UN CONDONO TOMBALE E IL GOVERNO NELLA TOMBA - ALLA FACCIA DI TREMONTI, IL BANANA SI SAREBBE ACCORDATO CON BOSSI PER UN MEGACONDONO CHE POSSA FAR RECUPERARE 15 MLD € DA USARE PER ABBATTERE IL DEBITO - GIULIETTO COSTRETTO AD ACCETTARE LA “CABINA DI REGIA” CON I SIMPATICI SACCONI, BRUNETTA, ROMANI E CALDEROLI. SE NON CI STA, SACCONI È PRONTO A PRENDERNE IL POSTO (CROSETTO AL WELFARE)…

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Affaritaliani.it

Ed ecco la 'bomba' di fine settembre. Fonti della maggioranza rivelano ad Affaritaliani.it che il presidente del Consiglio sta preparando un condono fiscale tombale per recuperare circa 15 miliardi di euro da utilizzare per abbattere il debito pubblico. Una misura drastica e che farà molto discutere ma che il premier ha deciso di adottare dopo le revisioni al ribasso della crescita e il pericolo di non raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Silvio Berlusconi non ha alcuna intenzione di ripensare alla patrimoniale e non vuole assolutamente ri-mettere le mani nelle tasche degli italiani.

Da qui la decisione annunciata quasi per caso (ma in realtà niente affatto) da Massimo Corsaro. Il condono fiscale si lega strettamente alla diatriba tra il Cavaliere e il ministro dell'Economia. Giulio Tremonti si oppone e non è per niente convinto. Ma questa volta il premier - forte dell'ok della Lega e di grandissima parte del Pdl - andrà fino in fondo. O il numero uno di Via XX Settembre accetta o per lui non ci sarà più posto nel governo.

Già pronto il sostituto: Maurizio Sacconi, con promozione di Guido Crosetto al Welfare. Tremonti non è più intoccabile e nemmeno il Senatùr ha intenzioni di distruggere il Carroccio per difenderlo. Anche perché Roberto Maroni non è poi così tanto legato al super-ministro come il leader padano. Con il via libera alle misure per la crescita Tremonti dovrà anche accettare la famosa 'cabina di regia', formata da Sacconi, Brunetta, Romani e Calderoli per le scelte di natura economico-fiscale.

E infine, spiegano sempre fonti di Centrodestra, nei primi mesi del prossimo anno potrebbe cominciare lo spacchettamento del dicastero dell'Economia. Il senso è quello di tornare alla divisione Bilancio, Tesoro, Finanze. Tremonti non ha truppe in Parlamento e il caso Milanese lo ha indebolito fortemente. Ora nemmeno Bossi vuole o può difenderlo più di tanto. E quindi, obtorto collo, deve accettare il diktat di Berlusconi. Altrimenti bye-bye..

 

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