ORGASMO AL PEPPR – DA BERLINO L’APP A LUCI ROSSE: BASTA CON LE PROSTITUTE IN STRADA, IL SESSO SI PRENOTA CON LO SMARTPHONE - UNICA RESTRIZIONE PER ENTRARE NELLA RETE: DIMOSTRARE DI LAVORARE PER LIBERA SCELTA E NON PER SFRUTTAMENTO

Da "Repubblica.it"

I tedeschi, si sa, in economia e nella tecnologia una ne fanno e cento ne pensano. Il proverbio vale più che mai per il dinamico mondo delle aziende start-up di Berlino, motore della creatività e dell'occupazione giovanile. Una di queste ha creato una app che aiuta il potenziale cliente a cercare e scegliere la prostituta di suo gradimento, a contattarla, a concordare un appuntamento. In modo da evitare alle povere prostitute di attendere nei cortili dei bordelli (qui legali) o peggio sul marciapiede. E in modo da facilitare la ricerca a chi per istinto o noia ha bisogno di ricorrere al mestiere più antico del mondo.

Si chiama Peppr (gioco di parole perché Peppen o Poppen nel tedesco parlato è l'equivalente un po' volgare dell'italiano "scopare" o di "to fuck" in inglese) la nuova app. Ideata da una donna, Pia Poppenreiter. Che racconta all'edizione per la Germania del sito The local di aver avuto l'idea passeggiando in un quartiere a luci rosse presso Oranienburgerstrasse.

"Mi sono impietosita vedendo quelle povere ragazze attendere al freddo il cliente dal cui arrivo o meno dipende se avranno qualche soldo in tasca o no". E la nuova app a luci rosse si rivolge a clienti sia maschi che femmine, offre prostitute e prostituti. E' gratis per le operatrici (od operatori) del sesso, mentre il cliente paga un abbonamento tra i 5 e i 10 euro.

Unica condizione posta dalla start-up che lancia la app del sesso: accetta solo annunci online di prostitute o di agenzie di escort quando ha accertato che le ragazze lavorano volontariamente, e non perché costrette da criminali della tratta delle donne, mafiosi vari, delinquenti d'ogni tipo. Sesso libero sì, anche a pagamento, ma solo per libera scelta.

La garanzia di scoprire la verità sulle filles-de-joie, se davvero lo fanno per libera scelta, non può essere assoluta, dice Frau Poppenreiter, però chiunque di loro chieda di iscriversi alla App deve affrontare un colloquio con i capi di Peppr, come un colloquio aziendale. Per cercare al meglio di capire come stanno davvero le cose ed evitare, ecco la scelta della start-up, di offrire anche involontariamente ai clienti ragazze costrette a vendersi.

 

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