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    NON SI SCIOGLIE IL NODO PRESCRIZIONE: SLITTA A LUGLIO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA - IL MINISTRO CARTABIA DETTA LA ROAD MAP DEI LAVORI: "LE RIFORME DEL PROCESSO CIVILE SONO GIÀ STATE LICENZIATE DAL GOVERNO E SONO ORA INCARDINATE AL SENATO - GLI EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE DELEGA SUL PROCESSO PENALE A BREVE SARANNO ALL'ATTENZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DOPO INTENSE SETTIMANE DI SINTESI POLITICA" - "IL PROSSIMO RINNOVO DEL CSM NON PUÒ AVVENIRE CON LE ATTUALI LEGGI" - LE LODI DELLA LEGHISTA GIULIA BONGIORNO: "BENE LA PROPOSTA CARTABIA SULLA PRESCRIZIONE"


     
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    1 - CARTABIA, ENTRO LUGLIO CONCLUDERE SU RIFORME GIUSTIZIA

    marta cartabia mario draghi marta cartabia mario draghi

    (ANSA) - In quattro mesi e mezzo "abbiamo portato in dirittura di arrivo alcune riforme importanti da concludersi, almeno nella parte governativa, entro il mese di luglio". Lo ha detto a Milano la ministra della Giustizia Marta Cartabia. "Le riforme del processo civile, a volte ingiustamente sottovalutate, sono già state licenziate dal governo e sono ora incardinate al Senato". Gli emendamenti al disegno di legge delega sul processo penale "a breve saranno all'attenzione del consiglio dei ministri dopo intense settimane di sintesi politica, si tratta di una riforma molto profonda - ha aggiunto - che va a incidere su punti nevralgici della procedura penale".

     

    MARTA CARTABIA MARTA CARTABIA

    2 - GIUSTIZIA: CARTABIA, RINNOVO CSM NON CON LEGGI ATTUALI

     (ANSA) - "Il prossimo rinnovo dell'organo di autogoverno (il Csm, ndr) non può avvenire, e questo mi sembra condiviso da tutti, con le attuali leggi". Lo ha affermato la ministra della Giustizia Marta Cartabia intervenendo al Palazzo di Giustizia di Milano e sottolineando la imprescindibilita' delle riforme della giustizia, "necessarie e urgenti", tra cui anche quella dell'ordinamento giudiziario e del Csm.

    alfonso bonafede alfonso bonafede

     

    3 - NON SI SCIOGLIE IL NODO PRESCRIZIONE SLITTA A LUGLIO LA RIFORMA DEL PROCESSO

    Val.Err. per "il Messaggero"

     

    La decisione di far slittare alla Camera la presentazione della riforma del processo penale, inizialmente prevista per oggi, è arrivata alcuni giorni fa e non è stata una sorpresa. E così, mentre via Arenula tenta ancora una mediazione sul nodo della prescrizione, il mese caldo per la giustizia dovrebbe essere luglio, dopo il passaggio in consiglio dei ministri, dove gli emendamenti del governo dovrebbero ricevere il via libera da tutti i partiti della maggioranza. Ed è proprio su questo piano che si misurano le distanze tra le difformi forze che sostengono l' esecutivo Draghi.

     

    ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

    Non se ne parlerà oggi nella cabina di regia con il premier, la ministra Marta Cartabia non ci sarà, ma il tempo stringe. E se la proposta avanzata dal Pd, pronto a una mediazione con il M5S, non convince del tutto i grillini, Forza Italia e Azione l' hanno già bocciata con parole durissime. Per i dem, la riforma potrebbe prevedere il blocco della prescrizione fino al primo grado di giudizio, così come aveva previsto l' ex Guardasigilli Alfonso Bonafede.

     

    Ma sul secondo e terzo grado arriverebbero i ritocchi e scatterebbe una prescrizione processuale, con dei termini di fase. Due anni di tempo massimo per l' appello e uno per la Cassazione. Se, poi, questi limiti stabiliti fossero superati si potrebbe prevedere per l' imputato uno sconto di pena o l' improcedibilità, cioè la chiusura del processo, a seconda che l' imputato sia stato condannato o assolto in primo grado. Una norma simile al modello tedesco.

    MARTA CARTABIA MARTA CARTABIA

     

    I RILIEVI

    Sulla proposta potrebbero essere sollevati anche rilievi di costituzionalità: il diverso trattamento subito dall' imputato dopo la sentenza di primo grado, a seconda dell' esito del processo, potrebbe essere in contrasto con il principio che prevede la presunzione di innocenza.

     

    Ma comunque il Movimento Cinque Stelle non volere mediare sulla possibilità di chiudere un procedimento giudiziario per il solo superamento dei limiti temporali. Si discute comunque sull' ipotesi che, per chi abbia subito una condanna, il termine previsto per la sentenza possa essere più lungo. Ed è questo l' oggetto della trattativa, con Bonafede e i suoi, convinti che chi abbia commesso un reato debba comunque subire un processo e non possa essere graziato dalla prescrizione.

    ALFONSO BONAFEDE ALFONSO BONAFEDE

     

    LE ALTRE FORZE

    Ma c' è anche un altro nodo da sciogliere e riguarda l' altra metà della maggioranza, con Forza Italia e Azione che, dopo un' intervista di Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd in Commissione Giustizia, hanno bocciato senza mezzi termini la proposta dem. Enrico Costa, responsabile Giustizia di Azione, ha bollato la mediazione come «Una schifezza» e Pierantonio Zanettin, di Forza Italia, ha parlato di un' ipotesi incostituzionale e inaccettabile.

    giulia bongiorno giulia bongiorno

     

    4 - GIUSTIZIA: BONGIORNO, BENE PROPOSTA CARTABIA SU PRESCRIZIONE

     (ANSA) - "Il ministro Cartabia sta facendo un ottimo lavoro e non ha bisogno di consigli. Innegabilmente, trovare una sintesi è complicato, perché sul tema giustizia si agitano sensibilità molto diverse: per esempio, c'è chi pensa che il garantismo sia un esercizio di vuota retorica, dimenticando che è un principio inserito nella nostra Costituzione. Sono molto soddisfatta della proposta del Ministro di superare il testo Bonafede sulla prescrizione, che è stato oggetto di un duro confronto tra la Lega e i Cinque Stelle quando eravamo al governo". Lo afferma, in un'intervista al quotidiano La Stampa, Giulia Bongiorno, senatrice della Lega.

    giulia bongiorno foto di bacco giulia bongiorno foto di bacco

     

    "Nei giorni scorsi il Ministro mi ha chiamato e ho avuto modo di incontrarla - racconta Bongiorno -.Ho fatto presente ancora una volta che la Lega è al suo fianco e condivide la necessità di ridurre drasticamente i tempi del processo penale; apprezzabile è la scelta di modificare e ridurre i termini di durata delle indagini, anche se sarebbe ancora più efficace prevedere contestualmente sanzioni processuali in caso di ingiustificate stasi del procedimento. Naturalmente, ridurre i tempi non significa ridurre le garanzie".

     

    E alla domanda cosa piace della riforma del processo penale, la senatrice risponde: "È un intervento ampio e condividiamo una serie di novità, come una nuova organizzazione del processo, il superamento della prescrizione Bonafede, la restituzione al parlamento del potere di scegliere le priorità. Non concordiamo invece sulle soluzioni tecniche proposte su appello e Cassazione. In questa fase di crisi della magistratura, frutto delle distorsioni di un correntismo esasperato, non possiamo limitare i controlli sulle sentenze".

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