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Simona Ravizza per il “Corriere della Sera”
berlusconi in ospedale al san raffaele
All' una e mezzo del pomeriggio tutti e cinque i figli di Silvio Berlusconi sono riuniti intorno al letto della Terapia intensiva dell' ospedale San Raffaele: «Avete visto? - dice l' ex premier -. Il papà ce l' ha fatta». Il leader di Forza Italia è commosso: «Grazie per essere qui».
Nella giornata Zero, quella del risveglio dopo l' intervento di quattro ore a cuore aperto, ci sono soprattutto l' affetto dei figli riappacificati e il sospiro di sollievo dei medici: «L' obiettivo era metterlo in condizione di scegliere liberamente cosa fare del suo futuro, consapevoli che deciderà da solo - dicono all' unisono il cardiochirurgo Ottavio Alfieri e l' anestesista Alberto Zangrillo, medico di fiducia di Berlusconi -. Ci siamo riusciti».
Berlusconi si risveglia poco prima delle sei del mattino. Un' ora prima i farmaci che lo tengono addormentato iniziano a essere ridotti, i tubi che gli fanno arrivare l' aria vengono sfilati. Il suo cuore, che durante l' operazione è stato fermato per un' ora, ora batte senza problemi:
«La valvola aortica malata, che gli ha procurato l' episodio di scompenso cardiaco, è stata sostituita con una artificiale - spiega Alfieri -. Il cuore non è compromesso, anche perché il malfunzionamento valvolare è stato corretto in tempi brevi: la patologia era sotto controllo e il deterioramento della valvola è stato rapido. In questo modo non ci sono stati danni collaterali».
I medici descrivono il solito Berlusconi: pronto alla battuta, spiritoso, curioso di capire che cosa gli hanno fatto. Gli viene mostrata una foto del cuore durante l' operazione in cui è in bella vista la valvola che gli è stata impiantata: il leader di FI vuole sapere come funziona.
Subito apprezzate le cure ricevute da una giovane e bella infermiera, Cristina: «Appena gli ho tolto il respiratore, è tornato il Berlusconi di sempre, che dopo 30 secondi era pronto a farmi una battuta: un complimento per l' assistenza ricevuta da una delle mie infermiere alla quale ha dato scherzosamente un' alternativa di lavoro a Telecinco».
Il fratello Paolo in giornata alimenta qualche preoccupazione: «Nella notte ci sono state difficoltà». Ma Berlusconi è fuori pericolo e in rapida ripresa. «Gli auguriamo pronta guarigione e gli facciamo un grande in bocca al lupo» dice il premier Matteo Renzi. I medici restano prudenti: «Il livello di attenzione non deve diminuire, perché le complicazioni sono sempre possibili - sottolinea Alfieri -. Aritmie, fibrillazione atriale, pleuriti. Ma la percentuale di rischi adesso è davvero bassa».
Così Zangrillo guarda al futuro, con l' ex premier che oggi lascia la Terapia intensiva per trasferirsi cinque-sei giorni nella stanza suite al sesto piano dell' edificio Diamante. «Comincerà la riabilitazione motoria e respiratoria, al San Raffaele o magari ad Arco di Trento - ribadisce il medico -. Progressivamente riacquisterà le sue libertà e tornerà a camminare». Il percorso di cure sarà verosimilmente concluso verso i primi di luglio.
La domanda che si rincorre da giorni è sempre la stessa: il leader di FI potrà riprendere a fare politica? «Il cuore è ancora buono - ribadisce Alfieri -. Non mi sento di dire che non potrà più fare politica. Lo deciderà lui. Non credo che cambierà la sua vita».
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