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Carlo Tarallo per Dagospia
1-E adesso chi lo ferma più! Antonio Bassolino incassa l'assoluzione con formula piena nel processo per presunte irregolarità nella gestione dei rifiuti in Campania ed è sempre più lanciato verso la ricandidatura a sindaco di Napoli.
Insieme a Nonno Antonio, assolti anche gli altri 27 imputati ai quali venivano contestati a vario titolo i reati di frode in pubbliche forniture, truffa e falso. Per Bassolino (accusato in particolare di non avere rescisso il contratto con le società aggiudicatarie degli appalti per la gestione dei rifiuti) il pm Paolo Sirleo, al termine di una requisitoria durata 20 ore, aveva chiesto la prescrizione, sottolineando comunque di ritenere "che abbia concorso nella perpetrazione dei reati". La decisione del Tribunale però ha evitato la "vittoria a metà " della prescrizione.
Assolti anche Pierluigi Romiti, ex manager del gruppo Impregilo. Per Impregilo era stata chiesta la condanna al pagamento di 750.000 euro e a due anni di interdizione dallo stipulare contratti con la pubblica amministrazione. Il tribunale ha disposto anche il dissequestro dei siti e la loro restituzione alle Province.
2-56 a 5: è questo il risultato della "conta" tra berlusconiani e alfaniani in Campania. 56 tra parlamentari, consiglieri regionali e dirigenti ex Pdl hanno firmato il documento "pro Silvio". A restare schierati con Angelino Alfano restano così in 5: Gioacchino Alfano, Raffaele Calabrò, Luigi Compagna, Nunzia De Girolamo e il presidente del consiglio regionale Paolo Romano.
Ore frenetiche a Napoli: dopo l'input di Berlusconi sulla necessità di raccogliere le firme a sostegno del documento per Forza Italia, la "Corrente del Golfo", quella dei forzisti campani, avrebbe perso in extremis uno dei suoi esponenti più autorevoli: il governatore Stefano Caldoro.
Voci attendibili raccontano infatti di un presidente della Regione impegnato a tentare di fermare la raccolta delle firme, attraverso in particolare l'instancabile "moral dissuasion" del fedelissimo Paolo Romano, nonostante l'accelerazione voluta da Berlusconi, intenzionato a celebrare il consiglio nazionale il prima possibile (si parla del 16 novembre).
La "macchina organizzativa" si è messa in moto dopo un incontro dei "campani" guidati dal coordinatore regionale Nitto Palma con Denis Verdini, incontro al quale non ha preso parte Mara Carfagna.
Un colpo di scena, quello della opposizione di Caldoro alla raccolta delle firme, che sta provocando molti, ma molti commenti (qualcuno dice che già sapeva dello "strappo" di stamattina di Alfano sulle primarie. Sarà vero? Ah saperlo...)
Ma ci pensa lo stesso Caldoro, parlando con alcuni stretti collaboratori, a chiarire: "Sono contrario al metodo delle raccolte di firme, dall'una e dall'altra parte. La mia, in ogni caso, è già nelle mani di Berlusconi. Gliela ho consegnata personalmente..."
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