
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Un presidente che accusa il suo predecessore di averlo spiato senza esibire alcuna prova è un altro record sulla strada della destabilizzazione dell' America che Trump può mettere in bacheca. C' è chi azzarda spiegazioni che sfiorano il profilo medico: l' ossessione di «The Donald» che vede cospirazioni ovunque; il confronto con Obama. Barack demonizzato quando governava, ma poi elogiato nella fase della transizione per la sua correttezza. Ancora dopo il cambio della guardia alla Casa Bianca, Trump disse in due interviste alla Fox: «Rapporto ottimo: gli piaccio, ma non lo può dire».
Passa un mese e Obama diventa, per il presidente, il suggeritore delle manifestazioni antigovernative: «C' è lui dietro i leak ma capisco: fa politica». Adesso l' accusa diretta di aver commesso un crimine e l' infamante paragone col Watergate di Nixon. Trump, in difficoltà per le indagini sui rapporti dei suoi uomini con emissari russi, evidentemente pensa che, col partito democratico indebolito, il suo vero avversario sia il predecessore.
trump e obama alla casa bianca
È a lui che guarda un' Amministrazione frastornata da un presidente il cui programma, stando al braccio destro Steve Bannon, è quello di demolire l' attuale struttura dello Stato.
Così, con la consueta spregiudicatezza scatena l' attacco. Non ha prove? No problem: non deve convincere la stampa o l' America liberal, ma i suoi elettori e il mondo conservatore. E alzare polvere, qualora l' indagine Fbi facesse emergere sue responsabilità più gravi. I siti e gli anchor di destra già lo appoggiano con una sorta di ribaltamento dell' onere della prova: «Cosa sa Obama?».
L' ex presidente, anche se tace, non è uscito di scena. Le proteste che si diffondono in America hanno l' appoggio di «Organizing for Action», centrale politica creata da obamiani, indipendente dal partito democratico. E molte delle indiscrezioni sulle indagini in corso e sulle vicende interne al nuovo governo vengono con ogni probabilità da funzionari della ex Amministrazione. Ma trasformare questo in un Watergate è un' impresa anche per l' iperbolico Trump.
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