1 - ANCORA QUATTRO MORTI SUL LAVORO, DUE ERANO IN NERO
(ANSA) - Vittorio Tommasone stava lavorando stamattina alla ristrutturazione di un edificio privato. È caduto giù da una impalcatura ed è morto, a 59 anni. Lavorava a Ischia, senza un regolare contratto di lavoro, e lascia la moglie e tre figli.
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Luigi Aprile di anni ne aveva 51. Stava spostando una gru da un camion, quando il macchinario si è inclinato facendogli perdere l'equilibrio. È precipitato da un'altezza di 10 metri ed è morto sul colpo, a Massafra (Taranto).
Non si ferma la mattanza delle morti sul lavoro. E oggi, solo oggi, le vittime sono quattro. In questa tragica lista anche la morte di un operaio di 55 anni, Pierino Oronzo, ustionato nel Salernitano mentre stava effettuando lavori di posa di una guaina su un immobile. La vittima si è accasciata sul bitume rimanendo ustionata.
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È morto invece poche ore dopo il suo arrivo all'ospedale Brotzu di Cagliari, Adriano Balloi, 60 anni di Tortolì, rimasto incastrato sotto un escavatore ieri sera mentre lavorava in un terreno privato a Monte Attu a Tortolì. E due degli operai morti oggi lavoravano in nero. Tommasone era originario di Napoli ma residente nell'isola da molto tempo.
Era stato a lungo dipendente di un parco termale e da qualche anno, nel periodo invernale, lavorava nel settore edile. Stamattina era a Forio, in un cantiere. Era irregolare in quel cantiere, nessun contratto, hanno accertato i carabinieri.
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È caduto da un montacarichi dal secondo piano della casa in ristrutturazione nella zona di Cava dell'Isola. Tommasone, dopo l'impatto, è stato portato dai colleghi di lavoro con un furgone all'ospedale Rizzoli ma le ferite erano gravissime e i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I militari hanno sequestrato il cantiere e la salma e in queste ore stanno interrogando gli altri operai della ditta, i testimoni. Vogliono capire la dinamica, le cause. Quello che è certo, al momento, è che lavorava in nero. E che è morto.
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Un po' più a Sud, in Puglia, e la storia non cambia. Luigi Aprile, di Massafra (Taranto), era un gruista dipendente della ditta Massucco che si occupa di logistica, movimento terra e noleggio macchine operatrici.
È morto nella sede dell'azienda, sulla statale Appia. Stava spostando una gru da un camion, ma il macchinario si è inclinato e lui è precipitato giù, per 10 metri. Ha sbattuto la testa, è morto all'istante. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli operatori del 118, i carabinieri e lo Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Asl).
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Sono stati avviati gli accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e stabilire le responsabilità. Ma, intanto, si allunga, sempre di più l'elenco degli incidenti, mortali, sui luoghi di lavoro.
Anche in Sardegna, a Monte Attu a Tortolì, in Ogliastra, un operaio di 60 anni è rimasto incastrato per diverse ore sotto un mezzo meccanico di movimentazione terra. Stava lavorando per la costruzione di una casa in un lotto privato. Ha subito un trauma all'addome che è stato fatale.
2 - SCHIACCIATO DA UNA GRU, MUORE OPERAIO AL PORTO DI TRIESTE
(ANSA) - Un operaio è morto stamani al Porto vecchio di Trieste. Il lavoratore, secondo quanto si apprende, è rimasto schiacciato sotto una gru.
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L'incidente è avvenuto poco dopo le 10 nella zona del molo III del Porto Vecchio dove l'uomo, di circa 60 anni, stava lavorando sotto il braccio meccanico di una gru. All'improvviso questo si è piegato in due, schiacciandolo. La vittima sarebbe di origini venete.
L'incidente è avvenuto nei pressi del molo 3/o del vecchio scalo e la vittima è un operaio di una ditta esterna, non portuale, che si occupa di smontaggio delle gru, come si apprende da fonti sindacali.
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L'incidente sarebbe avvenuto al di fuori del terminal, in un'area adiacente. Questa è stata ovviamente chiusa per consentire le operazioni di rito delle forze dell'ordine che dovranno accertare con esattezza la dinamica dei fatti.
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Le organizzazioni sindacali tutte USB, CGIL CISL e UIL hanno deciso di proclamare uno sciopero generale del porto di Trieste a partire dalle ore 12.00 di oggi, per tutta la giornata. "Riteniamo che tale fatto sia assolutamente grave. L'ennesimo omicidio di un lavoratore in nome del profitto", riporta una nota dei sindacati.