Emanuele Buzzi per www.corriere.it
di battista di maio
Alessandro Di Battista torna ad attaccare, a essere il battitore libero che colpisce (anche) gli alleati di governo del Movimento. Come era stato con la Lega e Salvini, ora è con i dem. L’ex deputato chiarisce: «Io, da fuori, farò le mie battaglie. Lo dico fin da subito. Non voglio destabilizzare nulla e nessuno, voglio solo esprimere le mie idee e sono sempre le stesse...». Poi interviene con un lungo post dopo qualche giorno di silenzio per commentare lo strappo di Matteo Renzi e il caso Sozzani.
«Sono sempre stato contrario ad un governo con il Pd. Non è un segreto. Ho sempre reputato il Pd il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso. Il PD è un partito “globalista”, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile (paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato) delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani», scrive Di Battista.
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L’ex deputato poi elenca quelle che lui vede come colpe dei dem. «Sono stati soprattutto gli uomini e le donne del Pd a svendere i gioielli di Stato ai loro amici; loro hanno regalato le autostrade ai Benetton; loro hanno spinto affinché si bombardasse la Libia dando il La alla destabilizzazione della regione e al conseguente aumento dei flussi migratori. Loro, soprattutto loro, hanno impedito che venisse approvata una legge sul conflitto di interessi - aggiunge -. In uno dei primi interventi che feci in Parlamento dissi: “il malaffare ha rovinato questo Paese ma è l’ipocrisia che uccide la speranza”.
ALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDO
Ecco io reputo il PD il partito più ipocrita d’Europa. Ed io che ho molti difetti ma non sono ipocrita vi dico che nelle ultime 48 ore è accaduto tutto ciò che temevo sarebbe accaduto. Prima Renzi ha formato i suoi gruppi parlamentari (stando attento, sia chiaro, a lasciare ancora qualche suo `palo´ nel PD); poi il Partito Unico Lega-FI-PD-FDI ha salvato l’ennesimo deputato votando contro una richiesta d’arresto da parte dei giudici di Milano dopo aver votato NO persino sull’utilizzo di intercettazioni contro di lui».
Di Battista poi punge Conte sulla scissione dei renziani e attacca l’ex premier toscano. «Buongiorno Presidente!!! Ovvio che Renzi ambisce alle nomine ed era piuttosto chiaro che avrebbe fatto questa `robetta´ dopo aver incassato due ministri e un paio di sottosegretari. E che lo doveva fare prima? Diamine, io Renzi l’ho preso di petto (contribuendo insieme ad altri al suo declino) quando veniva descritto come De Gaulle perché non l’ho mai sopravvalutato, ma non l’ho neppure mai sottovalutato».
Gianluca Castaldi
All’ex deputato replica il sottosegretario M5S Gianluca Castaldi: «Farei un post identico cambiando solo l’ultimo passaggio: io da dentro (perché in questo momento mi trovo a combattere da dentro) farò le mie battaglie. Lo dico fin da subito. Non voglio destabilizzare nulla e nessuno, voglio solo esprimere le mie idee e sono sempre le stesse».