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TROPPI GHALI NEL POLLAIO – LA RAI CANCELLA IL “BLACKFACE” (CIOE' TINGERE DI NERO UN BIANCO) DOPO IL MARASMA PER L’IMITAZIONE DI GHALI A “TALE E QUALE SHOW”: ALL’EPOCA IL RAPPER SI INCAZZÒ PARLANDO DI RAZZISMO E LA QUESTIONE VENNE CAVALCATA DAI "POLITICAMENTE CORRETTI" E ALLA FINE VIALE MAZZINI HA CEDUTO - QUANDO PRESENTERANNO TINA TURNER BIANCA, NESSUNO PARLERÀ DI “WHITE WASHING”, GIUSTO? - VIDEO
Francesca D'Angelo per "Libero quotidiano"
SERGIO MUNIZ IMITA GHALI A TALE E QUALE SHOW
Tale (mica tanto) quale show. Dalla prossima stagione dovremmo iniziare a chiamare così il celebre talent di Rai Uno, condotto da Carlo Conti. Pare infatti che le associazioni che lo scorso novembre gridarono allo scandalo per la pratica del blackface l' abbiano spuntata. Ora vi spieghiamo tutto. Intanto, sappiate che per blackface si intende l' atto di tingere di nero il volto di una persona bianca.
GHALI E L IMITAZIONE DI SERGIO MUNIZ A TALE E QUALE SHOW
Non si fa, perché il trucco tende a stigmatizzare le persone di colore, trasformandole in macchiette. Tra un po' lo vieteranno pure a Carnevale. Ma dicevamo: l' anno scorso non una, bensì cinque associazioni, ossia Arci, Cospe, Italianisenzacittadinanza, Lunaria e Razzismo brutta storia hanno puntato il dito contro Conti, Rai Uno e i suoi imitatori. Il pomo della discordia fu l' imitazione di Ghali: il celebre rapper italiano di origine tunisine che, per evidenti ragioni genetiche, non ha la pelle chiara.
GHALI E L IMITAZIONE DI SERGIO MUNIZ A TALE E QUALE SHOW
LE POLEMICHE Dato che Tale e quale show è un programma di imitazioni, dove si premia la più fedele, la produzione aveva pensato di colorare di nero il volto del concorrente Sergio Minuz. Apriti cielo!
Il popolo del politicamente corretto insorse sostenendo che il trucco accentuasse alcuni tratti del viso, così come i capelli. In un attimo si è finito per parlare di razzismo. Lo stesso Ghali si era lamentato ricordando che «lo scopo del blackface era quello di denigrare le persone di colore []. Erano attori bianchi che si travestivano e compivano atti osceni, tipo stupravano, violentavano, uccidevano. [] Siamo gli unici che continuano a fare il blackface, quando la comunità nera più volte ha chiesto a questo programma di smetterla».
SERGIO MUNIZ IMITA GHALI A TALE E QUALE SHOW
La polemica, però, sembrava morta lì, con Carlo Conti che giustamente ricordava che si trattava di un' imitazione, senza doppi fini.
Invece la pugna è andata avanti: le associazioni non hanno mollato, continuando a inviare missive e richieste alla Rai. Tira e tira, a quanto pare alla fine Viale Mazzini ha ceduto. Non si sa se l' abbia fatto per condiscendenza, per levarseli dalle scatole o perché ci creda davvero ma, stando a quanto dichiarato sul sito della associazione Lunaria, il servizio pubblico si sarebbe impegnato a evitare che episodi simili si replichino.
roberta bonanno imita beyonce a tale e quale
A parlare sarebbero stati il direttore di Rai Uno Stefano Coletta e il direttore Rai per il sociale Giovanni Parapini. «Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l' impegno - per quanto è in nostro potere - a evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai», si legge nella nota.
IL PARADOSSO Tradotto in soldoni: in tv non vedremo più vip truccati di nero in volto, nemmeno se si tratta di un' imitazione. Il che onestamente suona un tantino paradossale.
Siamo proprio sicuri che uno spettacolo con una Tina Turner bianca o un Louis Armstrong albino appaia più rispettoso verso la categoria? Non rischia invece di censurare proprio l' elemento distintivo di quelle persone, assimilandoli ai bianchi?
Per dire, se all' estero Tale e quale show (esiste anche lì, perché è un format internazionale) schierasse una Whitney Houston bianco latte verrebbe accusato di white washing. Con questo termine si indica la tendenza a sbiancare personaggi di colore, facendoli per esempio interpretare o doppiare da attori bianchi.
Capite bene che, se non si inizia a discernere caso per caso, non se ne esce più. Quel che dovrebbe fare la differenza è l' intenzionalità, più che l' atto in sé.
armand de brignac jay z beyonce
ghali
ghali
GHALI
ghali
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