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ALL’ITALIA SERVE SUBITO UN CYBER-ESERCITO – IL DOSSIER PRESENTATO DA GUIDO CROSETTO AL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA AFFERMA CHE IL NOSTRO PAESE È SOTTO ATTACCO. È UNO DEI FRONTI DELLA GUERRA IBRIDA, PORTATA AVANTI SOPRATTUTTO DALLA RUSSIA PER METTERE IN CRISI LA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE: “LE BOMBE HYBRID CONTINUANO A CADERE, IL TEMPO PER AGIRE È ‘SUBITO’” – IL MINISTRO PROPONE DI CREARE UN “COMANDO CYBER” CON CINQUEMILA MILITARI, E DI MUOVERSI PER IL "DOMINIO ELETTROMAGNETICO": RADAR, COMUNICAZIONI, SISTEMI DI GUIDA DEI DRONI…

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Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

MATTARELLA MELONI CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA 1

«Chi attacca il nostro Paese e le nostre alleanze internazionali lo fa in modo orchestrato e nascosto, per farci barcollare». Il documento presentato due giorni fa dal ministro della Difesa Guido Crosetto al Consiglio Supremo di Difesa riunito al Quirinale rappresenta uno spartiacque. Dichiara senza se e senza ma che l'Italia è sotto attacco: è uno dei fronti della guerra ibrida, portata avanti da più nazioni ma soprattutto dalla Russia per mettere in crisi la democrazia occidentale.

 

Questo conflitto condotto nell'ombra «è continuo e colpisce infrastrutture critiche, centri decisionali, servizi essenziali e la tenuta di ogni Paese, con rischi quotidiani e crescenti di danni catastrofici. Gli attacchi — condotti sul piano della disinformazione, della guerra cognitiva e nel dominio cyber — sfruttano la consapevolezza che «l'Occidente spesso sceglie di non reagire».

 

GUIDO CROSETTO

[...] Con un monito inequivocabile: «Le "bombe hybrid continuano a cadere", il tempo per agire è "subito"». Nelle 119 pagine vengono illustrate la diagnosi, con tutti i sintomi che provano l'aggressione, e anche la terapia: sia quella collettiva, sia più in dettaglio le misure che riguardano le Forze armate.

 

Il nostro Paese è particolarmente esposto a questo assedio invisibile ma potenzialmente letale. Per la sua dipendenza dall'importazione di energia, per le caratteristiche geografiche che rendono vitali infrastrutture come porti e aeroporti ma anche per le divisioni interne che generano polemiche laceranti. Crosetto mette in guardia: «Gli attori della minaccia ibrida sfruttano vulnerabilità politiche, economiche e sociali con tattiche volte a destabilizzare i processi democratici. In poche parole, seminano caos e sfiducia dovunque riescano».

I guerrieri ibridi mirano a creare crepe nella coesione di un Paese e mettere in cattiva luce le alleanze come l'Unione europea, la Nato, il G7. Usano la vecchia disinformatia sovietica declinata con un ritmo esponenziale dalla propaganda online che semina fake news e amplifica ogni lite. E assaltano le reti informatiche, tentando di paralizzare servizi essenziali come sanità e trasporti.

 

hacker russi

In Italia nel 2024 — riporta il dossier — sono stati gestiti 1.979 eventi cyber che in 573 casi sono stati classificati come "incidenti": ogni mese 48 brecce nei server, con un aumento dell'89 per cento rispetto al 2023. Le vittime complessive sono state 7.349.[...]

 

Il ministro chiede di fare entrare in campo le risorse dei militari. Viene delineato un potenziamento dei reparti che si occupano del volto innovativo dei conflitti, dove oltre alla cyber bisogna agire nel "dominio elettromagnetico": radar, comunicazioni, sistemi di guida dei droni. Il piano prevede di schierare ben 15mila donne e uomini in questa trincea tecnologica.

 

GUIDO CROSETTO ALFREDO MANTOVANO

In linea con quanto fatto dagli alleati, propone di creare un comando cyber con 5mila militari, anche se inizialmente possono bastarne 1.000-1.500, immediatamente operativi per presidiare la frontiera telematica ininterrottamente.

 

Compito di questa task force è intervenire anche a protezione delle reti informatiche civili in ogni situazione di emergenza. Cosa che in molti Paesi — ad esempio la Germania — avviene quotidianamente da anni. C'è il progetto di una riserva: tecnici con formazione militare pronti a essere mobilitati per reagire alle offensive più incisive, quelle in cui c'è la prospettiva di uno "Zero Day" che infligga gravi danni materiali.

 

[...]

 

È indispensabile l'osmosi con l'intelligence per analizzare i pericoli e individuare il modo di combatterli, anche con azioni informatiche distruttive. Sono le dotazioni di una vera guerra, scatenata da un nemico luciferino che, come il diavolo, cambia forma in continuazione e fa di tutto per negare la sua esistenza.

putin hacker russi memeMATTARELLA MELONI CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA 4