DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
1 - CRISTIANO DE ANDRÉ: «NESSUNA STELLA CADENTE MI HA ASCOLTATO»
Enrica Brocardo per http://www.vanityfair.it
Seduto al pianoforte, a fianco una lampada che emana «una luce da interrogatorio», Cristiano De André parla del suo tour in partenza il 6 marzo, una nuova versione del primo De André canta De André, del 2009, in cui presentò le canzoni del padre, Fabrizio, «rivestite» musicalmente da lui. Ma anche di un disco a metà strada che, se tutto va bene, uscirà il prossimo anno, di un film in cui gli hanno proposto di recitare e della sua autobiografia, La versione di C., uscita quasi un anno fa e che, forse, è davvero servita a fare i conti col passato lontano e con quello più prossimo.
COVER LIBRO CRISTIANO DE ANDRE
Una lunga serie di accuse e contraccuse che hanno riguardato il suo rapporto con ex mogli ed ex compagne. Recriminazioni da parte dei tre figli maggiori, Fabrizia, 30 anni, la più grande, e i gemelli Francesca e Filippo, di 27 (mentre con la più piccola, Alice, 18 anni quest’anno, le cose sono sempre filate d’amore e d’accordo). Più qualche turbolento faccia a faccia con le forze dell’ordine.
La sua ultima intervista con Vanity Fair risale proprio alla partenza del primo tour De André canta De André. Che cosa è cambiato da allora?
«Intanto le canzoni di mio padre in questo nuovo tour sono cambiate, ne ho arrangiate altre dodici che saranno inserite nel nuovo album dal vivo che uscirà il prossimo Natale. Sono parecchi i ragazzi che si sono avvicinati alle poesie di mio padre recentemente, merito forse anche di questi nuovi arrangiamenti. Il senso del tour è proprio questo: far conoscere la sua opera ai più giovani. Ma il mio sogno sarebbe superare l’Atlantico. Mio padre aveva tradotto alcune canzoni di Bob Dylan, lui ne era rimasto entusiasta e, da allora, erano sempre stati in buoni rapporti. Sarebbe bello cantare con lui».
CRISTIANO E FABRIZIO DE ANDRE 7
Ha provato a cercarlo? Non è uno facile da trovare.
«Non lo era neppure mio padre. Forse si erano “trovati” anche per quello».
Quali sono i brani che non toglierebbe mai dalla scaletta?
«Il pescatore, La canzone di Marinella, La canzone dell’amore perduto, Fiume Sand Creek».
Per ovvie ragioni si finisce sempre a parlare di suo padre. Mentre, di sua madre, Enrica Rignon, si sa poco.
«Ha avuto un ruolo fondamentale nei primi anni di carriera di mio padre. Gli anni dal 1962 al 1970, quelli della Canzone di Marinella, La guerra di Piero. Viaggiavano, trascorrevano le notti a parlare. Era il suo braccio destro anche creativo».
CRISTIANO E FABRIZIO DE ANDRE 6
Che madre è stata? Alla fine, ha passato più tempo con lei che con suo padre, considerato che si lasciarono che lei era ancora un bambino.
«Una presenza costante e anche inquietante, per via del suo bisogno di prendere amore più che di darlo. Mia madre era una vittimista cronica. All’inizio per problemi al cuore: soffriva di pericardite. Poi, perché non riusciva ad accettare la fine del matrimonio. Era un senso di colpa vagante, una nuvola di disperazione. Tentò il suicidio due volte. Avevo 11, 12 anni quando successe».
E prima che lui se ne andasse, lo racconta nel libro, gli tirò in testa un portacenere.
FABRIZIO E CRISTIANO DE ANDRE - ENRICA RIGNON
«Il loro era un rapporto molto passionale, “sudista”. Questo episodio e i suoi tentati suicidi sono cicatrici che mi porto dentro».
(...)
Anche fra lei e suo padre di scontri ce ne sono stati tanti.
«Gli ho rotto parecchio le palle. E lui me l’ha fatta pagare».
2 - CRISTIANO DE ANDRÉ E IL RAPPORTO CON I GENITORI: "MIA MADRE HA TENTATO IL SUICIDIO, MIO PADRE NON MI HA RIFIUTATO PRIMA DI MORIRE"
Da http://www.huffingtonpost.it/
Un padre geniale e ingombrante, una madre che ha tentato il suicidio, un'identità personale e artistica da trovare: è questa la storia di Cristiano De André, che ha a poco festeggiato i suoi 54 anni e che sta per partire da Legnano con la nuova versione dello spettacolo De André canta De André, dove reinterpreta i grandi classici di Fabrizio. Ma prima di buttarsi in questa nuova avventura ha voluto confidarsi a Vanity Fair.
In particolare è sul contrasto col padre Fabrizio che si è giocata molto la battaglia per l'identità personale di Crisitano.
"Gli facevo scherzi che lo facevano incazzare. E non sopportava che a Risiko! vincessi sempre. Si imbestialiva, spaccava le bottiglie di birra, urlava: 'Ti ammazzo'. È arrivato persino a rubare i carrarmatini. Mio padre non accettava di perdere, in generale".
FABRIZIO E CRISTIANO DE ANDRE - ENRICA RIGNON
De André senior, del resto, non voleva che il figlio lo seguisse sul palco e lo vedeva già nei panni di un medico.
"Avrebbe voluto che studiassi veterinaria. Aveva aperto un'azienda agricola in Sardegna e gli serviva qualcuno che facesse partorire le vacche".
Nel 1998 Fabrizio si ammala e muore a 4 mesi dalla diagnosi. Nell'ultimo periodo, però, decise di non vedere il figlio.
"Da genitore non voleva mostrarsi debole. Nelle canzoni scriveva della sua fragilità ma, nella vita, non accettava di farla vedere. [...] Faceva parte di quella generazione che non riusciva a dire ti voglio bene. In faccia non me l'ha mai detto. Solo dopo ho scoperto che l'affetto che provava per me lo raccontava ai suoi amici".
FABRIZIO E CRISTIANO DE ANDRE 2
Al ricordo della madre si lega quello di un'infanzia turbolenta.
"Una presenza costante e anche inquietante, per via del suo bisogno di prendere amore più che di darlo. Mi madre era una vittimista cronica. All'inizio per problemi al cuore: soffriva di pericardite. Poi, perché non riusciva ad accettare la fine del matrimonio. Era un senso di colpa vagante, una nuvola di disperazione. Tentò il suicidio due volte. Avevo 11, 12 anni quando successe".
Altro trauma del giovane Cristiano è stato il rapporto d'amore tra la madre e il suo migliore amico.
francesca e cristiano de andre
"Era più grande di me di una decina di anni. A un certo punto cominciai a trovarmelo sempre per casa. Finché, un giorno, mia madre disse: 'Marco e io stiamo insieme'. Sono esploso. [...] Proprio con il mio migliore amico doveva mettersi? Comunque, col tempo, ho perdonato".
Perché ora Cristiano ha imparato il mestiere della vita ed è riuscito a volersi bene.
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