ricreare la danza di matisse

PLAGIO DUNQUE SONO - STUDENTI DI NEW YORK RICREANO I CAPOLAVORI NUDI DELL’ARTE PER MOSTRARE CHE IN FOTOGRAFIA IL VERO PLAGIO E’ IMPOSSIBILE: LI’ DENTRO C’E’ SEMPRE QUALCOSA DI PERSONALE

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Katherine Brooks per “Huffington Post.com”

riproduzione venere e cupido di velasquezriproduzione venere e cupido di velasquez

 

“I nudi adesso sono hot”, ci dice il fotografo Matthew Leifheit, che ha avuto un posto alla facoltà “School Of Visual Arts” di New York City, che gli permette di esplorare il mondo, bellissimo e nefasto, dell’arte nuda. I frutti del lavoro sono attualmente raccolti nella mostra "Artsy Nudes". Per il progetto, ha dato un suggerimento semplice ai suoi studenti: scegliere un nudo della storia dell’arte e ricrearlo, da “La danza” di Matisse e "Venere e Cupido" di Velázquez fino a "Nudo che scende le scale" di Marcel Duchamp.

reinterpretazione di marcel duchampreinterpretazione di marcel duchamp

 

Alcune opere sono molto simili alle originali, altre si prendono la libertà di formare nuove immagini. E’ un metodo usato da Leifheit stesso, che ad esempio prese la foto di Richard Avedon a Rudolph Nureyev e sostituì il ballerino con il gigante della pornografia gay

Michael Lucas. Ha scritto su “Vice”: «Ricordo che a scuola ero scoraggiato perché credevo che le immagini valide fossero già state tutte create. L’obiettivo di questo lavoro invece è insegnare che anche se provi a rifare l’opera di qualcun altro, le tue fotografie saranno comunque tue. Il vero plagio è impossibile nella fotografia».

ricreare la danza di matissericreare la danza di matisse

 

Che legame c’è fra l’arte e la pornografia?: «Secondo me è scivoloso e irrilevante. Dipende dal contesto, cambia se guardi le immagini in un bagno o in una galleria».