james franco seth rogen

SONY O SON DESTO? - DIETRO IL CYBER-ATTACCO ALLA SONY POTREBBE ESSERCI LA “UNIT 121” DELLA COREA DEL NORD, CIRCA 3000 DELLE MIGLIORI MENTI MATEMATICHE CHE SERVONO ANCHE CINA E RUSSIA - TUTTO PER VENDICARSI DEL FILM SU KIM JONG UN CON JAMES FRANCO E SETH ROGEN?

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sony deve cambiare tutte le passwordsony deve cambiare tutte le password

Qualche giorno fa un attacco hacker del gruppo “Guardians of Peace” ha messo in ginocchio la “Sony Picture Entertainment”. Si sospetta fortemente la a Corea del Nord, che secondo gli investigatori si sarebbe vendicata di “The Interview”, la commedia su un complotto per uccidere il dittatore nordcoreano Kim Jong Un, con protagonisti James Franco e Seth Rogen e in uscita il 25 dicembre.

 

james franco e seth rogen in the interviewjames franco e seth rogen in the interview

I pirati informatici hanno cancellato file e diffuso sul web 40 GB di documenti, film di prossima uscita (tipo il "Fury" di Brad Pitt e "Annie" con Jamie Foxx e Cameron Diaz) , copioni inediti, e informazioni personali di capi e dipendenti. Sono stati rivelati anche i compensi dei due attori: 6 milioni e mezzo di dollari per James Franco e 8 milioni e mezzo di dollari per Seth Rogen (che è anche co-regista). Il costo totale del film è di 44 milioni di dollari, di cui una piccola parte spesa per marijuana, coca, pillole e mutandine (ma sembra siano oggetti di scena).

 

il dittatore nordcoreanoil dittatore nordcoreano

A peggiorare le cose c’è la lista delle lamentele dei dipendenti “Sony”. Ad esempio sono stanchi dei pessimi film di Adam Sandler: «Ogni tanto riusciamo a produrre film innovativi come “Social Network”, “Moneyball”, “The Girl with the Dragon Tattoo”, ma continuiamo ad accollarci i film banali di Adam Sandler. Alziamo il livello. Detto ciò, c’è una strana dicotomia: ci incoraggiano ad essere fiscalmente responsabili ma poi permettono a certi attori e registi di prosciugarci con richieste di jet privati, vestiti e stilisti».

 

gli hacker nordcoreani si ritrovano in un hotel cinesegli hacker nordcoreani si ritrovano in un hotel cinese

Di nuovo: «Perché ancora paghiamo Adam Sandler?», «Dobbiamo correre dei rischi e scegliere bene i film, vanno cambiati gli accordi, di cui finora hanno beneficiato Adam Sandler e la sua squadra», «Perché gli altri studi fanno “Hunger Games”, “Harry Potter”, “Twilight” e noi prendiamo in considerazione la storia di Captain Phillips e Steve Jobs? Perché per un nostro sequel di Spiderman ci vogliono cinque anni e per quello di Harry Potter ne bastano due? Non dovremmo riconsiderare le nostre strategie?», «Abbiamo bisogno di storie fresche, basta film triti e remake. Roba alla “Breaking Bad” è l’innovazione che dobbiamo perseguire».

 

film sony hackeratifilm sony hackerati

E’ vero pure che gli impiegati della “Sony” non si sono scervellati a cercare password inespugnabili. Nei file ce ne sono alcune che sono un invito al piratamento tipo: "s0ny123"

o "password".

 

Secondo “Businessinsider”, se ci fosse davvero la Corea del Nord dietro il cyber-attacco,  o un governo rivale, l’incidente richiederebbe una risposta forte della politica americana. Il che potrebbe portare a una escalation di tattiche d’attacco.

budget franco e rogan per interviewbudget franco e rogan per interview

 

Si sa che la Corea del Nord ha arruolato un gruppo di hacker all’interno della “Unit 121”. Il resto del paese quasi non ha accesso ad internet ma le forze miliari sì. Secondo “Vocativ” si tratta di una schiera di studenti di matematica e scienza, i migliori in circolazione, assoldati per offendere i nemici del governo. In tremila servono La Corea del Nord, la Russia e la Cina. Il sistema di reclutamento è piramidale.

 

I più rodati selezionano i più giovani e li radunano a Keumseong. A questi guerrieri digitali viene fornito tutto, se si diplomano con il massimo dei voti, ai loro genitori, che spesso vivono in provincia, viene concesso di trasferirsi a Pyongyang. Il regime di Kim garantisce a quelli che sono sposati una casa, cibo e stipendi rilevanti. Gli altri condividono dei residence, che per gli standard del paese, sono bei posti in cui abitare. L’addestramento sarebbe fatto presso l’hotel di lusso “Chilbosan” in Cina.

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