ZAVOLI: GRAZIE PER L’ORGIA FOTOGRAFICA, MA LE INTERVISTE SONO FUORI CONTESTO - CONCITA SE AMA TANTO IL WEB, PERCHÉ SCRIVE SU “REPUBBLICA” DI CARTA? - I VIP “DANNO L’ADDIO VOLONTARIO ALLA VITA”, TUTTI GLI ALTRI SI SUICIDANO - LA GABANELLI SI ROMPE IL BRACCIO PRIMA DELLA PUNTATA? SORTINO INDAGHI! - CARO GRASSO, ECCO LE RIVOLUZIONI DEL ’68 - VITALIZI BOCCIATI - ANTISEMITISMO LE DIETROLOGIE SU ISRAELE ANTI-IRANIANO - LO VOGLIAMO DIRE CHE FINMECCANICA FABBRICA ARMI?...

 Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1

Caro D'Agostino,

grazie per l'orgia fotografica che accompagna il servizio dedicato alla presentazione del mio libro.

Ciò premesso, concedimi di dire che delle due "interviste" attribuitemi la prima è un frammento tratto da dichiarazioni da me rilasciate sei mesi fa a Marina di Pietrasanta, in tutt'altro contesto. La seconda è un montaggio di brani del mio intervento a conclusione di un dibattito a più voci.

Non volermene, so bene che lavoriamo per i contemporanei. Ma c'è sempre chi ci inzuppa il pane.

 

Cordialità e buon lavoro,

Sergio Zavoli

 

Lettera 2

Caro Dago, ascoltando la rubrica di rassegna stampa  che Concita De  Gregorio conduce questa settimana su radio 3 c'è da rimanere allibiti  sulle sue autocitazioni in terza persona. Non contenta di aver usato  20 dei 45 minuti della prima puntata della trasmissione per leggere  la prima e anche le altre pagine il suo attuale quotidiano (La  Repubblica), stamane si è ampiamente citata come se parlasse di  un'estranea. Se è vero che ha iniziato leggendo il Corriere della  sera e non la Bibbia di Ezio Mauro (il suo vate) è altrettanto vero  che se l'è cavata di meno di 10 mnuti. Ma la cosa più divertente è la  sua citazione dalla prima pagina del Giornale, che ne pubblicava la  foto.

gb

 

Lettera 3

Mmmmh la Gabanelli stranamente si rompe il braccio prima della puntata...Sortino indaghi!

 

Lettera 4

Replica Concitata. "C'erano un migliaio di ascoltatori, è stato trasmesso da tutte le radio e seguito dai cronisti locali. Questo per dire che i giornali che ne scrivono oggi sono in ritardo di tre giorni rispetto ai social network e alla rete in generale. Una considerazione che faccio ad uso di moltissimi colleghi... Quando ero all'Unità ho combattuto per il web perché credo sia il giornalismo del futuro". Grazie Concita! La cosiderazione sull'importanza del web la fa ad uso dei colleghi. Non suo, perchè altrimenti non scrive solo su repubblica.it?". 

aspide

 

Lettera 5

Caro Roberto,    i vip    " danno l'addio volontario alla vita "   gli altri si suicidano...     Margherita -  Venezia

 

Lettera 6

Gentile  Aldo Grasso, Lei scrive ‘'Gentile Russo Spena, fiduciosi, siamo sempre in attesa delle grandi riforme che il ' 68 ci aveva promesso.''Spiacente sig. Grasso, ma lei sta sbagliando interlocutore,  quali siano queste riforme ce le deve chiedere a noi,  a quei milioni di cittadini di ogni sesso e età che tra la fine degli anni 60 e i primi degli anni ottanta hanno lottato per ottenere:

 

Coscienza ecologica, prima la natura era ritenuta una fonte inesauribile da cui attingere senza remore. Femminismo, diritti delle donne, fino alla fine degli  anni 60, in alcune zone d'Italia si era a livello di paesi arabi.

Libertà sessuale, prima i rapporti al di fuori del matrimonio erano possibili solo per gli uomini e solo nei bordelli o con prostitute. Una donna per bene non si sarebbe mai concessa prima del fatidico Sì.

 Diritti sindacali, statuto dei lavoratori.  Prima il dipendente era poco più di un servo mal pagato, cosa che gli attuali politici tentano di riproporre.

 Diritti civili quali. divorzio, prima non c'era, diritto di famiglia, riconoscimento dei figli nati fuori del matrimonio,   (se un uomo uccideva la moglie per corna veniva condannato a 3 anni con la sospensione condizionale della pena)  possibilità di convivere tra giovani al di fuori del matrimonio senza essere considerata la donna una squaldrina e l'uomo un lenone.

 

 Diritto agli omosessuali di essere persone normali e non dei malati.  Diritto allo studio e riforma dell'ordinamento scolastico e dei programmi. Riforma del servizio militare.

Mi fermo qui, la lista è lunga e potrei annoiare.. Quanto elencato è oramai patrimonio comune, anche di chi si professa di tutt'altri ideali sociali ed ideologici. Si rassegni, noi abbiamo vinto. Saluti e non tenti più di riscrivere la storia,  tali riscritture oltre che inutili mostrano tutti i limiti intellettuali di chi si presta a tali manipolazioni.

Massimo Lazzari

 

Lettera 7

Equità anche nel tempo

L'equità nei provvedimenti contro la crisi, non riguarda anche i tempi? Voglio dire: i sacrifici delle famiglie che stentano già a tirare avanti, saranno contemporanei ai sacrifici delle famiglie ricche? In realtà, sarebbe più giusto, per una reale equità, che i sacrifici (se così potranno mai chiamarsi) dei ricchi precedessero quelli dei poveri.

Veronica Tussi

 

Lettera 8

Complimenti alla risposta di Capanna - "Comunque, in mille convegni e atti parlamentari ho sempre sostenuto la mia contrarietà ai cumuli pensionistici. La nostra proposta come partito, è di un tetto massimo di 5 mila euro per tutte le pensioni e il loro cumulo. Appoggiamo la proposta di legge dei Cobas. Se domani vengono aboliti i vitalizi anche per gli ex parlamentari sono l'uomo più felice del mondo."

 

Come tutti,io me la becco,anche se sono contro(a parole,ma nei fatti.....)

Quanto all'abolire i vitalizi,il furbetto puo' andare tranquillo.

Puo' fare problemi finche vorra',nel frattempo potra' campare fino a 150 a dirsi contro e a mettere in saccoccia.

 

Votazione passata sotto silenzio:

La proposta di abolire vitalizio dopo 5 anni e' stata cosi' votata:

A favore dell'abolizione:22 voti

Contro l'abolizione:498 voti

Ali

 

Lettera 9

Aver voluto mettere, fra gli articoli su Lucio Magri, quel trafiletto di Marta Marzotto sul "rivoluzionario da salotto" è stato, a mio avviso, di pessimo gusto. E' cosa senz'altro vera, anzi diciamo piuttosto scontata, ma è vero anche che in questa circostanza Lucio Magri ha dimostrato indubbiamente, al di là di ogni riflessione o giudizio, un immenso coraggio, di fronte al quale non posso fare altro che inchinarmi.

Aldo Peruzzi

 

Lettera 10

Caro Dago, Esame di giornalismo: "Bello, ma per poter scrivere queste cose bisognerebbe avere un giornale"! Chi l'ha detto?

A) Mario Missiroli (direttore del Corriere della Sera negli anni Cinquanta)

B) Conchita De Gregorio (direttore dell'Unità negli anni "0")

C) Tutti e due

Con rispetto

Gianni Perfetti

 

Lettera 11

Caro Dago, tutti a parlare e a sparlare di Finmeccanica, delle tangenti e del sistema di potere che la sostiene, dell'importanza dell'azienda per il paese, della tecnologia che detiene, della ricerca che finanzia, del valore dei suoi asset e del ricavato che si può ottenere vendendola, ma nessuno dice mai che cosa produce questo gioiellino del made in Italy: ma davvero si vergognano tutti di dire che Finmeccanica fabbrica armi?

Carlino Altoviti

 

Lettera 12

Nelle pagine di Dagospia, come il borborigmo di un violento rutto, si fa strada ogni tanto ( o forse più spesso) l'aerofagia di un antisemitismo che s'alimenta del solito pattume sulle congiure demo-giudo-plutocratiche. Questa volta ci è andato di mezzo, nella prosa squallida dello sconcio scribacchino di turno, anche Maurizio Molinari, giornalista della Stampa e reo di avere scritto un libro, "Gli ebrei di New York" che, sempre stando alla prosa del consueto imbecille dalla prosa diarroica, sarebbe una perfetta guida per svelare l'eterna congiura ebraica contro i poveri (e anche cretini, a leggere certa roba) gentili.

 

Insomma, sempre a leggere il delirio del perenne mentecatto, si prepara una guerra all'innocuo e placido Iran dell'agnello Ahmadinejad, per salvare Israele, le banche ebraiche e, ma sono la stessa cosa, quelle americane, il dollaro e quant'altro stia dietro al sanguinario capitalismo giudaico. Folklore, diranno alcuni. Stronzate, diranno più giustamente altri.  Difatti, non bisognerebbe neanche prendersela con gli animali inselvatichiti che stendono certa prosa, ma con chi ha la torva faccia di pubblicarla.

Gianni M. Gualberto

 

Lettera 13

Splendida notizia la condanna di Geronzi a Cinque anni, fa sempre piacere constatare che alla fine qualche conto arriva. Questa volta hanno beccato anche il suo fedele sodale - Giordano e quel superbone di Arpe. Per quest'ultimo - vista l'età- un bella botta. Ma con la liquidazione di Capitalia, può vivere di rendita.  La quintalata di artiicoli che il mitico Roberto ha dedicato a Capitalia, Gea e Parmalat, alla fine a qualcuno hanno aperto la mente. chapeau !!! Quanto alla notizia che l'uscita di De gennaro aprirebbe un grosso problema nei servizi, è la più divertente barzelletta dell'anno. La verità è che nessuno - con un po di sale in zucca- ha pensato a lui.

vittorio Pietrosanti

 

Lettera 14

Caro Dago, Paladini dei lavoratori, altruiti, solidali e democratici come De Benedetti e Soru licenziano, e/o minacciano di farlo. L'affamatore, egoista e dittatore Berlusconi assume, o quantomeno non manda a casa nessuno e poi va considerato l'indotto : solo grazie a lui lavorano schiere di PM, Curzi Maltese, Floriti D'arcaici, Travagliati,Lerneriati, CrozzianLitizzetiani eccetera. Ora, se nonostante le suddette incontetabili verità, i Sinistrati amano Mister Tiscali e l'Affossatore dell'Olivetti e odiano il Cavaliere, evidentemente c'è qualcosa nella loro testa che non va ! Salve

Natalino Russo Seminara

 

Lettera 15

Cari Dagoliberaleggianti, ma quel signor Giancarlo Lehner che attacca così ruvido, sicuro di sè, lui naturalmente perfetto (è liberale lui, quindi perfetto) il Cardinal Bagnasco, non è che facesse parte della maggioranza berlusconiana e, magari, si è accorto dopo che non era oro tutto quello che luccicava? Non l'avevo mai letto in epoche passate così sicuro di sè, così retto, così perfetto? Non sarà l'aria di Roma che rende i liberali così incisivi? Non è che magari è facile sparare sulla Chiesa, tanto gioca tutto a a suo favore (del  Lehner, naturalmente)?

Luciano.

 

Lettera 16

Caro Dago, posso dire che a me, non avendo nulla da nascondere e pagando le tasse anche per tanti porci delinquenti, frega poco meno di una cippa che mi traccino tutti i movimenti dai 300€ in su?

Anzi io per evasioni accertate sopra una certa soglia sono pure favorevole ad un blocco dei beni sul modello delle leggi di mafia, in attesa del giudizio.

Evasione accertata x un coefficiente legato all'età e agli anni di potenziale perpetuazione del reato.

 

Come danno per la collettività, intesa come i poveracci ai quali il cetriolo torna sempre in culo, cosa hanno di diverso i medio/grossi evasori dai gruppi di nomadi che rubano rame dalle stazioni ( Roma ormai città de-ramizzata ) o ti vengono a rubare in casa?

Altro che Stato di Polizia Tributaria, come dice il vecchio nano solitario e decrepito dal caffè del tribunale.

Io dopo queste 3/4 finanziarie non discuto più su niente, solamente appenderei per i pollici dei piedi tutti quelli che hanno usato lo scudo fiscale, e tutti quelli che glielo hanno permesso.

PotereAiPiccoli

 

Lettera 17

Caro Dagospia, quella ragazza che cita Yari nell'intervista a Vanity Fair, Suzanne Brooke Javins, su cui c'era il sospetto che o lei o Ylenia, di cui oggi sarebbe il compleanno, si fosse gettata nel fiume; in realtà non era mai stata a New Orleans. Anche se tutti i giornali dell'epoca la citarono con Ylenia. A New Orleans ci arrivò solo la sua identikit-card che venne rubata alla Javins su un metrò di New York prima del Natale del'93 e ritrovata dalla polizia a inizio gennaio 94 a New Orleans.

 

La police chissà perchè pensò bene di sbattere su tutti i giornali dell'epoca le foto delle due ragazze. Ma la Javins era a New York. E tornò a casa nel West Virginia solo tre mesi dopo. Ora è sposata e ha tre figlia.Ho realizzato una doppia intervista con una famosa cronista che vive a Montecarlo.Per tanto tempo la famiglia spiegò a Romina Power che -Suzanne non era mai stata a New Orleans e non conosceva Ylenia-. Ma Yari a Vanity Fair insiste nel dire che la famiglia andò a riprenderla velocemente a New Orleans.!?Come mai in tanti anni non è stata fatta chiarezza? Roberto Fiasconaro.Autore di libri-inchiesta su Ylenia Carrisi

 

Lettera 18

Fini(to) a Concita: che fai mi sputtani?

 

Lettera 19

Andrea Mercenaro ha ragione su tutto, sulla "Struttura Lecca". Non ha fatto che copiare paro paro lo stesso pezzo che aveva già scritto quando governava il Cavaliere. Non ha dovuto che cambiare i nomi dei giornali: al posto di La Stampa, La Repubblica e Il Corriere indovinate quali quotidiani  c'erano, alla "Struttura Lecca"? Non è difficile.

Viper

 

Lettera 20

Caro Dago, ho visto il tuo "flash" sui dati di ascolto dello spettacolo di Rosario Fiorello. Rinnovo i molti miei dubbi su questi datì, anche se ho visto e letto l'esaltazione dei giornaloni per questo tipo di spettacolo.A qusto punto il governo Monti può trovare l'antidoto ai problemi degli Italiani: imporre alla rai di proseguire con questo tipo di spettacoli. Ritorna così il "panem et circenses" che risale ai tempi degli imperatori romani. Cordiali saluti.

Giovanni Attinà

 

Lettera 21

Caro Dago,.. sto andando a Palazzo Chigi a ritirare il mio estratto-conto mensile; quello di Banca Intesa..

Gianni Morgan Usai

 

Lettera 22

Dago, basta con chi dice che la giustizia è lenta perchè ci sono troppi avvocati che promuovono troppe cause. E' come dire che negli ospedali i tempi di attesa delle visite sono lunghi perchè ci sono troppi medici di famiglia. La soluzione è la privatizzazione della giustizia civile.

 

Lettera 23

Adesso il Minzo ci spiega che la colpa del disastro ascolti TG1 è del Gran Premio del Brasile. Ma Minzo.... sveglia!! E' semplicissimo. Alle 20.00 ci sono tre telegiornali che iniziano: TG1, TG5 e TGLA7. Prima si vedeva il TG1; adesso, che è inguardabile, si cambia canale. Semplicissimo.

 

Lettera 24

Caro Dago, Sui bla bla bla del dopo corsa Formula 1 il direttore del TG1 ha,non una ma, mille ragioni.Cordiali saluti

Piero.

 

Lettera 25

Dago, vorrei ringraziare la repubblica del famoso speculatore debenetti che finalmente ci ha reso schiavi della francia, un paese alla deriva. ma loro del quotidiano   volevano la vittoria e qui siamo. Grazie a te debenedetti (insieme a passera)ti auguro di diventare ancora piu' ricco, piu' splendido. Noi italiani invece saremo sudditi di un paese alla deriva come la francia. Giusto per informazione mi hanno appena rifiutato la cittadinanza svizzera, debenedetti aiutami tu che sei svizzero per piacere. TAnte grazie a te caro DAgo

Antonio

 

 

PAOLO GARIMBERTI SERGIO ZAVOLI GIANNI LETTA SERGIO ZAVOLI CONCITA DE GREGORIO ROSSANA ROSSANDA LUIGI PINTOR LUCIO MAGRI LUCIO MAGRI ALDO GRASSOMario Monti da Chi senato-della-repubblicamarta marzotto - lucio magriFINMECCANICAmol24 gianni riotta maurizio molinari5ves16 geronzi arpeSOLDI NELL'ACQUAYLENIA AL BANO E ROMINA carrisiMARCENARO GIULIANO FERRARA MICHAEL BUBLE DA FIORELLO Passera pensieroso MONTI - SARKOZY