Geena Davis è andato virale su internet.
«Sì è stato twittato dal mio cane, Ms. Penny Puppy. Il film “Thelma & Louise” non era stato scritto per diventare iconico, ma lo è diventato, grazie a Ridley Scott. C’era Brad Pitt, allora poco conosciuto. Lo adoro. Era divertente e molto professionale. Pensai: “Questo ragazzo ha qualcosa di speciale”. Un bravo attore dentro un corpo favoloso».
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