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BINDI METTE IN MUTANDE RENZI: TRA I 17 CANDIDATI “IMPRESENTABILI” C’E’ ANCHE VINCENZO DE LUCA – PER IL PREMIER ''PROBLEMA IRREALE: NESSUNO DI QUESTI VERRÀ ELETTO” (ANCHE LO SCERIFFO DI SALERNO?) - GRASSO: "BINDI? NON POSSO FERMARLA"

MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA

Corriere.it

 

È formata da 17 nomi la lista dei candidati «impresentabili» alle prossime regionali appena resa nota dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi, al termine dell’Ufficio di presidenza e della seduta plenaria della Commissione. I 17 nomi appartengono in particolare a candidati nelle regioni Puglia (4) e Campania (12). Tra questi ultimi 8 fanno capo a liste che sostengono il governatore uscente Stefano Caldoro, 4 al suo principale sfidante Vincenzo De Luca.

 

MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA

Si tratta dei candidati Ambrosio, Passariello, Ladisa, Nappi, De Luca, Errico, Lonardo, Plaitano, Scalzone, Viscardi, Elefante, Palmisano, Iacolare, Copertino, Oggiano, Grimaldi e Gambino. Tra questi, dunque, non ci sono soltanto nomi sconosciuti ma anche lo stesso Vincenzo De Luca e la moglie di Clemente Mastella Sandra Lonardo.

 

Renzi: «Problema irreale»

Il dibattito sugli «impresentabili» non entusiasma però il premier Matteo Renzi. Anzi. Per il capo del governo si tratta di un finto problema perché «nessuno di questi verrà eletto». Lo ha spiegato in tv intervenendo venerdì sera a Virus su Rai2, ricordando che alle Regionali in aggiunta ai partiti maggiori ci sono sempre liste di appoggio che di solito non riescono a raggiungere il quorum minimo per eleggere anche un solo rappresentante.

MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA

 

E lo ha ribadito oggi nella sua Enews settimanale: «Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà - commenta il leader del Pd -. Sono pronto a scommettere che come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di loro, nessuno! , verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche che grazie al sistema elettorale delle singole regionali vengono assemblate per prendere un voto in più (sia benedetto l’Italicum che finalmente eviterà questo spargimento di candidature!). Ma anche se nessuno di questi sarà eletto a me interessa discutere di legalità».

ENRICO LETTA E ROSY BINDI ENRICO LETTA E ROSY BINDI

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Grasso: «Bindi? Non posso fermarla»

Sulla questione è intervenuto in mattinata anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, a cui il senatore di Ap Luigi Compagna aveva chiesto un intervento per evitare la diffusione dei nomi da parte della Bindi. «La presidente di una commissione insieme all’ufficio di presidenza di quella commissione - ha spiegato Grasso - ha piena disponibilità dei propri atti e delle proprie azioni. Non rientra nei compiti di un presidente, di una delle due Camere, di poter interferire su una commissione Bicamerale».

 

sergio mattarella e rosy bindisergio mattarella e rosy bindi

Per il ministro dell’Interno e leader di Ap, Angelino Alfano, «esiste la legge che stabilisce quando ti puoi candidare e quando no, quando se eletto devi decadere e quando no. Il resto - ha detto al Tg1 - appartiene alla responsabilità dei partiti».