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ascolti auditel di barbara d urso
Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
DA sempre, e ancora oggi, le famiglie Auditel hanno in casa due telecomandi. Il primo serve a cambiare canale, come facciamo tutti noi dal divano. Il secondo speciale telecomando permette di segnalare ad Auditel quello che guardiamo alla tv. Ora questo secondo speciale telecomando fa un passo verso la pensione perdendo la sua centralità nel sistema di rilevamento degli ascolti.
Perché Auditel e Nielsen sperimentano un nuovo meccanismo che si basa su una “scatoletta” più agile e poco costosa ribattezzata “Gtam Lite”. La scatoletta — un meter — è collocata su ogni televisore di casa e monitora in automatico quello che guardiamo e i cambi di canale. La famiglia, quindi, è sollevata da qualsiasi collaborazione attiva con Auditel.
curva auditel seconda serata sanremo
Il nuovo sistema — a differenza del vecchio — conteggia gli ascolti della famiglia, ma non vede i comportamenti dei singoli componenti. I comportamenti dei singoli devono essere ricostruiti con simulazioni statistiche, attraverso un metodo probabilistico.Intanto, se il televisore dei piccoli è acceso sui cartoni animati, l’ascolto è assegnato ai bambini di casa; se il televisore della cucina è su trasmissioni al femminile, l’ascolto va alle donne. E c’è poi un secondo passo, più sofisticato.
Il vecchio Auditel — basato sul doppio telecomando — resta in piedi e continua a sfornare dati sia sulle famiglie sia sui singoli. Dunque è possibile integrare i numeri sui singoli del vecchio sistema (reali) e del nuovo sistema (effetto dalla simulazione), così da arrivare a una fotografia più nitida degli ascolti.
Il campione di Auditel, entro luglio 2016, si amplierà. In prima battuta saranno reclutate 800 nuove famiglie (per il nuovo sistema) che si aggiungeranno alle 5669 (del vecchio). A regime, entro 18 mesi, la Nielsen avrà ingaggiato 10 mila nuove famiglie e installato 20 mila meter. Nei piani di Auditel la svolta garantirà miglioramenti nell’ampiezza campionaria del 200%, nella precisione statistica del 72% e aumenti nei costi solo del 30%.
Queste novità prendono corpo mentre due colossi mondiali (Sky e Discovery) entrano nel cda di Auditel. Da fine mese, siederanno in consiglio il direttore Affari legali di Sky Luca Sanfilippo e il vicepresidente Andrea Scrosati mentre l’americana Discovery dovrebbe schierare l’ad per l’Italia, Marinella Soldi. Se Sky e Discovery entrano in Auditel, dopo anni di critiche e incomprensioni, è perché convinti dal nuovo sistema di rilevamento, più sofisticato e consono ai tempi.
Negli ultimi 10 anni la quota d’ascolto delle prime 7 televisioni è passata dal 90% al 60%. Le reti nazionali con share inferiore all’1% oggi sono oltre 200. Nel 2004 non ce n’era nemmeno una. E ancora. Per la prima volta, le tv tradizionali (Rai e Mediaset) non avranno la maggioranza dei voti in consiglio e le mani sul volante. Il nuovo cda avrà 30 membri, 15 delle tv e 15 espressione del mercato anche pubblicitario. In caso di parità nel voto sarà decisiva la volontà del presidente di Auditel, indicato dagli inserzionisti dell’Upa.
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