
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
shorja market, baghdad. iraq, 2012
Quando il muro di Berlino venne giù, il 9 novembre 1989, il giovane studente di fotografia Kai Wiedenhöfer si trovava a Essen, a 300 miglia di distanza. Ricevette la telefonata da uno dei suoi docenti: «Vai a Berlino di corsa. Il muro sta cadendo. E’ roba grossa».
Wiedenhöfer saltò in macchina con alcuni compagni e alle quattro del mattino si trovò a Potsdamer Platz. Nei giorni successivi immortalò lo smantellamento e il passaggio della gente da est a ovest, ma, da allora, sono state erette molte altre barriere, circa seimila miglia di muri nel mondo.
Così, nel 2003, Wiedenhöfer ha iniziato a fotografarli tutti, in un progetto durato sette anni. Ha scattato foto al muro che separa la Palestina da Israele, a quello tra Arizona e Messico, la rete di ferro alta 6 metri che divide il Marocco dall’avamposto spagnolo di Melilla, Bryston Street a Belfast. La cosa più strabiliante? La somiglianza visiva che rende indistinguibili Baghdad e Nogales, perché spiega il fotografo: «Quando alzi barriere, la la gente se ne va e la zona muore».
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI…
DAGOREPORT – RAI, CHE MANICOMIO! L’AD ROSSI CHE CERCA UN COMPROMESSO COL SUO NEMICO, IL LEGHISTA…
FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI…
FLASH – DOMANI SI SVOLGERÀ IL VERO CONCLAVE: IL VOTO DELL’ASSEMBLEA DI GENERALI CHE DOVRÀ DECIDERE…
DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL…