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LA VENEZIA DEI GIUSTI – ASPETTANDO I FILM NUOVISSIMI DEL CONCORSO DI VENEZIA, SONO ARRIVATI I FILM DI VENEZIA CLASSICI, PELLICOLE RESTAURATE PER LA GIOIA DEI CINEPHILES – SI INIZIA CON "QUEEN KELLY", CAPOLAVORO INCOMPIUTO DI ERICH VON STROHEIM CON GLORIA SWANSON – NEL PROGRAMMA BRILLANO I RESTAURI DI "LO SPETTRO" DI RICCARDO FREDA, CAPOLAVORO DEL GOTICO ITALIANO, ADORATO DA SUBITO IN TUTTO IL MONDO, E DEL MITICO "KWAIDAN" DI MASAKI KOBAYASHI, CAPOLAVORO ASSOLUTO DELL'HORROR GIAPPONESE… – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Aspettando i film nuovissimi del concorso di Venezia, si sapranno solo il 22 luglio, sono arrivati i film di Venezia classici. Più o meno grandi classici della storia cinema restaurati per la gioia dei cinephiles, in un programma a cura di Federico Gironi.
Si inizia con "Queen Kelly", capolavoro incompiuto di Erich von Stroheim con Gloria Swanson, prodotto dal suo amante, Joseph Kennedy nel 1929, come pre-apertura il 26 agosto alla Sala Darsena. Non è un restauro vero e proprio, è una ricostruzione di un film in gran parte perduto e interrotto che già si vide proprio a Venezia nel 1984 (c'ero!). Sembra che siano state trovate è inserite molte scene in più salvate dell'oblio.
Nel programma di Venezia Classici brillano i restauri di "Lo spettro" di Riccardo Freda, capolavoro del gotico italiano, adorato da subito in tutto il mondo, e del mitico "Kwaidan" di Masaki Kobayashi, capolavoro assoluto dell'horror giapponese, sembra in una versione più lunga di quella conosciuta. Siamo già lì. Sono pazzo di "Kwaidan".
Vedo che brilla anche il restauro di "La chiave", la versione dello scandaloso romanzo erotico di Junichiro Tanizaki realizzata da Kon Ichikawa. Ben prima, quindi, di quella del nostro Tinto Brass che spostò l'azione dal Giappone alla Venezia degli anni di guerra.
Non ho mai visto "Il marchio del rinnegato", avventuroso alla Zorro dell'argentino Hugo Fregonese che ebbe un suo periodo hollywoodiano negli anni 50, con Ricardo Montalban e la stupenda Cyd Charisse, le gambe più belle di Hollywood.
House of Strangers di Joseph L. Mankiewicz
Ho un ricordo vago di "House of Strangers", thriller diretto da Joseph L. Mankiewicz, che lo ha scritto con Philip Yordan con Edward G. Robinson, Susan Hayward e Richard Conte, che non passa da cinquant'anni sui nostri schermi.
Mentre ho ben presente "Il delinquente delicato" titolo storico delle commedie di Jerry Lewis appena staccato dalla coppia con Dean Martin e non ancora regista. Dean Martin rifiutò il ruolo che gli avevano assegnato e la coppia fini'.
Ricordo "Il magnifico cornuto" di Antonio Pietrangeli con Claudia Cardinale e Ugo Tognazzi come un film meno autoriale del regista, ma va sicuramente rivisto, come va rivista la copia senza tagli di censura di "Ti ho sposato per allegria" diretto da Luciano Salce, tratto dalla commedia di Natalia Ginzburg con Monica Vitti, Giorgio Albertazzi e Maria Grazia Buccella.
All'epoca ci fu un po' di polemica per la scelta di portare al cinema con un cast diverso una commedia che il pubblico italiano aveva molto amato a teatro grazie agli interpreti originali, cioè Adriana Asti e Renzo Montagnani. Sotto trovate l'elenco completo dei film.
IL PROGRAMMA
MATADOR
di PEDRO ALMODÓVAR (Spagna, 1986, 102’, colore)
restauro: Video Mercury Films
BASHÚ, GHARIBEH KOUCHAK (BASHU, IL PICCOLO STRANIERO)
di BAHRAM BEYZAI (Iran, 1986, 120’, colore)
restauro: Roashana Studios con il supporto dell’Institute for the Intellectual Development of Children and Young Adults (KANOON) – presentato da mk2 Films
LE QUAI DES BRUMES (IL PORTO DELLE NEBBIE)
di MARCEL CARNÉ (Francia, 1938, 92’, B/N)
restauro: Studiocanal e la Cinémathèque française con il supporto di Centre national du Cinéma et de l’image animée e di CHANEL
3:10 TO YUMA (QUEL TRENO PER YUMA)
di DELMER DAVES (USA, 1957, 92’, B/N)
restauro: Sony Pictures Entertainment
ANIKI-BÓBÓ
di MANOEL DE OLIVEIRA (Portogallo, 1942, 72’, B/N)
restauro: Cinemateca Portuguesa – Museu do Cinema
ROMA ORE 11
di GIUSEPPE DE SANTIS (Italia, 1952, 105’, B/N)
restauro: Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
LO SPETTRO
di RICCARDO FREDA (Italia, 1963, 95’, colore)
restauro: Severin Films
MARK OF THE RENEGADE (IL MARCHIO DEL RINNEGATO)
di HUGO FREGONESE (USA, 1951, 81’, colore)
restauro: Universal Pictures
KAGI (LA CHIAVE)
di KON ICHIKAWA (Giappone, 1959, 107’, colore)
restauro: Kadokawa Corporation
PRZYPADEK (DESTINO CIECO)
di KRZYSZTOF KIESLOWSKI (Polonia, 1981, 123’, colore)
restauro: DI Factory
KAIDAN (KWAIDAN – STORIE DI FANTASMI)
di MASAKI KOBAYASHI (Giappone, 1965, 183’, colore)
restauro: Toho
LOLITA
di STANLEY KUBRICK (USA, 1962, 153’, B/N)
restauro: The Criterion Collection, Warner Bros.
HOUSE OF STRANGERS (AMARO DESTINO)
di JOSEPH L. MANKIEWICZ (USA, 1949, 101’, B/N)
restauro: Walt Disney Studios, The Film Foundation
THE DELICATE DELINQUENT (IL DELINQUENTE DELICATO)
di DON MCGUIRE (USA, 1957, 101’, B/N)
restauro: Paramount
IL MAGNIFICO CORNUTO
di ANTONIO PIETRANGELI (Italia, Francia, 1964, 124’, B/N)
restauro: Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Compass Film
House of Strangers di Joseph L. Mankiewicz
DO BIGHA ZAMIN (DUE ETTARI DI TERRA)
di BIMAL ROY (India, 1953, 120’, B/N)
restauro: Film Heritage Foundation – India, The Criterion Collection
TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA
di LUCIANO SALCE (Italia, 1967, 102’, colore)
restauro: Cinecittà S.p.A.
AIQING WANSUI (VIVE L’AMOUR)
di TSAI MING-LIANG (Taipei, 1994, 119’, colore)
restauro: Taiwan Film and Audiovisual Institute
il magnifico cornuto
il magnifico cornuto 1
il magnifico cornuto
Lo spettro di Riccardo Freda
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